

Conto Economico Consolidato (*)(**)
Conto Economico Complessivo Consolidato
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata (*)(**)
Variazioni del patrimonio netto consolidato
Rendiconto Finanziario Consolidato
Note di commento
Nota 1 - Informazioni generali
Reply [EXM, STAR: REY] è specializzata nella progettazione e nella realizzazione di soluzioni basate sui nuovi canali di comunicazione e media digitali. Costituita da un modello a rete di aziende altamente specializzate, Reply affianca i principali gruppi industriali europei appartenenti ai settori Telco & Media, Industria e Servizi, Banche e Assicurazioni e Pubblica Amministrazione nella definizione e nello sviluppo di modelli di business abilitati dai nuovi paradigmi dell’ IA, Cloud Computing, Digital Media e Internet degli Oggetti. I servizi di Reply includono: Consulenza, System Integration e Digital Services.
Nota 2 - Principi contabili e criteri di consolidamento
Conformità ai principi contabili internazionali
Il bilancio consolidato è predisposto nel rispetto dei principi contabili internazionali (“IFRS”) emanati dall’International Accounting Standards Board e adottati dall’Unione Europea. Per “IFRS” si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (“IAS”), nonché tutti i documenti interpretativi emessi dall’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dal precedente Standing Interpretations Committee (SIC). Il Gruppo Reply ha adottato gli IFRS a partire dal 1° gennaio 2005, in seguito all’entrata in vigore del Regolamento Europeo n. 1606 del luglio 2002.
Il bilancio consolidato è stato inoltre predisposto in conformità ai provvedimenti adottati dalla CONSOB in materia di schemi di bilancio, in applicazione dell’art. 9 del D.Lgs. 38/2005 e delle altre norme e disposizioni CONSOB in materia di bilancio.
Principi generali
Il bilancio consolidato è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari, per i quali, ai sensi dello IFRS 9, viene adottato il criterio del fair value.
Il bilancio è redatto sul presupposto della continuità aziendale. Il Gruppo, infatti, ha valutato che pur in presenza di un difficile contesto economico e finanziario, non sussistono significative incertezze (come definite dal paragrafo 25, IAS 1) sulla continuità aziendale.
Il presente bilancio consolidato è stato redatto in euro arrotondando gli importi alle migliaia e viene comparato con il bilancio consolidato dell’esercizio precedente, redatto sulla base di criteri omogenei.
Di seguito sono fornite le indicazioni circa gli schemi di bilancio adottati rispetto a quelli indicati dallo IAS 1, i più rilevanti principi contabili ed i connessi criteri di valutazione adottati nella redazione del presente bilancio consolidato.
Prospetti e schemi di bilancio
Il presente bilancio consolidato è costituito dal conto economico, conto economico complessivo, situazione patrimoniale-finanziaria, variazioni del patrimonio netto e rendiconto finanziario consolidato, corredati dalle presenti note di commento.
Il Gruppo adotta una struttura di conto economico con rappresentazione delle componenti di costo ripartite per natura, struttura idonea a rappresentare il business del Gruppo stesso e in linea con il settore di appartenenza.
La situazione patrimoniale-finanziaria è redatta secondo lo schema che evidenzia la ripartizione fra attività e passività correnti e non correnti. Il rendiconto finanziario è presentato secondo il metodo indiretto, nel rendiconto sono stati presentati distintamente le principali categorie di incassi e pagamenti lordi derivanti dall’attività di investimento e di finanziamento e non sono stati indicati le operazioni non monetarie. Per ciascuna voce significativa riportata nei suddetti prospetti sono indicati i rinvii alle successive note di commento nelle quali viene fornita la relativa informativa e sono dettagliate la composizione e le variazioni intervenute rispetto all’esercizio precedente.
Si segnala inoltre che al fine di adempiere alle indicazioni contenute nella Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 “Disposizioni in materia di schemi di bilancio”, sono stati predisposti in aggiunta ai prospetti obbligatori appositi prospetti di conto economico e situazione patrimoniale-finanziaria, con l’indicazione distinta degli ammontari significativi delle posizioni o transazioni con le parti correlate.
Si segnala inoltre che in ottemperanza alla comunicazione CONSOB n. 0031948 qualora presenti elementi di natura non ricorrente negli schemi viene esplicitamente indicata tale componente come di cui della voce relativa.
Possono essere presentate come “non ricorrenti” le operazioni o i fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell’attività e hanno un effetto sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sul risultato economico nonché sui flussi finanziari del gruppo.
CRITERI DI CONSOLIDAMENTO
Società controllate
Il bilancio consolidato include il bilancio della società Capogruppo e delle imprese da essa controllate tutti che presentano data di chiusura al 31 dicembre. Un investitore controlla un’entità oggetto di investimento quando è esposto a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la stessa e nel contempo ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità. Si rimanda alla Nota 4 relativamente all’area di consolidamento. Tutte le società sono consolidate con il metodo integrale.
I risultati economici delle imprese controllate acquisite o cedute nel corso dell’esercizio sono inclusi nel conto economico consolidato dall’effettiva data di acquisizione fino all’effettiva data di cessione.
Qualora necessario, sono effettuate rettifiche ai bilanci delle imprese controllate per allineare i criteri contabili utilizzati a quelli adottati dal Gruppo.
Tutte le operazioni intercorse fra le imprese del Gruppo ed i relativi saldi sono eliminati nel processo di consolidamento.
La quota di interessenza degli azionisti di minoranza nelle attività nette delle controllate consolidate è identificata separatamente rispetto al patrimonio netto di Gruppo. Tale interessenza viene determinata in base alla percentuale da essi detenuta nei fair value delle attività e passività iscritte alla data dell’acquisizione originaria e nelle variazioni di patrimonio netto dopo tale data. Ai sensi dello IFRS 10, la perdita complessiva (comprensiva dell’utile/perdita dell’esercizio) è attribuita ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche quando il patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza presenta un saldo negativo.
Le differenze originate dalla conversione del patrimonio netto iniziale ai cambi di fine periodo sono state imputate alle riserve del patrimonio netto consolidato.
Transazioni eliminate nel processo di consolidamento
Nella preparazione del bilancio consolidato sono eliminati tutti i saldi e le operazioni significative tra società del Gruppo, così come gli utili e le perdite non realizzati su operazioni infragruppo. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni con imprese collegate o a controllo congiunto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo in quelle imprese.
Aggregazioni di imprese
L’acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell’acquisizione. La rilevazione delle aggregazioni aziendali comporta l’iscrizione delle attività e passività dell’impresa acquisita al relativo fair value alla data di acquisizione del controllo nonché l’eventuale iscrizione dell’avviamento.
Il costo dell’acquisizione è determinato dalla sommatoria dei valori correnti, alla data di scambio, delle attività date, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti finanziari emessi dal gruppo in cambio del controllo dell’impresa acquisita. I costi direttamente attribuibili all’aggregazione sono spesati quando sostenuti.
Le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’impresa acquisita che rispettano le condizioni per l’iscrizione secondo l’IFRS 3 sono iscritte ai loro valori correnti alla data di acquisizione, ad eccezione delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) che sono classificate come detenute per la vendita in accordo con l’IFRS 5, le quali sono iscritte e valutate a valori correnti meno i costi di vendita.
La differenza positiva tra il costo di acquisto e la quota di Gruppo nei valori correnti delle suddette attività e passività è iscritta come avviamento ed è classificata come attività immateriale a vita indefinita.
L’interessenza degli azionisti di minoranza nell’impresa acquisita è inizialmente valutata in misura pari alla loro quota dei valori correnti delle attività, passività e passività potenziali iscritte. Le opzioni di vendita a valere sulle quote di minoranza delle controllate, sono contabilizzate conformemente a quanto previsto dallo IAS 32, iscrivendo quindi, a seconda dei casi, la presenza e la determinabilità del corrispettivo dovuto alle minoranze in caso di esercizio delle opzioni stesse.
Operazioni in valuta estera
Le operazioni in valuta estera sono registrate al tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite al tasso di cambio in essere a quella data. Sono rilevate a conto economico le differenze cambio generate dall’estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale nell’esercizio o in bilanci precedenti.
Consolidamento di imprese estere
Tutte le attività e le passività di imprese estere in moneta diversa dall’euro che rientrano nell’area di consolidamento sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio. Proventi e costi sono convertiti al cambio medio dell’esercizio. Le differenze cambio di conversione risultanti dall’applicazione di questo metodo sono classificate come voce di patrimonio netto fino alla cessione della partecipazione. Nella preparazione del rendiconto finanziario consolidato sono stati utilizzati i tassi puntuali di cambio per convertire i flussi di cassa delle imprese controllate estere. L’avviamento e gli adeguamenti al fair value generati dall’acquisizione di un’impresa estera sono rilevati nella relativa valuta e sono convertiti utilizzando il tasso di cambio di fine periodo. In sede di prima adozione degli IFRS, le differenze cumulative di conversione generate dal consolidamento di imprese estere al di fuori dell’area euro sono state azzerate, come consentito dall’IFRS 1; le plusvalenze o le minusvalenze derivanti dalla successiva dismissione di tali imprese dovranno comprendere solo le differenze di conversione cumulate generatesi successivamente al 1° gennaio 2004.
Di seguito i tassi di cambio utilizzati per la conversione in euro dei bilanci 2024 e 2023 delle società in valuta estera:
Attività materiali
Le attività materiali sono iscritte al costo di acquisto al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali svalutazioni per perdite di valore.
