GO GREEN OR GO HOME: LA SOSTENIBILITA' NELLA SUPPLY CHAIN

Abbiamo un enorme problema: il nostro pianeta è in fiamme.

Non possiamo più ignorarlo: gli eventi meteorologici estremi e il riscaldamento globale sono solo alcuni dei sintomi che attestano il crescente problema della sostenibilità. L'inattività e l'indifferenza verso questo tema sono un rischio per la sopravvivenza a lungo termine del nostro pianeta e della nostra società.

Una ricerca di McKinsey dichiara che 8 supply chain – dalle materie prime alla produzione del prodotto finale – sono responsabili del 50% delle emissioni globali di gas serra. L'industria alimentare, da sola, produce circa un quarto delle emissioni annuali globali di gas serra – più di tutte le altre filiere al mondo.

Il nuovo panorama di mercato trasformato dai recenti sconvolgimenti socio-economici (come la pandemia di COVID) sicuramente non aiuta. Il World Economic Forum ha previsto che entro il 2030 la crescita dell'e-commerce richiederà un +36% di camion per le consegne, causando un aumento del 32% delle emissioni. Anche gli imballaggi rappresentano un problema: attualmente l'equivalente di un camion pieno di plastica entra nell'oceano ogni minuto, e questa cifra è destinata a quadruplicare entro il 2050 se non si interviene.

I dati parlano chiaro: la decarbonizzazione della catena logistica può cambiare le carte in tavola e avere un impatto enorme. Le azioni sulla gestione della supply chain possono ridurre al minimo gli effetti dell'emergenza climatica in corso.

Molte aziende sono preoccupate per le potenziali sfide legate all'implementazione di pratiche sostenibili, a partire dai costi in termini di tempo, sforzi e denaro, oltre che per il limitato supporto da parte dei loro fornitori. Semplicemente non sanno da dove cominciare – coinvolgere un network di fornitori frammentato, con una visibilità e una trasparenza limitate, e priorità apparentemente contrastanti sembrano rendere complesso mettere questi piani in atto.

Tuttavia i pro superano di gran lunga i contro: implementare pratiche sostenibili significa creare efficienza e ottimizzare i costi garantendo una redditività a lungo termine. Non solo: investire nella sostenibilità significa guadagnarsi il rispetto del cliente, un fattore che influenza sempre più i comportamenti di acquisto. Negli ultimi 5 anni, la domanda di prodotti commercializzati come sostenibili è cresciuta di circa sette volte rispetto a quella delle loro controparti commercializzate in modo convenzionale [NYU Stern]. Il 52% dei consumatori afferma che le preoccupazioni ambientali li hanno spinti a cambiare marca [Hearts & Science].

La maggiore attenzione da parte degli investitori e le crescenti pressioni normative da parte delle autorità locali, nazionali e internazionali sono altri fattori da considerare.

L'evidenza è chiara: le aziende orientate alla sostenibilità sono più affermate e resilienti nel lungo periodo. Infatti, secondo Gartner, entro il 2026, le pratiche di economia circolare applicate alla supply chain determineranno un aumento dei profitti per il 60% delle imprese globali.

Quali soluzioni possono adottare le aziende per rendere la loro catena di fornitura più sostenibile?

OTTIMIZZAZIONE DEI PROCESSI

L'ottimizzazione dei processi esistenti può ridurre significativamente il loro impatto ambientale. Ridurre al minimo gli investimenti in spazio, risorse e tempo sembra il primo, ovvio modo di procedere. Negli scorsi anni, l’ondata di “Trasformazione Digitale” nella logistica si è concentrata principalmente su queste due aree: Automazione & Ottimizzazione dei Processi di Magazzino e Integrazione e Comunicazione tra sistemi IT e attori nell’ecosistema della supply chain.

