TAILORED SCALED SCRUM
Dopo i primi Sprint di rodaggio, una volta a regime il progetto ha visto la collaborazione di circa venti tra membri effettivi dello Scrum Team, esperti di dominio e stakeholder. Considerando la grandezza del team di lavoro, si è deciso di suddividere il gruppo in due virtual team (secondo la two-pizza rule). Lo Scrum Team ha mantenuto obiettivi comuni, come la partecipazione alla medesima release e la cooperazione per realizzare un unico Minimal Marketable Product (MMP), ma ciascun team virtuale è stato indirizzato verso goal di Sprint specifici.
A livello di processo agile, è stata adottata una metodologia di scaling simile allo Scrum of Scrums, ma con qualche differenza rispetto alla letteratura. Il daily meeting, in base ai vari momenti di progetto, è stato condotto secondo due modalità:
- Daily meeting globale, con la partecipazione di entrambi i virtual team
- Daily meeting dedicato al singolo gruppo di lavoro
In particolare, la prima soluzione è stata privilegiata durante gli Sprint in cui si è ritenuto fondamentale mantenere costante allineamento dello Scrum Team rispetto agli obiettivi di release. Al contrario, è stata adottata la seconda soluzione nei momenti in cui i due gruppi di lavoro, focalizzati su obiettivi distinti, necessitavano di momenti di allineamento meno frequenti.
Per la realizzazione di alcune componenti ben definite e con impatti limitati sugli obiettivi del Development Team, sono stati definiti gruppi di lavoro con incarichi “on demand”.
L’allineamento tra lo Scrum team ed i gruppi esterni (“feature team” o “substream”), coordinati dall’Agile PMO, è stato garantito attraverso:
- Partecipazione al daily meeting da parte di un referente di ciascun feature team
- Tracciamento delle attività nel Product Backlog e nello Sprint Backlog
- Condivisione della test strategy e delle linee guida del progetto (tecniche e di processo)