Le attività materiali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, comprensivi di eventuali oneri accessori e i costi diretti necessari a rendere l’attività disponibile per l’uso.
L’ammortamento viene determinato, a quote costanti, sul costo dei beni al netto dei relativi valori residui, in funzione della loro stimata vita utile applicando le seguenti aliquote:
La recuperabilità del loro valore è verificata secondo i criteri previsti dallo IAS 36, illustrati nel paragrafo Perdita di valore (“Impairment”) delle presenti Note di commento. I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente a conto economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.
I costi capitalizzabili per migliorie su beni in affitto sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono ed ammortizzate al minore tra la durata residua del contratto d’affitto e la vita utile residua della natura di cespite cui la miglioria è relativa.
Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell’attività e sono imputati al conto economico dell’esercizio.
Avviamento
L’avviamento è un’attività immateriale a vita utile indefinita che deriva dalle aggregazioni aziendali contabilizzate con il metodo dell’acquisizione e rappresenta l’eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata alla data di acquisizione.
L’avviamento non è assoggettato ad ammortamento sistematico, ma sottoposto a verifica annuale di recuperabilità (impairment test), o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore. Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.
Le perdite di valore sono iscritte immediatamente a conto economico e non sono successivamente ripristinate.
In caso di cessione di un’impresa controllata, il valore residuo dell’avviamento ad essa attribuibile è incluso nella determinazione della plusvalenza o minusvalenza da alienazione.
Immobilizzazioni in diritto d’uso
In base a quanto previsto dall’IFRS 16, la rappresentazione contabile dei contratti di locazione passiva (che non costituiscono prestazione di servizi) avviene attraverso l’iscrizione nella situazione patrimoniale-finanziaria di una passività di natura finanziaria, rappresentata dal valore attuale dei canoni futuri, a fronte dell’iscrizione nell’attivo del «diritto d’uso dell’attività presa in locazione».
I contratti che ricadono nell’ambito di applicazione dell’IFRS 16 si riferiscono principalmente a:
-
terreni e fabbricati per uso ufficio;
-
autovetture a noleggio.
Con riferimento alle opzioni ed esenzioni previste dall’IFRS 16, il Gruppo ha adottato le seguenti scelte:
-
l’IFRS 16 non viene generalmente applicato alle attività immateriali, ai contratti di breve durata (ovvero inferiori a 12 mesi) e di basso valore unitario;
-
i diritti d’uso e le passività finanziarie relative ai contratti di leasing vengono classificati su specifiche voci nella situazione patrimoniale-finanziaria;
-
l’eventuale componente relativa a prestazioni di servizi inclusa nei canoni di leasing è generalmente esclusa dall’ambito IFRS 16.
Altre attività immateriali
Le attività immateriali sono attività prive di consistenza fisica, identificabili, controllate dall’impresa e in grado di produrre benefici economici futuri.
Le altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte all’attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 – Attività immateriali, quando è probabile che l’uso dell’attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell’attività può essere determinato in modo attendibile.
Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile finita.
Le altre attività immateriali rilevate a seguito dell’acquisizione di un’azienda sono iscritte separatamente dall’avviamento, se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile.
In caso di attività immateriali acquisite per le quali la disponibilità per l’uso e i relativi pagamenti sono differiti oltre i normali termini, il valore d’acquisto e il relativo debito vengono attualizzati rilevando gli oneri finanziari impliciti nel prezzo originario.
I costi di ricerca sono imputati al conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.
I costi di sviluppo sono capitalizzabili a condizione che il costo sia attendibilmente determinabile e che sia dimostrabile che l’attività è in grado di produrre benefici economici futuri.
Le attività immateriali internamente generate derivanti dallo sviluppo dei prodotti del Gruppo (quali soluzioni informatiche) sono iscritte nell’attivo, solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate:
-
l’attività è identificabile (come ad esempio software o nuovi processi);
-
è probabile che l’attività creata genererà benefici economici futuri;
-
i costi di sviluppo dell’attività possono essere misurati attendibilmente.
Tali attività immateriali sono ammortizzate in coincidenza con la commercializzazione o con l’utilizzo delle stesse. Fino ad allora, sempre che siano rispettate le condizioni sopra specificate, le stesse sono classificate tra le immobilizzazioni in corso
L’ammortamento è conteggiato su base lineare lungo le relative vite utili in base alle seguenti aliquote:
Quando le attività generate internamente non possono essere iscritte in bilancio, i costi di sviluppo sono imputati al conto economico dell’esercizio nel quale sono sostenuti.
Attività immateriali a vita utile indefinita
Le attività immateriali a vita utile indefinita consistono principalmente in marchi che non hanno limitazioni in termini di vita utile dal punto di vista legale, contrattuale, economico e competitivo. Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate; secondo i criteri previsti dallo IAS 36, sono sottoposte annualmente o, più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un’indicazione che l’attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore. Eventuali svalutazioni non sono oggetto di successivi ripristini di valore.
Perdite di valore ("Impairment")
Ad ogni data di bilancio, il Gruppo rivede il valore contabile delle proprie attività materiali e immateriali per determinare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzioni di valore. Qualora queste indicazioni esistano, viene stimato l’ammontare recuperabile di tali attività per determinare l’eventuale importo della svalutazione. Dove non è possibile stimare il valore recuperabile di una attività individualmente, il Gruppo effettua la stima del valore recuperabile della unità generatrice di flussi finanziari a cui l’attività appartiene.
Le attività immateriali a vita utile indefinita tra cui l’avviamento vengono verificate annualmente e ogniqualvolta vi è un’indicazione di una possibile perdita di valore al fine di determinare se vi sono perdite di valore.
L’ammontare recuperabile è il maggiore fra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d’uso. Nella determinazione del valore d’uso, i flussi di cassa futuri stimati, al netto delle imposte, sono scontati al loro valore attuale applicando un tasso di sconto netto imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore del denaro e dei rischi specifici dell’attività. Il valore d’uso è determinato al netto dell’effetto fiscale in quanto questo metodo produce valori sostanzialmente equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte ad un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post imposte. Al fine della verifica per riduzione di valore, l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale deve, dalla data di acquisizione, essere allocato ad ogni unità generatrice di flussi finanziari dell’acquirente, o a gruppi di unità generatrici di flussi finanziari, che si prevede beneficino delle sinergie dell’aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell’entità acquisita siano assegnate a tali unità o gruppi di unità.
L’avviamento non genera flussi finanziari indipendentemente da altre attività o gruppi di attività e spesso contribuisce ai flussi finanziari di una molteplicità di unità generatrici di flussi finanziari. L’avviamento a volte può essere allocato soltanto a gruppi di unità generatrici di flussi finanziari secondo un criterio non arbitrario ma non a singole unità generatrici di flussi finanziari. Ne deriva che il più basso livello all’interno dell’entità al quale l’avviamento è monitorato ai fini del controllo di gestione interno comprende a volte un numero di unità generatrici di flussi finanziari cui l’avviamento fa riferimento, ma alle quali non può essere allocato. Se l’ammontare recuperabile di una attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, esso è ridotto al minor valore recuperabile. Una perdita di valore è rilevata nel conto economico immediatamente. Quando il valore di iscrizione della Cash generating unit comprensivo dell’avviamento ad essa attribuito è superiore al valore recuperabile, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria all’avviamento; l’eventuale eccedenza della svalutazione rispetto all’avviamento è imputata pro-quota al valore delle attività che costituiscono la Cash generating unit.
Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell’attività (o della unità generatrice di flussi finanziari), ad eccezione dell’avviamento, è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l’attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico immediatamente, a meno che l’attività sia valutata a valore rivalutato, nel cui caso il ripristino di valore è imputato alla riserva di rivalutazione.
Partecipazioni in altre imprese
Le partecipazioni in altre imprese costituenti attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al fair value, se determinabile, e gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni nel fair value sono imputati direttamente a conto economico. Le partecipazioni per le quali non è disponibile il fair value, sono iscritte al costo eventualmente svalutato per perdite di valore.
Gli eventuali dividendi ricevuti da tali imprese sono inclusi nella voce Altri proventi/(oneri) derivanti dalla gestione di partecipazioni.
In caso di svalutazione per perdite di valore il costo viene imputato al conto economico; il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i presupposti della svalutazione effettuata.
Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in apposito fondo rischi nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti dell’impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite.
Attività finanziarie correnti e non correnti
In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la relativa gestione, le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie:
(i) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
(ii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti tra le altre componenti dell’utile complessivo (di seguito anche OCI);
(iii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.
La rilevazione iniziale avviene al fair value; per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria, il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (cd. business model hold to collect). L’applicazione del metodo del costo ammortizzato comporta la rilevazione a conto economico degli interessi attivi determinati sulla base del tasso di interesse effettivo, delle differenze di cambio e delle eventuali svalutazioni.
Differentemente, sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI (di seguito anche FVTOCI) le attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito il cui modello di business prevede la possibilità sia di incassare i flussi di cassa contrattuali sia di realizzarne il valore attraverso la cessione (cd. business model hold to collect and sell).
In tal caso sono rilevati:
(i) a conto economico gli interessi attivi, calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni;
(ii) a patrimonio netto, tra le altre componenti dell’utile complessivo, le variazioni di fair value dello strumento.