Ci sono molti modi per implementare pratiche sostenibili in un magazzino:
Ottimizzazione delle strategie di stoccaggio: strategie di stoccaggio intelligenti consentono alle aziende di ridurre le dimensioni dei magazzini e il consumo energetico. Ad esempio, algoritmi di slotting possono aiutare a organizzare un magazzino per massimizzarne lo spazio e l'efficienza, tenendo conto anche dei requisiti della domanda in tempo reale

Percorsi avanzati di prelievo: algoritmi avanzati calcolano i percorsi migliori per gli operatori e le macchine per le operazioni di prelievo,al fine di ridurre al minimo la distanza percorsa all'interno del magazzino

Gestione snella delle scorte: L'analisi predittiva, alimentata da algoritmi statistici, ML e AI, può aiutare le aziende a identificare pattern nella domanda. Innovativi algoritmi di replenishment sono in grado di confrontare i dati di inventario con le informazioni sulle fluttuazioni della domanda di mercato (ad esempio i picchi stagionali e gli ordini di acquisto emessi), per prevedere il livello ideale di scorte, riducendo gli articoli invenduti e gli sprechi, soprattutto nel caso di alimenti freschi o altri prodotti deperibili.

Approccio paperless: Digitalizzando le principali operazioni di magazzino, diventa possibile passare la fruizione delle informazioni e dei processi, sia in termini di esecuzione che di decisione, dalla carta fisica alle applicazioni mobili. I responsabili di magazzino non sono più costretti a stampare i task assegnati agli operatori; le app mobili offrono invece un elenco completo di attività da svolgere e forniscono agli utenti una guida passo-passo durante l'intero processo di esecuzione (per esempio per la scansione dei codici a barre, la conferma delle quantità e altro ancora).

VISIBILITA' DELLA SUPPLY CHAIN

Anche i dati e la pianificazione sono fondamentali per ottimizzare i processi: : è qui che entra in gioco la visibilità della supply chain.

Una delle principali sfide della supply chain è il cosiddetto "effetto frusta". La volatilità della domanda, le interruzioni della supply chain e il cambiamento delle preferenze dei consumatori possono avere molte ripercussioni: ritardi, tempi di consegna lunghi, mancanza di informazioni accurate e comunicazione inefficace tra i supplier. Questo si traduce in uno spreco di tempo, sforzi e risorse nella rete di fornitura a monte. Basta pensare che le emissioni Scope 3, ovvero le emissioni indirette nella catena del valore di un'azienda, solitamente risultato dell'attività dei piccoli-medi fornitori, costituiscono l'80% dell'impronta di carbonio di un'azienda.

La riduzione delle emissioni Scope 3 e dell'effetto frusta è possibile migliorando la visibilità della supply chain.
Le tecnologie di Supply Chain Visibility sfruttano i dati in tempo reale e i modelli di streaming degli eventi per fornire alle aziende:

Dati accurati per consentire una migliore comprensione della propria impronta ecologica

Raccomandazioni prescrittive su come migliorare l'efficienza dei processi

Panoramica delle certificazioni di fornitori e vettori all'interno dell'ecosistema, per scegliere i partner più sostenibili

Questa tecnologia non solo consente ai fornitori di misurare le proprie emissioni, ma fornisce anche una panoramica completa del network logistico, tenendo conto delle interruzioni e delle fluttuazioni della domanda. ll risultato è un miglioramento significativo nello scambio di informazioni e, di conseguenza, nella collaborazione e nell'efficienza tra i fornitori, a diretto vantaggio degli sforzi di decarbonizzazione.

Green Packaging & Economia Circolare

Sempre più organizzazioni si impegnano a integrare la sostenibilità nelle loro strategie di supply chain, ottimizzando la distribuzione e l'imballaggio. Le iniziative di riciclo, riutilizzo e plastic-free stanno guadagnando popolarità, mentre alcune startup stanno reimmaginando completamente gli imballaggi, utilizzando materiali durevoli e biodegradabili. Le aziende devono guidare il cambiamento adottando strategie di imballaggio sostenibili.


