COVID-19: COME CAMBIANO GLI INTENTI DI RICERCA SU GOOGLE?

Come cercano le informazioni gli utenti sul web? Quali sono i comportamenti digitali più diffusi durante i primi mesi di pandemia? Quali sono i settori che subiscono i maggiori cambiamenti sulle abitudini di ricerca online?


In Like Reply, attraverso un’analisi strutturata dei primi mesi di pandemia (marzo-aprile), abbiamo indagato sul comportamento degli utenti in Italia e nel Mondo andando ad approfondire le tipologie di ricerca online e i principali impatti di business su alcuni settori più colpiti durante il Coronavirus: Banking, Telco e Automotive

Quali sono stati quindi i comportamenti digitali più diffusi durante i primi mesi di pandemia?

Per rispondere a questa domanda abbiamo innanzitutto suddiviso le tipologie di ricerca degli utenti in tre macro gruppi:


  • News e informazioni
  • Sintomi e Trasmissioni
  • Diffusione Geografica

  • Abbiamo scoperto che ben il 55% appartiene al terzo gruppo (diffusione geografica), infatti la maggior parte delle ricerche contiene una “caratteristica geografica”, ad esempio il nome di una nazione o di una città. Molto ricercate sono “Italia” e “Cina”, ma anche “Germania” e “Francia”. Il 29% degli utenti invece ricerca informazioni riguardanti sintomi e trasmissione e solo il 16% effettua ricerche informative sulle ultime news o sull’origine del virus (le fonti più utilizzate sono ANSA e OMS).

    Interessante notare anche che la maggior parte degli utenti abbia ricercato il significato della parola “pandemia” o il modo corretto per scrivere “coronavirus”. Il dubbio su come si scriva (corona virus o coronavirus) poteva in effetti sorgere ad inizio pandemia ma, indubbiamente, gli italiani hanno presto imparato ad utilizzare “coronavirus”, con variazioni minime da regione a regione, con il minimo (86%) in Sardegna e il massimo (89%) nelle Marche, Umbria, Puglia, Liguria, Lazio, Basilicata, Calabria e Molise.

    Ampliando lo spettro dell’analisi dei comportamenti digitali a livello globale, abbiamo notato anche alcuni cambiamenti nella Serp proposta da Google. Pur cambiando spesso i siti e l’ordine, Google si è orientato per la prima pagina principalmente verso siti legati ad istituzioni e organizzazioni (Governo Italiano, Istituto Superiore di Sanità, Siti delle Regioni, World Health Organization, Governo Inglese, European Centre for Disease Prevention and Control).



    Le abitudini di ricerca nel settore Banking durante il Coronavirus


    I servizi bancari risultano essere tra i primi ad aver subito notevoli alterazioni dei comportamenti degli utenti in fase di ricerca: la precarietà dilagante e il senso di preoccupazione spinge gli utenti ad effettuare ricerche sul blocco dei mutui, sul calo dei tassi, sulla sospensione delle rate e sulle opportunità di vendere, comprare o rivendere il proprio profilo di rischio. Inoltre, analizzando le abitudini di ricerca degli utenti, emerge la paura di un ricorso al prelievo forzoso sui conti correnti e l’insicurezza sugli impatti imprevedibili che potrebbe avere il coronavirus sul mondo assicurativo. Diminuiscono le ricerche sulle coperture assicurative standard, mentre le compagnie assicurative lanciano sul mercato nuove coperture ‘Covid2019’ e altre stanno adattando l’offerta esistente con clausole ad hoc per fronteggiare l’emergenza.



    Le abitudini di ricerca nel settore Telco durante il Coronavirus


    Anche in questo secondo caso, gli effetti della pandemia hanno avuto un notevole impatto sugli intenti di ricerca dovuti allo stato di emergenza. Aumentano le ricerche sui contenuti televisivi e su internet, con un particolare boom di ricerche per le VPN (+ 91%) verificatosi subito dopo il lockdown nazionale. Aumentano, inoltre, le ricerche degli italiani per Internet da casa (+ 28%) e le offerte telefoniche con giga illimitati, diventati indispensabili per chi lavora in smart working. Mentre abbiamo registrato un calo di ricerche sulla programmazione in tv (-31%) a favore di quella in streaming. Crescono, infatti, le ricerche per Netflix (+69%), Amazon Prime Video (+120) e in particolar modo per Sky (+506%). L’aumento di ricerche su Sky è collegato soprattutto al bisogno degli utenti di rimanere informati circa gli ultimi avvenimenti mediante Sky Tg24.



    Le abitudini di ricerca nel settore Automotive durante il Coronavirus


    Si è registrato un aumento di ricerche legate a nuove tematiche sul mondo assicurativo, con particolare attenzione a informazioni su proroghe e sospensioni. Altro aspetto interessante riguarda il cambiamento di ricerche sui topic 2020 del settore automotive. Notiamo, infatti, come l’emergenza coronavirus abbia messo in secondo piano ricerche su auto elettriche, guida autonoma e micromobilità, che erano stati tra gli argomenti online più discussi nel 2019.