L’ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti di utile complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all’atto dell’eliminazione contabile dello strumento. Un’attività finanziaria rappresentativa di uno strumento di debito che non è valutata al costo ammortizzato o al FVTOCI è valutata al fair value con imputazione degli effetti a conto economico (di seguito FVTPL); rientrano in tale categoria le attività finanziarie possedute con finalità di trading. Gli interessi attivi maturati su attività finanziarie destinate al trading concorrono alla valutazione complessiva del fair value dello strumento e sono rilevati, all’interno dei “Proventi (oneri) finanziari”, nella sottovoce “Proventi netti su attività finanziarie destinate al trading”. Quando l’acquisto o la vendita di attività finanziarie avviene secondo un contratto che prevede il regolamento dell’operazione e la consegna dell’attività entro un determinato numero di giorni, stabiliti dagli organi di controllo del mercato o da convenzioni del mercato (es. acquisto di titoli su mercati regolamentati), l’operazione è rilevata alla data del regolamento.
Trasferimento di attività finanziarie
Il Gruppo rimuove dal proprio bilancio le attività finanziarie quando, e soltanto quando, i diritti contrattuali ai flussi finanziari derivanti dalle attività si estinguono o il Gruppo trasferisce l’attività finanziaria. In caso di trasferimento dell’attività finanziaria:
-
se l’entità trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria, il Gruppo rimuove l’attività finanziaria dal bilancio e rileva separatamente come attività o passività eventuali diritti ed obbligazioni originati o mantenuti con il trasferimento;
-
se il Gruppo mantiene sostanzialmente tutti i rischi e i benefici della proprietà delle attività finanziarie, continua a rilevare l’attività finanziaria;
-
se il Gruppo non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria, determina se ha mantenuto o meno il controllo dell’attività finanziaria. In questo caso:
-
se il Gruppo non ha mantenuto il controllo, rimuove l’attività finanziaria dal proprio bilancio e rileva separatamente come attività o passività eventuali diritti ed obbligazioni originati o mantenuti nel trasferimento;
-
se il Gruppo ha mantenuto il controllo, continua a rilevare l’attività finanziaria nella misura del coinvolgimento residuo nell’attività finanziaria.
Al momento della rimozione delle attività finanziarie dal bilancio, la differenza tra il valore contabile delle attività e i corrispettivi ricevuti o ricevibili a fronte del trasferimento delle attività è rilevata nel conto economico.
Rimanenze
Le rimanenze sono prevalentemente rappresentate dai lavori in corso su ordinazione. Quando il risultato di una specifica commessa può essere stimato con attendibilità, i ricavi e i costi riferibili alla relativa commessa sono rilevati rispettivamente come ricavi e costi in relazione allo stato di avanzamento dell’attività alla data di chiusura del bilancio, in base al rapporto fra i costi sostenuti per l’attività svolta fino alla data di bilancio e i costi totali stimati di commessa, salvo che questo non sia ritenuto rappresentativo dello stato di avanzamento della commessa.
Le variazioni al contratto, le revisioni prezzi e gli incentivi sono inclusi nella misura in cui essi sono stati concordati con il committente.
Quando il risultato di un contratto non può essere stimato con attendibilità, i ricavi riferibili alla relativa commessa sono rilevati solo nei limiti dei costi di commessa sostenuti che probabilmente saranno recuperati. I costi di commessa sono rilevati come spese nell’esercizio nel quale essi sono sostenuti.
Quando è probabile che i costi totali di commessa siano superiori rispetto ai ricavi contrattuali, la perdita attesa è immediatamente rilevata come costo. Gli importi fatturati ai clienti sono detratti dal valore delle rimanenze nei limiti dei corrispettivi maturati; la parte eccedente il valore delle rimanenze è iscritta nelle passività.
Le rimanenze di prodotti sono valutate al minore fra costo e valore netto di realizzo. Il costo comprende i materiali diretti e, ove applicabile, la mano d’opera diretta, le spese generali di produzione e gli altri costi che sono sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali. Il costo è calcolato utilizzando il metodo del costo medio ponderato.
Crediti e debiti commerciali e altre attività e passività correnti
I crediti commerciali sono posseduti nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è la raccolta dei flussi di cassa contrattuali costituiti unicamente da pagamenti del capitale e da interessi sull’importo del capitale da restituire. Di conseguenza, sono inizialmente iscritti al fair value (valore equo), rettificato dei costi di transazione direttamente attribuibili, e successivamente valutati con il criterio del costo ammortizzato in base al metodo del tasso di interesse effettivo (ossia del tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione), opportunamente rettificato per tenere conto di eventuali svalutazioni, mediante l’iscrizione di un fondo svalutazione crediti.
A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività finanziarie, con l’eccezione di quelle misurate al fair value con contropartita in conto economico, sono analizzate per verificare l’esistenza di indicatori di un’eventuale riduzione del loro valore (impairment). L’IFRS 9 richiede l’applicazione di un modello basato sulle perdite attese su crediti. Il Gruppo applica l’approccio semplificato per stimare le perdite attese lungo la vita del credito e tiene conto dell’esperienza storica delle perdite su crediti, aggiustata per riflettere le condizioni attuali e le stime in merito alle condizioni economiche future. Il modello delle perdite attese su crediti richiede la rilevazione immediata delle perdite previste nel corso della vita del credito stesso, non essendo necessario il verificarsi di un trigger event per la rilevazione delle perdite. Per i crediti commerciali contabilizzati con il criterio del costo ammortizzato, quando una perdita di valore è stata identificata, il suo valore viene misurato come differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri attesi, scontati sulla base del tasso di interesse effettivo originario. Questo valore è rilevato a conto economico.
Per le passività a breve termine, come per i debiti commerciali il costo ammortizzato coincide di fatto con il valore nominale.
I crediti e i debiti espressi in valuta extra UEM sono stati valutati al cambio di fine periodo rilevato dalla Banca Centrale Europea.
Disponibilità liquide
La voce relativa alle disponibilità liquide include cassa e conti correnti bancari, depositi rimborsabili a domanda e altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata liquidità, che sono prontamente convertibili in cassa e sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore.
Azioni proprie
Le azioni proprie sono rilevate al costo ed iscritte a riduzione del patrimonio netto, gli utili e le perdite da negoziazione delle stesse vengono rilevati in una apposita riserva di patrimonio netto.
Passività finanziarie e strumenti rappresentativi di patrimonio netto
Le passività finanziarie e gli strumenti rappresentativi di patrimonio netto emessi dal Gruppo sono classificati secondo la sostanza degli accordi contrattuali che li hanno generati e in accordo con le rispettive definizioni di passività e di strumenti rappresentativi di patrimonio netto. Questi ultimi sono definiti come quei contratti che danno diritto a beneficiare degli interessi residui nelle attività del Gruppo dopo aver dedotto le sue passività.
Le passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati, sono contabilizzate inizialmente al fair value delle somme incassate, rettificato degli eventuali costi di transazione direttamente attribuibili, e successivamente valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo. Per le passività a breve termine, come i debiti commerciali il costo ammortizzato coincide di fatto con il valore nominale. I principi contabili adottati per specifiche passività finanziarie e strumenti di patrimonio netto sono indicati nel prosieguo:
-
Prestiti bancari
I prestiti bancari fruttiferi e gli scoperti bancari sono rilevati in base agli importi incassati, al netto dei costi dell’operazione e successivamente valutati al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
-
Strumenti rappresentativi di patrimonio netto
Gli strumenti rappresentativi di patrimonio netto emessi dalla Società sono rilevati in base all’importo incassato, al netto dei costi diretti di emissione.
-
Passività finanziarie non correnti
I debiti sono rilevati secondo il criterio del costo ammortizzato.
Strumenti derivati e contabilizzazione delle operazioni di copertura
Coerentemente con quanto stabilito dall’IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting solo quando, all’inizio della copertura, esiste la designazione formale, adeguata documentazione che la copertura sia altamente efficace e tale efficacia possa essere attendibilmente misurata. La copertura stessa deve essere altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.
Tutti gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, come stabilito dall’IFRS 9.
Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che sono designati, e si rivelano efficaci, per la copertura dei flussi di cassa futuri relativi ad impegni contrattuali del Gruppo e ad operazioni previste, sono rilevate direttamente nel patrimonio netto, mentre la porzione inefficace viene iscritta immediatamente a conto economico.
Se gli impegni contrattuali o le operazioni previste oggetto di copertura si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, nel momento in cui le attività o le passività sono rilevate, gli utili o le perdite sul derivato che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto vengono ricompresi nella valutazione iniziale del costo di acquisizione o del valore di carico dell’attività o della passività.
Per le coperture di flussi finanziari che non si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, gli importi che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto verranno inclusi nel conto economico nello stesso periodo in cui l’elemento sottostante (l’impegno contrattuale o l’operazione prevista) incide sul conto economico, ad esempio, quando una vendita prevista si verifica effettivamente.
Per le coperture efficaci di un’esposizione a variazioni di fair value, la voce coperta è rettificata dalle variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti anch’essi a conto economico.
Le variazioni nel fair value di eventuali coperture non più efficaci sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.
Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto, termina, o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l’operazione prevista si verifica effettivamente. Se l’operazione oggetto di copertura si prevede non si verificherà, gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti immediatamente nel conto economico.
I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico.
Benefici a dipendenti
Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) delle società italiane era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (“Legge Finanziaria 2007”) e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.
