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Ma è vera gloria? Il quadro è variegato
Possiamo suddividere la tecnologie AI in 3 macro categorie:
1. Soluzioni Robot Process Automation (RPA), che
riguardano l’automatizzazione dei processi aziendali: sono oramai ben
radicate e sviluppate in Europa e nelle varie industries e consentono
potenziali di efficientamento oramai consolidati, con risparmio di costi
del fino del 30% e riduzione dei tempi di ciclo dei processi dell’ordine del
50%
2.
Soluzioni relative a tecnologie di interfaccia human machine
, come ad esempio i chatbot, in grande sviluppo soprattutto nei segmenti
retail con impatto di business potenzialmente rilevante ma ancora non
maturo.
3. Soluzioni connesse alla algoritmica e modellistica in
grado di sviluppare veri “decision engines” aziendali. E’ questo il settore
dove vi è ancora, secondo varie fonti, il divario più grande tra l’Europa e
gli altri paesi più avanzati (Stati Uniti e Cina) e dove risiede il massimo
potenziale, non tanto per la riduzione dei costi, quanto per lo sviluppo
della relazione con i mercati/clienti e per la compressione dei rischi. I
casi di insuccesso, però, sono ancora molti, infatti, vi è troppa enfasi
commerciale: Tanti progetti e start up “etichettate” AI in realtà hanno ben
poco di contenuto AI. A fronte di aspettative molto alte la realtà si sta
rivelando ostica e rischia di creare un effetto boomerang: gli investimenti
sono elevati, i tempi dei progetti lunghi, i risultati poco prevedibili ,
il problema dell’acquisizione e strutturazione dei dati indispensabili per
alimentare i modelli si sta rilevando complesso e dispendioso, le
tecnologie necessarie sono molteplici ed ancora in piena fase di
assestamento e c’è ancora un grande gap sia a livello delle skill tecniche
necessarie, sia nella nella comprensione strategica e quindi nelle priorità
del management. Una riflessione sulla natura profonda di questo nuovo
“modus operandi” basato sulla modellistica può aiutare. Il vantaggio
competitivo deriva qui dalla creazione di modelli algoritmici in grado di fornire previsioni attendibili sul futuro e quindi di influenzare rilevanti decisioni di business, e perciò garantire azioni competitive conseguenti.