Partendo da una survey online su un campione di 500 italiani, abbiamo mappato i quattro comportamenti più diffusi di acquisto:
- Il sentimentale o physical amarcord, l'utente che si informa offline (prezzo, luogo, comparazione), ma la sua azione finale è in store;
-Il Ninja è colui che non ha dubbi, i regali di natale, quelli del compleanno, quello che anche l'auto la compro o do un acconto online;
-Il Wanna be Ninja, colui/colei che non può prescindere da un'esperienza in store prima di concludere l'acquisto online, ma la sua visita è esclusivamente funzionale alla conversione online;
-Il Bungee Jumper è il cliente/utente che anche se ricerca online, anche se verifica offline, la sua conversione è digitale. A volte per questioni di econimicità e opportunità promozionali o per indisponibilità del prodotto nel punto vendita.
In ognuno di questi casi esiste un comune denomitore che si concretizza nella sfida di avvicinare consumatore e singolo venditore/negozio/concessionario.
Ben il 65% effettua la conversione online, mentre 1/3 preferisce l'esperienza di acquisto in store.
A dimostrazione che il negozio è un punto di riferimento rilevante, 2 utenti su 3 considerano lo store fisico importante sia per l'acquisto diretto sia per una visita informativa ed esperenziale.
Approfondendo la motivazione per cui gli utenti ricercano informazioni online, emerge che:
Arriva al 16% il customer feedback, come fonte di esperienza già vissuta da altri utenti, che utilizzano piattaforme di condivisione come le le GMB card o le location page di Facebook per rilasciare recensioni.
Evidenze di questo tipo permettono di costruire progetti personalizzati per ogni tipo di rete indiretta presente sul territorio, curandone le particolarità del prodotto e del consumatore.