Il Trattamento di fine rapporto (“TFR”) è classificabile come un “post-employment benefit”, del tipo “defined benefit plan”, il cui ammontare già maturato deve essere proiettato per stimarne l’importo da liquidare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro e successivamente attualizzato, utilizzando il “projected unit credit method”. Tale metodologia attuariale si basa su ipotesi di natura demografica e finanziaria per effettuare una ragionevole stima dell’ammontare dei benefici che ciascun dipendente ha già maturato a fronte delle sue prestazioni di lavoro. Attraverso la valutazione attuariale si imputa a (Oneri)/proventi finanziari, l’interest cost che costituisce l’onere figurativo che l’impresa sosterrebbe chiedendo al mercato un finanziamento di importo pari al TFR. Attraverso la valutazione attuariale si imputano al conto economico nella voce “Lavoro” il current service cost che definisce l’ammontare dei diritti maturati nell’esercizio dai dipendenti e tra gli “Oneri/Proventi finanziari” l’interest cost che costituisce l’onere figurativo che l’impresa sosterrebbe chiedendo al mercato un finanziamento di importo pari al TFR. Gli utili e le perdite attuariali che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate sono rilevati direttamente nel patrimonio netto senza mai transitare a conto economico.
Piani pensione
Alcuni dipendenti del Gruppo beneficiano di piani pensionistici a benefici definiti e/o a contribuzione definita, a seconda delle condizioni e pratiche locali.
Nel caso dei piani pensionistici a contribuzione definita, il costo annuo è iscritto a conto economico nel momento in cui viene erogato il servizio correlato al piano stesso.
L’obbligazione del Gruppo di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti è determinato sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo dell’“ongoing single premiums”. La porzione del valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali che eccede il maggiore tra il 10% del valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti e il 10% del fair value delle attività a servizio del piano al termine del precedente esercizio è ammortizzata sulla rimanente vita lavorativa media dei dipendenti.
La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro iscritta nello stato patrimoniale rappresenta il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti, rettificato da utili e perdite attuariali sospesi in applicazione del metodo del corridoio e da costi relativi a prestazioni di lavoro pregresse da rilevare negli esercizi futuri, diminuito del fair value delle attività a servizio del piano.
Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale
La Società applica i principi previsti dall’IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni”.
I pagamenti basati su azioni regolati tramite strumenti di equity (“Stock option”) sono valutati al fair value alla data dell’assegnazione. Tale valore viene imputato a conto economico, con contropartita il patrimonio netto, in modo lineare lungo il periodo di maturazione dei diritti (vesting period). Il fair value dell’opzione, misurato al momento dell’assegnazione, è valutato utilizzando modelli di matematica finanziaria, considerando i termini e le condizioni in base ai quali sono stati assegnati tali diritti. In seguito all’esercizio delle opzioni deliberate negli anni precedenti, la Società non ha piani di stock options.
Per quanto riguarda le operazioni con pagamento basato su azioni regolate per cassa, la Società rileva i costi attesi e le passività assunte al fair value della passività man mano che maturano i diritti a ricevere tali pagamenti, considerando i termini e le condizioni in base ai quali sono stati assegnati tali diritti. Fino a quando la passività non viene estinta, la società ricalcola il fair value a ciascuna data di chiusura di bilancio e alla data di regolamento, rilevando a conto economico le variazioni di fair value.
I bonus regolati attraverso il riconoscimento di azioni della società (equity settlement) vengono iscritti al loro fair value iniziale e misurati in maniera lineare lungo il periodo di maturazione dei diritti (vesting period).
Piani di incentivazione (LTI)
I piani di incentivazione legati a specifici parametri (economico finanziari, ESG e TSR) vengono iscritti, in accordo con lo IAS 19 sulla base del loro fair value iniziale e rivisti ad ogni reporting date per adeguarli sulla base della probabilità di raggiungimento degli obiettivi e della permanenza degli assegnatari (vesting condition).
Debiti verso azionisti di minoranza ed earn-out
I debiti per earn-out rappresentano passività potenziali derivanti da operazioni di acquisizione. Secondo l’IFRS 3 - Aggregazioni aziendali, gli earn-out devono essere contabilizzati come parte del corrispettivo d’acquisto rilevato al fair value alla data di acquisizione come parte del prezzo di acquisto. Successivamente, il valore degli earn-out è soggetto a valutazione periodica e le variazioni del fair value sono contabilizzate a conto economico, riflettendo eventuali aggiornamenti basati sul raggiungimento degli obiettivi contrattuali e sull’evoluzione delle stime future.
Le valutazioni sono effettuate sulla base di metodologie coerenti con i principi contabili internazionali, considerando parametri di mercato, attese di performance e fattori di rischio.
Questa metodologia assicura la rappresentazione della passività secondo il criterio della misurazione al fair value, garantendo trasparenza e aderenza ai principi contabili applicabili.
Fondi rischi
I fondi per rischi ed oneri sono costi ed oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell’esercizio sono indeterminati nell’ammontare o nella data di sopravvenienza. Sono stanziati esclusivamente in presenza di una obbligazione attuale, conseguente a eventi passati, che può essere di tipo legale, contrattuale oppure derivare da dichiarazioni o comportamenti dell’impresa che determinano valide aspettative nelle persone coinvolte (obbligazioni implicite).
Gli accantonamenti sono iscritti in bilancio quando il Gruppo ha un’obbligazione presente quale risultato di un evento passato ed è probabile che sarà richiesto di adempiere all’obbligazione. Gli accantonamenti sono stanziati sulla base della miglior stima dei costi richiesti per adempiere all’obbligazione alla data di bilancio e sono attualizzati quando l’effetto è significativo.
Qualora la divulgazione delle informazioni relative agli accantonamenti potrebbe pregiudicare significativamente la posizione della Gruppo in una controversia con terzi, viene fornita unicamente una descrizione generale della natura della vertenza.
Riconoscimento dei ricavi
I ricavi rappresentano i flussi lordi di benefici economici dell’esercizio derivanti dallo svolgimento dell’attività ordinaria.
Il processo sottostante la rilevazione dei ricavi segue le fasi previste dall’IFRS 15:
-
identificazione del contratto: avviene quando le parti approvano il contratto e individuano i rispettivi diritti ed obbligazioni. In altri termini il contratto deve essere legalmente vincolante, possono essere chiaramente identificati i diritti a ricevere beni e/o servizi ed i termini di pagamento e la Società ritiene probabile il percepimento del corrispettivo;
-
identificazione delle performance obligation: le principali performance obligation identificate, vale a dire promesse di trasferimento di beni e servizi;
-
determinazione del transaction price: è l’importo complessivamente contrattualizzato con la controparte, avuto riguardo all’intera durata contrattuale;
-
allocazione del transaction price alle performance obligation;
-
rilevazione dei ricavi al momento del soddisfacimento della performance obligation.
Pertanto, l’ammontare che il Gruppo iscrive come ricavo deve riflettere il corrispettivo a cui essa ha diritto in cambio dei beni trasferiti al cliente e/o dei servizi resi, da rilevare nel momento in cui sono state adempiute le obbligazioni contrattuali sottostanti, ovvero quando il Gruppo ha trasferito il controllo del bene o servizio al cliente, nelle seguenti modalità: a) lungo un periodo (“over time”); b) in un determinato momento nel tempo (“at point in time”). Di seguito sono riportate le principali tipologie di prodotti e servizi che il Gruppo fornisce ai propri clienti e le relative modalità di rilevazione.
Sviluppo Progetti annuali e pluriennali: il Gruppo adempie le relative obbligazioni di fare e rileva i ricavi “over time”, sulla base della percentuale dei costi maturati o dell’avanzamento periodico dei servizi erogati. Il diritto incondizionato al pagamento da parte del cliente emerge in seguito alla maturazione dei costi o dell’avanzamento periodico sottostanti ciascuna commessa.
Altri servizi a eventi: il Gruppo adempie le relative obbligazioni di fare e rileva i ricavi “at a point in time” sulla base degli eventi sottostanti alla fornitura di prodotti e servizi. Il diritto incondizionato a ricevere il pagamento da parte del cliente emerge in seguito al verificarsi di tali eventi.
Inoltre, per l’iscrizione del ricavo è enfatizzata la necessità di valutare la probabilità di ottenimento/incasso dei benefici economici legati al provento; per le attività derivanti da contratti con i clienti (i.e. attività contrattuali), si introduce il requisito di procedere all’iscrizione dei ricavi tenendo anche conto dell’eventuale effetto di attualizzazione derivante da incassi differiti nel tempo, come esplicitato nel paragrafo dedicato. Gli interessi sono rilevati al tasso effettivo in base al criterio della competenza temporale.
Proventi e oneri finanziari
I proventi e gli oneri finanziari sono iscritti a conto economico per competenza.
Contributi pubblici
I contributi pubblici sono rilevati in bilancio, in accordo con lo IAS 20, nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che il Gruppo rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi sono rilevati a conto economico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati.
Imposte
Le imposte dell’esercizio rappresentano la somma delle imposte correnti e differite.
Le imposte correnti sono basate sul risultato imponibile dell’esercizio. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. Le imposte sul reddito correnti sono iscritte, per ciascuna società, in base alla stima del reddito imponibile in conformità alle aliquote e alle disposizioni vigenti, o sostanzialmente approvate alla data di chiusura del periodo in ciascun Paese, tenendo conto delle esenzioni applicabili e dei crediti d’imposta spettanti.