Si stima che la scatola di spedizione media sia del 40% troppo grande per il suo contenuto [DHL]. Grazie a algoritmi avanzati di cartonizzazione, che aiutano a selezionare il pacco migliore tenendo conto del volume, del peso e della fragilità degli articoli, è possibile è possibile ridurre le dimensioni dei cartoni e degli interni per utilizzare solo il materiale necessario.. Grandi nomi del retail stanno già sfruttando tecnologie come il taglio laser, per utilizzare la giusta quantità di imballaggi per i loro prodotti. In particolare, questi algoritmi consentono alle aziende di evitare le spedizioni aeree e di ottimizzare il trasporto delle merci, con un impatto sui costi.

Questi algoritmi costituiscono una parte di quello che possiamo definire “Strategia delle 4 R”:

Riduzione del materiale non necessario limitando il peso e il voume del packaging

Riutilizzo del packaging per i resi

Ripensamento degli imballaggi attraverso l'investimento in materiali innovativi e tecnologie green

Riciclo di materiali di carta e legno per altri usi

Alcune di queste strategie possono essere attuate più facilmente, con un impatto quasi nullo sui costi operativi, sulla funzionalità e sull'attrattiva del packaging, ad esempio rendendo gli imballaggi più leggeri o aumentando l'uso di imballaggi riciclati.

Altre applicazioni richiedono sicuramente cambiamenti a livello sistematico, come il miglioramento dell'infrastruttura di riciclaggio esistente e delle catene del valore circolari. Queste iniziative, che richiedono maggiori sforzi e investimenti rispetto alle "opportunità facili", richiedono la consapevolezza e il sostegno dei consumatori per essere attuate.

Trasporti & Consegne dell’Ultimo Miglio

Le consegne dell'ultimo miglio sono uno dei maggiori responsabili delle emissioni globali. Secondo la Commissione Europea, tra il 20% e il 30% delle emissioni di CO2 di una città deriva dalle consegne dell'ultimo miglio. L'industria dei trasporti e della logistica deve svolgere un ruolo importante nella decarbonizzazione del proprio settore: molti operatori stanno iniziando a impegnarsi per raggiungere obiettivi di neutralità, di zero emissioni e carbonio negativo.

Una significativa riduzione delle emissioni di carbonio può essere ottenuta ottimizzando la progettazione di una rete logistica, utilizzando le giuste modalità di trasporto e gestendo in modo efficiente le capacità di carico e i percorsi.
Le soluzioni sono molteplici e vanno dalla riduzione della flotta facendo leva su soluzioni per ottimizzare le attività di trasporto, attraverso algoritmi di pianificazione intelligenti per ottimizzare le consegne dell'ultimo miglio, alla programmazione delle banchine per una distribuzione omogenea degli arrivi dei camion all'interno del piazzale, fino all'integrazione di nuovi modelli di consegna per velocizzare le spedizioni.

Smart Planning: le consegne dell'ultimo miglio possono essere ottimizzate sfruttando algoritmi intelligenti di pianificazione e ottimizzazione dei percorsi, che calcolano il percorso migliore, considerando le informazioni sul traffico in tempo reale, della disponibilità della flotta e di altre logiche, per ridurre la distanza percorsa dalle flotte di consegna. Questi chilometri "risparmiati" si traducono in un tangibile numero di emissioni ridotte, confrontabili con quelle richieste dalle normative governative.

Dock Scheduling: Nelle ore di punta, un camion può attendere da 4 a 6 ore in coda per entrare in un centro di distribuzione o in un magazzino e consegnare il suo carico. Programmare gli appuntamenti nei piazzali per le attività di carico e scarico consente di ridurre al minimo gli ingorghi, di risparmiare sui costi e di diminuire le emissioni di carbonio.

