Case Study

Roche usa la mixed reality per presentare le proprie terapie oncologiche



Enfatizzare l’importanza dell’innovazione terapeutica mediante l’impiego di nuove tecnologie e massimizzare l’interazione e l’esperienza abilitando una nuova modalità di apprendimento che preveda l’utilizzo di sistemi olografici. Con queste premesse, McCann Health Italia - agenzia specializzata nella comunicazione medico-scientifica e nello sviluppo di progetti di tipo educational in ambito medico - ha portato sul campo un interessante progetto di formazione supportato da Roche Italia basato su Mixed Reality e tecnologia HoloLens di Microsoft grazie al supporto tecnico di Infinity Reply, società del gruppo Reply specializzata in visualizzazione 3D e soluzioni di extended reality personalizzate. «La Mixed Reality permette di definire progetti formativi più coinvolgenti ed efficaci perché è possibile realizzare simulazioni di processi complessi mantenendo alti livelli di interazione con il contenuto e con tutti i suoi fruitori», sottolinea Gianfranco Mattia, Head Of Digital di McCann Health Italia.

Il progetto è stato presentato in occasione di un roadshow, organizzato da Roche Italia, dedicato alla classe medica sull’immunoterapia polmonare come nuova frontiera di trattamento che ha toccato tre città in due mesi, con l’obiettivo di favorire la condivisione delle esperienze cliniche mediante l’innovazione tecnologica.

L’avanzato sistema di Mixed Reality – che prevedeva la ricostruzione olografica della cellula e del microambiente cellulare grazie alla visualizzazione delle molecole e delle modalità di legame a specifici recettori - ha permesso ai partecipanti che indossavano i visori HoloLens di “entrare” nelle dinamiche del meccanismo di azione di diversi regimi terapeutici, trasformando l’esperienza immersiva in un momento didattico condiviso.

«I medici hanno mostrato grande entusiasmo per l’utilizzo della mixed reality per approfondire tematiche complesse, definendo questa metodologia di apprendimento più efficace rispetto alle modalità classiche finora utilizzate in eventi di informazione medica», spiega Carlotta Gaggini, Product Manager Tecentriq, Cancer Immunotherapy di Roche. Sempre grazie a HoloLens, il confronto sulle esperienze cliniche articolate per snodi decisionali, ha assunto una nuova connotazione multidimensionale: a partire da un modello 3D del torace di un paziente, è stato possibile riprodurre immagini TAC effettuate in diversi momenti della malattia, permettendo ai partecipanti di visualizzarle in sequenza e seguirne l’evoluzione a fronte di specifiche scelte cliniche.

«Il grande vantaggio nell’utilizzare queste metodologie innovative, in discipline specialistiche come l’oncologia in cui si affacciano terapie sempre più complesse, sta nella maggiore comprensione, tramite la visualizzazione, dei meccanismi d'azione dei farmaci, ad esempio immunoterapici, e le loro diverse combinazioni ed interazioni. Poter visualizzare e discutere live il meccanismo di azione dei farmaci e le interazioni tra di essi porta ai clinici un grande valore aggiunto per capirne appieno il funzionamento», sottolinea Gaggini.

A partire dalla realizzazione di questo evento formativo itinerante, le applicazioni future della Mixed Reality n ambito medico-scientifico promettono di essere numerosissime. Interagire con un’interfaccia olografica applicata al reale, permetterà infatti di riprodurre digitalmente eventi clinici, consentendo un intervento anche da remoto e aprendo la strada a nuovi scenari di telemedicina. La Mixed Reality è infatti molto più evoluta tecnologicamente rispetto alla Virtual Reality, non solo perché unisce l’utilizzo di diverse tecnologie, sensori, e dispositivi indossabili, ma anche perché consente di vivere scenari realistici sempre più vasti.

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