Le imposte differite sono le imposte che ci si aspetta di pagare o di recuperare sulle differenze temporanee fra il valore contabile delle attività e delle passività di bilancio e il corrispondente valore fiscale utilizzato nel calcolo dell’imponibile fiscale, contabilizzate secondo il metodo della passività di stato patrimoniale. Le passività fiscali differite sono generalmente rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili, mentre le attività fiscali differite sono rilevate nella misura in cui si ritenga probabile che vi saranno risultati fiscali imponibili in futuro che consentano l’utilizzo delle differenze temporanee deducibili. Tali attività e passività non sono rilevate se le differenze temporanee derivano dall’iscrizione iniziale di attività o passività in operazioni che non hanno influenza né sul risultato contabile né sul risultato imponibile.
Le passività fiscali differite sono rilevate sulle differenze temporanee imponibili relative a partecipazioni in imprese controllate, collegate e a controllo congiunto, ad eccezione dei casi in cui il Gruppo sia in grado di controllare l’annullamento di tali differenze temporanee e sia probabile che queste ultime non si annulleranno nel prevedibile futuro.
Il valore di carico delle attività fiscali differite è rivisto ad ogni data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile l’esistenza di sufficienti redditi imponibili tali da consentire in tutto o in parte il recupero di tali attività.
Le imposte differite sono calcolate in base all’aliquota fiscale che ci si aspetta sarà in vigore al momento del realizzo dell’attività o dell’estinzione della passività. Le imposte differite sono imputate direttamente al conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci rilevate direttamente a patrimonio netto, nel qual caso anche le relative imposte differite sono imputate al patrimonio netto. Le attività e le passività fiscali differite sono compensate quando vi è un diritto legale a compensare le imposte correnti attive e passive e quando si riferiscono ad imposte dovute alla medesima autorità fiscale e il Gruppo intende liquidare le attività e le passività fiscali correnti su base netta.
In caso di variazioni del valore contabile di attività e passività fiscali differite derivanti da una modifica delle aliquote fiscali o delle relative normative, l’imposta differita risultante viene rilevata nel conto economico, a meno che riguardi elementi addebitati o accreditati in precedenza al patrimonio netto.
L’International Accounting Standards Board (IASB) ha emesso il 23 maggio 2023 emendamenti al principio contabile internazionale “IAS 12- Imposte sul reddito”. Gli emendamenti riguardano le modalità di contabilizzazione delle imposte differite derivanti dalla riforma fiscale internazionale (c.d. Pillar Two Model Rules) della Organisation for Economic Co-operation and Development’s (OCSE): essi hanno introdotto un’esenzione temporanea della contabilizzazione delle imposte differite e i requisiti di informativa specifici che consentano di comprendere l’esposizione alle imposte sul reddito derivanti dalla riforma. Il Gruppo ha adottato tali emendamenti, fornendo l’informativa richiesta, a decorrere dall’esercizio 2023. Per maggiori dettagli si rinvia alla Nota 14.
Dividendi
I dividendi sono contabilizzati nel periodo contabile in cui viene deliberata la distribuzione.
Utile per azione
L’utile base per azione è calcolato prendendo a riferimento il risultato economico del Gruppo e la media ponderata delle azioni in circolazione durante il periodo di riferimento. Dal calcolo sono escluse le azioni proprie.
L’utile diluito per azione è pari all’utile per azione rettificato per tenere conto della teorica conversione di tutte le potenziali azioni, ovvero di tutti gli strumenti finanziari potenzialmente convertibili in azioni ordinarie aventi effetto diluitivo.
Cambiamenti di principi contabili
I principi contabili di nuova adozione da parte del Gruppo e i loro effetti sono descritti nel paragrafo successivo “Principi contabili di recente emanazione”. Non vi sono stati ulteriori cambiamenti oltre quelli descritti nel succitato paragrafo.
Cambiamenti di stima e Riclassifiche
Si segnala che alla data di riferimento del bilancio non vi sono stime significative connesse a eventi futuri incerti e altre cause di incertezza che possano causare rettifiche significative ai valori delle attività e delle passività entro l’esercizio successivo.
Uso di stime
La redazione del bilancio consolidato e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione aziendale l’effettuazione di stime e di assunzioni basate anche su giudizi soggettivi, esperienze passate ed ipotesi considerate ragionevoli e realistiche in relazione alle informazioni note al momento della stima. Tali stime hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio nonché sull’ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire, anche significativamente, da tali stime a seguito di possibili mutamenti dei fattori considerati nella determinazione di tali stime. Le stime sono riviste periodicamente.
Tali stime riguardano principalmente:
Avviamento
La verifica della riduzione di valore dell’avviamento è effettuata mediante il confronto tra il valore contabile delle unità generatrici di flussi di cassa e il loro valore recuperabile; quest’ultimo è rappresentato dal maggiore fra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il valore d’uso della stessa unità. Tale complesso processo di valutazione implica, tra l’altro, l’utilizzo di metodi quali il discounted cash flow con le relative assunzioni sulla stima dei flussi di cassa e la determinazione dei multipli di mercato. Il valore recuperabile dipende dal tasso di sconto utilizzato nel modello dei flussi di cassa attualizzati così come dai flussi di cassa attesi in futuro e dal tasso di crescita utilizzato ai fini dell’estrapolazione. Le ipotesi chiave utilizzate per determinare il valore recuperabile per le diverse unità generatrici di flussi di cassa, inclusa un’analisi di sensitività, sono dettagliatamente esposte nella Nota Avviamento.
Partecipazioni in altre imprese
Il fair value degli investimenti in partecipazioni in altre imprese non di controllo è, in linea con quanto previsto dall’International Private Equity and Venture Capital valuation guideline (IPEV), determinato sia mediante modelli di valutazione che tengono anche conto di valutazioni soggettive quali, ad esempio, quelle le stime dei flussi di cassa, sia sulla base di informazioni esterne quali i multipli e le quotazioni fornite da nuovi round di investimento.
Aggregazioni aziendali e Debiti verso azionisti di minoranza e earn-out
La rilevazione delle aggregazioni aziendali comporta l’iscrizione delle attività e passività dell’impresa acquisita al relativo fair value alla data di acquisizione del controllo nonché l’eventuale iscrizione dell’avviamento. La determinazione di tali valori è effettuata attraverso un complesso processo di stima. I debiti verso azionisti di minoranza e earn-out rappresentano la valorizzazione delle obbligazioni assunte dal Gruppo Reply nell’ambito delle acquisizioni effettuate. Tali passività sono legate o agli impegni di acquisto di quote verso gli azionisti di minoranza o alla componente variabile / potenziale del corrispettivo da versare ai venditori – Earn-out.
Tali passività, iscritte in sede di business combination vengono rimisurate al fair value ad ogni data di bilancio ed adeguate con contropartita conto economico. Il fair value dei debiti verso azionisti di minoranza e per earn-out viene determinato sulla base di modelli valutativi basati sui contratti di acquisizione delle quote societarie, dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali delle società acquisite. Tali valutazioni sono quindi anche basate su valutazioni soggettive quali, ad esempio quelle stime dei flussi di cassa futuri.
Crediti commerciali
La riduzione di valore sui crediti commerciali viene effettuata attraverso l’approccio semplificato, che prevede la stima della perdita attesa lungo tutta la vita del credito al momento dell’iscrizione iniziale e nelle valutazioni successive. Per ciascun segmento di clientela, la stima è effettuata principalmente attraverso la determinazione dell’inesigibilità media attesa, basata su indicatori storico-statistici, eventualmente adeguata utilizzando elementi prospettici. Per alcune categorie di crediti caratterizzate da elementi di rischio peculiari vengono invece effettuate valutazioni specifiche sulle singole posizioni creditorie.
Lavori in corso
I lavori in corso su ordinazione sono valutati sulla base dello stato di avanzamento, determinato secondo il criterio della percentuale di completamento (percentage of completion method), che richiede l’uso di stime ragionevoli e attendibili sui costi sostenuti, sui ricavi attesi e sull’eventuale margine di redditività del progetto. Le stime sono oggetto di revisione periodica e possono essere soggette a rettifiche qualora emergano variazioni significative nelle condizioni operative o nei presupposti iniziali della commessa.
Passività per leasing e Diritti d’uso su beni di terzi
La determinazione del valore della passività per leasing e del corrispondente diritto d’uso è effettuata calcolando il valore attuale dei canoni di leasing, anche considerando la stima sulla ragionevole certezza del rinnovo del contratto.
Accantonamenti, passività potenziali e fondi relativi al personale
Gli accantonamenti connessi a contenziosi sono frutto di un processo di stima complesso che si basa anche sulla probabilità di soccombenza. Gli accantonamenti connessi ai fondi relativi al personale, ed in particolare al Fondo Trattamento di Fine Rapporto, sono determinati sulla base di ipotesi attuariali; le variazioni di tali ipotesi potrebbero avere effetti significativi su tali fondi.
Strumenti derivati e strumenti rappresentativi di capitale
Il fair value degli strumenti derivati e degli strumenti rappresentativi di capitale è determinato sia mediante modelli di valutazione che tengono anche conto di valutazioni soggettive quali, ad esempio, le stime dei flussi di cassa, la volatilità attesa dei prezzi, ecc., sia sulla base di valori rilevati su mercati regolamentati o quotazioni fornite da controparti finanziarie.
Così come previsto dallo IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori) paragrafo 10, in assenza di un Principio o di un’Interpretazione applicabile specificatamente ad una determinata operazione, la Direzione aziendale definisce, attraverso ponderate valutazioni soggettive, le metodologie contabili da adottare nell’ottica di fornire un bilancio consolidato che rappresenti fedelmente la situazione patrimoniale finanziaria, il risultato economico e i flussi finanziari del Gruppo, che rifletta la sostanza economica delle operazioni, sia neutrale, redatto su basi prudenziali e completo sotto tutti gli aspetti rilevanti.