Nuovi modelli di consegna: oggi i consumatori danno priorità alle opzioni di consegna, non solo tenendo conto del prezzo e della velocità di consegna, ma anche della sostenibilità. Ecco perché le aziende delle città e dei centri urbani stanno adottando sempre più spesso pratiche di ultimo miglio ecologiche e iper-locali. Inoltre, molti grandi rivenditori stanno iniziando a implementare centri di micro-fulfillment urbani per consegnare facilmente e rapidamente gli ordini ai clienti nelle aree urbane, spesso utilizzando camion elettrici o corrieri in bicicletta. I pacchi possono anche essere inviati ad armadietti automatizzati o ritirati attraverso il ritiro nei negozi (BOPIS), sul marciapiede (curbside) o con modelli drive thru, per evitare consegne mancate e viaggi inutili.

LA CHIAVE DEL SUCCESSO

I leader della supply chain e della logistica possono e devono contribuire alla causa della sostenibilità. La costruzione di catene di approvvigionamento collaborative e l'ottimizzazione delle operazioni sono contributi cruciali per mitigare la crisi climatica globale. Come rendiamo questo piano una realtà? Potreste essere sorpresi di scoprire che le opportunità per rendere la vostra supply chain sono facilmente disponibili.

In primo luogo, dobbiamo sfruttare i dati: misurare l'impronta ecologica lungo le diverse fasi della catena di fornitura è fondamentale per prendere le giuste decisioni e pianificare gli interventi. La visibilità della supply chain è fondamentale: la comprensione e la misurazione degli impatti dei processi, dalla pianificazione all'approvvigionamento fino al reso, consente alle aziende di rivedere e attivare opzioni più sostenibili. Uno strumento di supply chain visibility può aiutare a mappare le lacune e le opportunità della vostra catena di fornitura per iniziare ad apportare immediati cambiamenti per un'azienda più ecologica.

In secondo luogo, la trasformazione digitale è un must: tecnologie all'avanguardia, come l'automazione e l'intelligenza artificiale, possono migliorare drasticamente l'efficienza dei processi, riducendo l'impegno di risorse e tempo e gli sprechi. Le pratiche sostenibili innovative nel settore degli imballaggi, come i materiali sostenibili o gli algoritmi di cartonizzazione, evitano i rifiuti e le eccessive emissioni di carbonio per il trasporto.

Terzo, dobbiamo unire i nostri sforzi. Le grandi imprese possono prendere l'iniziativa di guidare i loro fornitori e partner più piccoli nelle loro iniziative di decarbonizzazione. La collaborazione e la condivisione delle conoscenze tra i diversi attori dell'ecosistema della catena di fornitura sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità.

Infine, ma non certo per importanza, deve diventare una missione: i supply chain leader devono credere nella causa e implementare pratiche sostenibili nella loro azienda, coinvolgendo nel processo i dipendenti e gli stakeholder.

Leader e dipendenti della supply chain, questo è il nostro appello: lavoriamo insieme per creare un mondo più sostenibile!


  • strip-0

    Logistics Reply fornisce soluzioni software all’avanguardia che permettono alle aziende di ottenere una supply chain digitale efficiente e fortemente connessa in cui i diversi sistemi, partner, persone e macchine interagiscono in armonia attraverso l’uso di tecnologie di ultima generazione come l’intelligenza artificiale, la robotica, i wearable e l’IoT.

    Logistics Reply accompagna i propri clienti in questo percorso di trasformazione, garantendo un rapido time-to-value e risultati di qualità a lungo termine grazie ad oltre venticinque di esperienza e a una profonda conoscenza delle tecnologie e dei processi di supply chain.

    LEA Reply è l’ultima evoluzione software in ambito logistico: una piattaforma digitale per supply chain efficienti, agili e connesse. Una suite di microservizi che coprono i processi di business di magazzino, inventario, distribuzione, consegna, attività nei punti vendita e visibilità end-to-end.

    Visita il nostro sito: www.lea-reply.com // Contattaci : lea@reply.com