Principi contabili di recente emanazione
Di seguito sono riportate le modifiche ai principi contabili internazionali omologate dalla Commissione Europea che sono diventati applicabili nel periodo di riferimento.
Emendamento allo IAS 7 Rendiconto finanziario e IFRS 7 strumenti finanziari - informazioni aggiuntive su accordi finanziari per i fornitori (SFA) - Gli obiettivi degli emendamenti sono:
valutare in che modo le SFA influenzano le passività e i flussi finanziari di un’entità;
comprendere l’effetto delle SFA sull’esposizione di un’entità al rischio di liquidità e in che modo l’entità potrebbe essere influenzata se gli accordi non fossero più disponibili;
spiegare le caratteristiche degli accordi che rientrano nell’ambito di applicazione degli emendamenti.
elencare alcune informazioni che un’entità deve divulgare in forma aggregata per i suoi SFA, in particolare:
a) i termini e le condizioni dei suoi SFA;
b) i valori contabili e le relative voci delle passività finanziarie nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria che fanno parte delle SFA all’inizio e alla fine dell’esercizio;
c) i valori contabili delle passività finanziarie indicate alla lettera b) per le quali i fornitori hanno già ricevuto pagamenti da fornitori finanziari;
d) l’intervallo di scadenze dei pagamenti sia per le passività finanziarie indicate alla lettera b) sia per i debiti commerciali comparabili che non fanno parte delle SFA;
e) il tipo e l’effetto delle variazioni non monetarie del valore contabile delle passività finanziarie indicate alla lettera b).
Emendamento allo IAS 1 Presentazione del bilancio - Gli obiettivi degli emendamenti sono:
Classificazione delle passività in correnti o non correnti;
Classificazione delle passività come correnti o non correnti - Differimento della data di efficacia;
Passività non correnti con Covenant;
a) classificare una passività come corrente quando non ha il diritto, alla fine dell’esercizio di bilancio, di differire il regolamento della passività per almeno dodici mesi dopo l’esercizio di bilancio;
b) classificare una passività come corrente o non corrente non influenzata dall’intento o dalle aspettative del management in merito all’esercizio del diritto di differimento dell’estinzione da parte dell’entità;
c) fornire determinate informazioni quando ha classificato una passività derivante da un accordo di finanziamento come non corrente e il diritto è subordinato al rispetto da parte dell’entità del covenant entro dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio.
Applicando le modifiche, un’entità deve:
Emendamento allo IFRS 16 Passività per leasing in una vendita e leaseback - L’IFRS 16 è stato modificato per quanto riguarda la Passività per leasing in una vendita e Leaseback aggiungendo requisiti di valutazione successivi per le operazioni di vendita e leaseback.
Principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC e non ancora in vigore
Si forniscono di seguito le informazioni rilevanti per valutare i possibili impatti derivanti dall’applicazione di nuovi principi contabili e interpretazioni già emessi ma non ancora entrati in vigore oppure non ancora omologati dall’UE e pertanto non applicabili per la redazione del bilancio che chiude al 31 dicembre 2024.
Ove non diversamente indicato, non si ritiene che l’adozione dei seguenti principi potrà comportare impatti significativi sui risultati economici e finanziari del Gruppo, a parte eventuali ulteriori obblighi di informativa.
Emendamento all’IFRS 19 Controllate senza responsabilità pubblica - Informativa - L’obiettivo è lo sviluppo di un principio IFRS a informativa ridotta che si applicherebbe su base volontaria alle società controllate prive di responsabilità pubblica. Una controllata rientrerebbe nell’ambito di applicazione dell’IFRS 19 se non avesse responsabilità pubblica e se avesse una controllante ultima o intermedia che redige bilanci disponibili per l’uso pubblico conformi ai principi contabili IFRS.
Emendamento all’IFRS 18 Presentazione e informativa in bilancio “Presentation and disclosure in financial statements”- L’IFRS 18 ha un impatto su tutte le entità e stabilisce i requisiti generali e specifici per la presentazione delle informazioni in bilancio. L’IFRS 18 introduce tre serie di nuovi requisiti per migliorare la rendicontazione dei risultati finanziari:
a) una migliore comparabilità nel conto economico attraverso la definizione di categorie e totali parziali per specificare la struttura del conto economico;
b) migliorare la trasparenza delle misure di performance definite dalla direzione;
a) linee guida per l’aggregazione e la disaggregazione delle informazioni al fine di migliorare il raggruppamento delle informazioni.
Emendamento all’IFRS 9 e all’IFRS 7 Contratti relativi all’energia elettrica dipendente dalla natura - (Amendments to the classification and measurement of financial instruments (Amendments to IFRS 9 and IFRS 7) L’ambito di applicazione degli emendamenti è limitato ai contratti relativi all’energia elettrica dipendente dalla natura che sono caratterizzati da caratteristiche contrattuali che espongono l’entità alla variabilità dell’importo sottostante.
Emendamento all’IFRS 9 Classificazione e valutazione degli strumenti finanziari - (Amendments to the classification and measurement of financial instruments (Amendments to IFRS 9)) L’obiettivo di queste modifiche è:
estinguere le passività finanziarie utilizzando un sistema di pagamento elettronico, chiarire la data di rilevazione iniziale o di eliminazione contabile delle attività finanziarie e descrivere i criteri per l’eliminazione contabile delle passività finanziarie;
valutare le caratteristiche contrattuali dei flussi finanziari delle attività finanziarie per descrivere il modo in cui un’entità è tenuta a valutare gli interessi e chiarire il termine “accordo di base per l’erogazione di prestiti”. Sono stati inoltre descritti i principi correlati per la valutazione dei flussi finanziari contrattuali nel corso della vita di un’attività finanziaria, secondo i quali:
a) tutte le possibili variazioni dei flussi finanziari contrattuali sono considerate indipendentemente dalla probabilità che si verifichi un evento potenziale;
b) se la natura di un evento potenziale non è direttamente correlata a variazioni dei rischi e dei costi di base per i prestiti, l’entità deve valutare ulteriormente l’effetto della caratteristica contingente sui flussi finanziari contrattuali.
Infine, le modifiche chiariscono che gli strumenti finanziari che non rientrano nell’ambito di applicazione dei requisiti di classificazione dell’IFRS 9 possono essere inclusi nel gruppo sottostante di strumenti finanziari, se tali strumenti hanno flussi finanziari contrattuali equivalenti ai soli pagamenti del capitale e degli interessi sul capitale da restituire.
Emendamento all’IFRS 7 Modifiche alla classificazione e alla valutazione degli strumenti finanziari - (Amendments to the classification and measurement of financial instruments (Amendments to IFRS 7)) Lo IASB, in relazione agli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale designati a FVOCI, ha aggiunto di richiedere l’indicazione, per ciascuna classe di investimento, degli utili o delle perdite da fair value presentati nelle altre componenti di conto economico complessivo durante il periodo di riferimento. È stato inoltre richiesto di disaggregare gli utili o le perdite da fair value tra quelli relativi agli investimenti eliminati durante il periodo di riferimento. Le modifiche migliorano l’informativa per ciascuna classe di attività e passività finanziarie valutate al costo ammortizzato, richiedendo in particolare:
a) una descrizione qualitativa della natura dell’evento potenziale;
b) informazioni quantitative sulle possibili variazioni dei flussi di cassa contrattuali che potrebbero derivare da tali termini contrattuali (ad esempio, la gamma delle possibili variazioni);
c) il valore contabile lordo delle attività finanziarie e il costo ammortizzato delle passività finanziarie soggette a tali condizioni contrattuali.
Emendamento allo IAS 21 Effetti delle variazioni dei tassi di cambio – Le modifiche chiariscono la definizione di quando una valuta è scambiabile in un’altra valuta e quando non lo è. Inoltre, sono state fornite indicazioni sull’informativa da fornire quando l’entità stima un tasso di cambio a pronti perché una valuta non è scambiabile con un’altra valuta.
IFRS 14 Regulatory deferral accounts stabilisce le linee guida per la contabilizzazione delle contabilità di differimento regolatorio (regulatory deferral accounts) per le aziende che operano in settori regolamentati, come i settori delle utilities (energia, acqua, gas, ecc.), in cui le tariffe possono essere determinate da un’autorità regolatoria.
Sale or contribution of assets between an investor and its associate or joint venture - Amendments to IFRS 10 and IAS 28 - Questi emendamenti si concentrano sulla contabilizzazione degli investimenti in joint ventures e sulle trasferimenti di controlli tra entità controllate, joint ventures e associate, cercando di chiarire come trattare gli investimenti in joint ventures quando un’entità ha il controllo congiunto (joint control) e come applicare il metodo del patrimonio netto.
Nota 3 - Gestione dei Rischi
Il Gruppo opera in ambito internazionale, per questo le sue attività sono esposte a diverse tipologie di rischi finanziari: il rischio di mercato (nelle sue componenti di rischio di valuta, rischio di tasso d’interesse sui flussi finanziari e sul “fair value”, rischio di prezzo), il rischio di credito ed il rischio di liquidità. È stata considerata la probabilità di inadempimento (default) al momento del riconoscimento iniziale di un’attività e se vi è stato un aumento significativo del rischio di credito su base continuativa per ogni periodo di rendicontazione. Sono state considerate anche informazioni prospettiche, qualora disponibili. In particolare, potrebbero essere considerati gli indicatori quali rating creditizio oppure cambiamenti negativi significativi. Le informazioni macroeconomiche (come i tassi di interesse di mercato o i tassi di crescita), oltre alle informazioni relativamente al cambiamento climatico sono considerate ai fini della valutazione.
Rischio di credito
Ai fini commerciali sono adottate specifiche politiche volte ad assicurare la solvibilità dei propri clienti.
Per quanto riguarda le controparti finanziarie, il Gruppo non è caratterizzato da significative concentrazioni di rischio di credito e di rischio di solvibilità.
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità è collegato alla difficoltà di reperire fondi per far fronte agli impegni.
I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità delle società del Gruppo sono monitorati o gestiti centralmente sotto il controllo della Tesoreria di Gruppo, con l’obiettivo di garantire un’efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie attuali e prospettiche (mantenimento di un adeguato livello di disponibilità liquide e disponibilità di fondi ottenibili tramite un adeguato ammontare di linee di credito committed).
Il difficile contesto economico dei mercati e di quelli finanziari richiede particolare attenzione alla gestione del rischio di liquidità e in tal senso particolare attenzione è posta alle azioni tese a generare risorse finanziarie con la gestione operativa e al mantenimento di un adeguato livello di liquidità disponibile.
Il Gruppo prevede, quindi, di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi derivanti dalla gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o il rifinanziamento dei prestiti bancari.
Rischio di cambio e rischio di tasso di interesse
Il rischio di cambio è mitigato dalla prevalenza delle operazioni di transazioni denominate e registrate in valuta locale. Il Gruppo prevalentemente non opera in aree con valuta a rischio di forte oscillazione cambi e pertanto tale rischio non è significativo.
L’esposizione al rischio di tasso di interesse deriva dalla necessità di finanziare le attività operative e di investimento M&A oltre che di impiegare la liquidità disponibile. La variazione dei tassi di interesse di mercato può avere un impatto negativo o positivo sul risultato economico del Gruppo, influenzando indirettamente i costi e i rendimenti delle operazioni di finanziamento e di investimento. Il rischio di tasso di interesse a cui è esposto il Gruppo deriva da prestiti bancari; per mitigare tali rischi, il Gruppo, quando lo ritiene opportuno, fa ricorso all’utilizzo di strumenti derivati designati come “cash flow hedges”.
L’utilizzo di tali strumenti è regolato da procedure scritte coerenti con le strategie di gestione dei rischi del Gruppo che non prevedono strumenti derivati con scopi di negoziazione.
Nota 4 - Area di consolidamento
Le società incluse nell’area di consolidamento sono consolidate con il metodo integrale. La principale variazione intervenuta nell’area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2023 è relativa a Solirius Ltd, società di diritto inglese acquisita nel mese di ottobre, leader nella trasformazione digitale con una forte specializzazione sull’intelligenza artificiale, l’agile delivery e il data management, di cui Reply Ltd detiene il 100% del capitale sociale. La variazione dell’area di consolidamento ha inciso per lo 0,5% sui ricavi di Gruppo al 31 dicembre 2024 e per lo 0,4% sull’utile ante imposte alla stessa data. Si segnala inoltre che, qualora l’operazione di acquisizione di Solirius Ltd. fosse stata completata al 1° gennaio 2024, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 del Gruppo Reply avrebbe registrato maggiori ricavi e utile ante imposte per circa il 3%.
Si segnala inoltre che nell’elenco delle imprese e partecipazioni del gruppo Reply, riportato in allegato, sono incluse nell’area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2023 le società start-up efinance consulting Reply Gmbh, Neo Reply Gmbh, Whitehall AI Reply S.r.l. mentre è uscita la società WM Reply Ltd.
Nota 5 - Ricavi
I ricavi delle vendite e delle prestazioni, comprensivi della variazione dei lavori in corso su ordinazione, ammontano a 2.295.938 migliaia di euro (2.117.983 migliaia di euro nel 2023). Tale voce comprende ricavi per attività di consulenza, per attività progettuale, per servizi di assistenza e manutenzione e altri ricavi minori. La ripartizione percentuale dei ricavi per area geografica, intesa come localizzazione della fornitura di servizi, è riportata nella tabella che segue.
Le informazioni richieste dallo IFRS 8 (“Informativa per settore”) nonché la ripartizione dei ricavi per business line sono riportate nella Nota 36 della presente relazione.
Nota 6 - Altri ricavi
Gli Altri ricavi, che al 31 dicembre 2024 ammontano a 33.456 migliaia di euro (23.947 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) si riferiscono principalmente a sopravvenienze attive (per 10.723 migliaia di euro), rilascio di fondo svalutazione crediti per 2.639 migialia di euro, contributi alla ricerca (per 10.931 migliaia di euro), proventi diversi (per 3.660 migliaia di euro) e contributi in conto esercizio (per 4.587 migliaia di euro).
Nota 7 - Acquisti
Il dettaglio è il seguente:
Gli acquisti di Licenze software e Hardware per rivendita sono iscritti al netto della variazione delle rimanenze. La voce Altri comprende principalmente l’acquisto di carburante per 4.825 migliaia di euro, l’acquisto di beni strumentali per 1.932 migliaia di euro e di cancelleria per 542 migliaia di euro.
Nota 8 - Lavoro
Il dettaglio è il seguente:
L’incremento del costo del lavoro, pari a 98.040 migliaia di euro, legato all’aumento del personale dipendente è imputabile all’incremento complessivo registrato nel volume d’affari del Gruppo.
Di seguito si evidenzia il numero di dipendenti suddiviso per categoria:
Al 31 dicembre 2024 i dipendenti del Gruppo erano 15.667, rispetto ai 14.798 di fine 2023. Il numero medio dei dipendenti nel 2024 risulta essere pari a 15.244, in aumento rispetto ai 14.220 dell’anno precedente. Il personale dipendente è composto principalmente da laureati in ingegneria elettronica, informatica ed economia provenienti dalle migliori università.
Nota 9 - Costi per servizi
Il costo per prestazioni di servizi è così composto:
La voce Servizi diversi comprende principalmente servizi di marketing, servizi amministrativi e legali, servizi di telefonia e buoni pasto. Le Spese ufficio includono servizi resi da parti correlate relativi a contratti di servizio per l’utilizzo di locali, la domiciliazione e la prestazione di servizi di segreteria per 3.408 migliaia di euro e affitti passivi addebitati da terze parti per 1.905 migliaia di euro, nonché costi per utenze per 7.406 migliaia di euro, servizi di pulizia locali per 2.718 migliaia di euro e manutenzioni varie per 1.723 migliaia di euro.
Si segnala che la voce Costi diversi comprende le sopravvenienze passive per 7.396 migialia di euro, l’accantonamento al fondo svalutazione crediti per 5.368 migliaia di euro, Imposte e tasse deducibili e non per 3.955 migliaia di euro, Abbonamenti e quote associative per 3.682 migliaia di euro ed Omaggi per 1.720 migliaia di euro.
Nota 10 - Ammortamenti e svalutazioni
Gli ammortamenti relativi alle immobilizzazioni materiali sono stati calcolati sulla base di aliquote economiche-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni ed hanno comportato un onere complessivo al 31 dicembre 2024 di 15.699 migliaia di euro. Il dettaglio di tali ammortamenti è riportato nel commento della corrispondente voce patrimoniale.
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali hanno comportato nell’esercizio 2024 un onere complessivo di 17.510 migliaia di euro. Il dettaglio di tali ammortamenti è riportato nel commento della corrispondente voce patrimoniale. Gli ammortamenti relativi alle attività in Diritto d’uso calcolati a seguito dell’applicazione dell’IFRS 16 sono pari a 35.546 migliaia di euro.
Si segnala inoltre che a seguito del processo di impairment test del valore delle liste clienti inizialmente iscritte, è emersa la necessità di svalutazioni per 9.918 migliaia di euro e una correzione dell’avviamento originariamente iscritto in Region 2 pari a 6.260 migliaia di euro.
Nota 11 - Altri (costi)/ricavi operativi
La voce Altri (costi)/ricavi operativi include componenti economiche che, pur essendo legate all’ordinaria gestione aziendale, non rientrano direttamente nelle principali categorie di costo e ricavo, quali ad esempio gli accanontamenti ai fondi rischi ed oneri e gli effetti degli adeguamenti dei debiti per earn-out.
In particolare, essa è composta da:
-
Accantonamento a fondo rischi ed oneri per rischi contrattuali, commerciali e contenziosi e ai fondi stanziati a rettifica di poste dell’attivo pari a negativi 31.147 migliaia di euro (1.485 migliaia di euro al 31 dicembre 2023). Di seguito la suddivisione per natura del rischio:
Responsabilità professionale per 24 milioni di euro;
Sequestro preventivo per 1,2 milioni di euro;
Altri rischi per 6 milioni di euro.
-
Adeguamenti debiti per earn-out: pari a positivi 4.743 migliaia di euro (pari a 15.858 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) derivanti dalla rideterminazione al fair value del debito relativo al corrispettivo variabile per l’acquisto di partecipazioni in società controllate (Business combination).
In merito all’accantonamento di 24 milioni per responsabilità professionale, si tratta una tipologia di rischio già rilevata in periodi precedenti e che potrebbe manifestarsi anche in futuro nonchè legata a fenomeni endogeni all’operatività aziendale. Evidenziamo che, a fronte della ricorrenza nel tempo degli eventi ed operazioni che hanno originato tali oneri e proventi e alla loro potenziale ripetibilità futura nonchè al fatto che sono legati a fattori endogeni dell’operatività aziendale, questi sono stati considerati a partire dal presente bilancio come ricorrenti per il gruppo. Nell’esercizio precedente tali oneri e proventi erano stati definiti come non ricorrenti per un valore di 14.372 migliaia di euro. Tale riclassifica riflette un’analisi più approfondita della natura dei rischi e una maggiore aderenza ai criteri di continuità della gestione operativa.
Nota 12 - (Oneri)/proventi da partecipazioni
Tale voce risulta negativa per 20.000 migliaia di euro (13.877 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) e si riferisce alle variazioni di fair value (svalutazioni) degli investimenti in start-up effettuati dall’Investment company Breed Reply Investments Ltd..
Nota 13 - (Oneri)/proventi finanziari
Il dettaglio è il seguente:
I Proventi finanziari includono principalmente interessi attivi su investimenti obbligazionari per 1.124 migliaia di euro, interessi attivi maturati sugli investimenti in convertible loans per 103 migliaia di euro e interessi sui conti correnti bancari attivi per 11.401 migliaia di euro.
Gli Oneri finanziari includono principalmente gli interessi passivi relativi ai finanziamenti al servizio di operazioni di M&A.
La voce Altri comprende principalmente:
-
gli interessi passivi derivanti dall’applicazione del principio contabile IFRS 16 per 3.866 migliaia di euro (3.504 migliaia di euro al 31 dicembre 2023);
-
le variazioni di fair value di passività finanziarie in base all’IFRS 9 per negativi 4.961 migliaia di euro (negativi per 2.142 migliaia di euro al 31 dicembre 2023);
-
le differenze cambio nette risultanti dalla conversione di poste patrimoniali iscritte in valute diverse dall’euro per positivi 3.628 migliaia di euro (negativi per 3.580 migliaia di euro al 31 dicembre 2023);
-
le variazioni nette di fair value dei Convertible Loans per negativi 552 migliaia di euro (negativi per 341 migliaia di euro al 31 dicembre 2023);
le plusvalenze finanziarie derivanti dalla valutazione a fair value delle obbligazioni in portafoglio detenute principalmente da Reply S.p.A. per 768 migliaia di euro (1.063 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).
Nota 14 - Imposte sul reddito
Le imposte sul reddito di competenza dell’esercizio 2024 ammontano complessivamente a 99.464 migliaia di euro e sono così dettagliate:
L’incidenza del carico fiscale sul risultato prima delle imposte è pari al 31,8% (rispetto ai 30,6% nell’esercizio 2023).
Di seguito si riporta la riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio consolidato e l’onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote teoriche vigenti in Italia:
Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio e l’onere fiscale teorico, non si tiene conto dell’IRAP in quanto trattasi di imposta con una base imponibile diversa dall’utile ante imposte. Pertanto le imposte teoriche sono state determinate applicando solo l’aliquota fiscale IRES vigente in Italia pari al 24,0% all’utile ante imposte delle attività in funzionamento. A fronte delle novità normative, il Gruppo (che rientra nell’ambito soggettivo di applicazione della Global Minimum Tax) è attualmente impegnato nell’implementazione delle procedure interne necessarie per gestire nel modo più efficace ed efficiente gli adempimenti imposti dalla disciplina del Pillar Two, con riferimento sia alle attività italiane, sia alle attività estere. In tale contesto, sono state svolte accurate analisi volte a stimare la probabilità che, nelle giurisdizioni in cui il Gruppo è presente, siano soddisfatti i requisiti per l’applicazione del regime transitorio semplificato c.d. “Safe Harbour” (disciplinati nel nostro ordinamento dal DM del 20 maggio 2024), i quali – se rispettati – permetterebbero di non applicare il più complesso sistema normativo previsto a regime. Inoltre, sono state effettuate analisi al fine di stimare se, in talune di dette giurisdizioni, fosse dovuta una GMT in relazione ai risultati conseguiti nel periodo d’imposta chiuso al 31 dicembre 2024.
Da tali verifiche è emerso che nel 2024 i requisiti per l’applicazione del regime transitorio semplificato sono soddisfatti in tutte le giurisdizioni in cui il Gruppo opera e che, pertanto, nessuna Global Minimum Tax risulterebbe dovuta nelle medesime giurisdizioni.
Nota 15 - Utile per azione
L’utile base per azione al 31 dicembre 2024 è calcolato sulla base di un utile netto di Gruppo pari a 211.139 migliaia di euro (186.699 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) diviso per il numero medio ponderato di azioni al 31 dicembre 2024, al netto delle azioni proprie, pari a 37.380.368 (37.278.236 al 31 dicembre 2023).
L’utile base per azione coincide con l’utile diluito per azione in quanto non vi sono stock option esercitabili in esercizi futuri.
Nota 16 - Altre informazioni
La legge n.124/2017 prevede l’obbligo di fornire informazioni relative a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e a vantaggi economici di qualunque genere ricevuti da pubbliche amministrazioni italiane. A tale proposito, si evidenziano nelle tabelle che seguono le erogazioni incassate dal Gruppo nel corso del 2024.
Ai sensi della normativa sopraindicata, si riportano di seguito i contributi pubblici incassati dalle società del gruppo:
Le società del gruppo beneficiarie sono: Reply S.p.A., Blue Reply S.r.l., Cluster Reply S.r.l., Cluster Reply Roma S.r.l., Consorzio Reply Public Sector, Eos Reply S.r.l., Forge Reply S.r.l., Like Reply S.r.l., Santer Reply S.p.A., Security Reply S.r.l., Storm Reply S.r.l., Technology Reply Roma S.r.l., Xenia Reply S.r.l., Xister Reply S.r.l. e Whitehall Reply S.r.l. Per maggiori dettagli si rimanda ai bilanci annuali 2024.
Nota 17 - Attività materiali
Le attività materiali al 31 dicembre 2024 risultano pari a 132.343 migliaia di euro e sono così dettagliate:
Le attività materiali nel corso dell’esercizio 2024 hanno avuto la seguente movimentazione:
Nel corso dell’esercizio il Gruppo ha effettuato investimenti complessivi per 40.056 migliaia di euro (27.683 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).
La voce Fabbricati include principalmente:
-
il valore netto di un immobile di proprietà del gruppo pari a 4.065 migliaia di euro, localizzato a Guetersloh, Germania;
-
il complesso immobiliare sito in Torino e denominato “ex Caserma De Sonnaz” per un valore di 62.667 migliaia di euro, in corso di ristrutturazione destinato ad ospitare gli uffici del Gruppo;
-
il complesso immobiliare sito in Torino in via Nizza 250 per un valore netto di 25.025 migliaia di euro che ospita gli uffici del Gruppo.
Gli incrementi della voce fabbricati riguardano le spese di ristrutturazione dei complessi immobiliari.
Gli incrementi della voce Impianti e macchinari si riferiscono principalmente all’acquisto di attrezzatture generiche e alla realizzazione di impianti per le sedi del Gruppo.
La variazione della voce Hardware è dovuta per 3.791 migliaia di euro ad investimenti effettuati dalle società appartenenti alla Region 1, per 2.664 migliaia di euro ad acquisti effettuati dalle società appartenenti alla Region 2 e per 1.475 migliaia di euro ad acquisti effettuati dalle società appartenenti alla Region 3. La voce Altri beni al 31 dicembre 2024 include principalmente mobili e arredi per ufficio e migliorie. L’incremento di 7.419 migliaia di euro si riferisce principalmente all’acquisto di mobili ed arredi per 996 migliaia di euro, di migliorie su beni di terzi per 5.398 migliaia di euro e di altri beni materiali per 985 migliaia di euro. Gli altri beni materiali sono costituiti prevalentemente da telefoni cellulari. Le Altre variazioni fanno riferimento principalmente alle differenze cambio.
Al 31 dicembre 2024 le attività materiali risultano ammortizzate per il 42,5% del loro valore, rispetto al 45,7% di fine 2023.
Nota 18 - Avviamento
Tale voce include il valore dell’avviamento emergente dal consolidamento delle partecipate acquisite a titolo oneroso. L’Avviamento nel corso dell’esercizio 2024 si è movimentato come segue:
L’incremento rispetto al valore dell’avviamento al 31 dicembre 2023 si riferisce all’acquisto, nel mese di ottobre 2024, da parte della controllata inglese Reply Ltd di Solirius Ltd, leader nella trasformazione digitale con una forte specializzazione sull’intelligenza artificiale, l’agile delivery e il data management.
Le Altre variazioni fanno riferimento ad una correzione dell’avviamento originariamente iscritto in Region 2 pari a 6.260 migliaia di euro. L’effetto generato da questa correzione non è ritenuto significativo, pertanto non si è proceduto alla riesposizione dei dati comparativi.
La situazione contabile aggregata della società alla data di acquisizione e la determinazione dell’avviamento sono esposte nella tabella seguente:
L’avviamento è stato allocato alle Unità Generatrici di Cassa o gruppo di Unità Generatrici di Cassa (“CGU”), identificate nelle Region in cui il Gruppo opera (Region 1 include anche la CGU correlata alle entità americane e Region 3 include anche la CGU correlata alle società francofone) e di seguito riepilogate. Tale suddivisione rispecchia la gestione del Gruppo da parte del Management.
Reply si è dotata di un sistema strutturato e periodico di pianificazione e controllo, di supporto allo sviluppo del budget annuale. Il modello di impairment adottato dal Gruppo Reply si basa su una metodologia di flussi di cassa prospettici identificata nella Discounted cash flow analysis. Nell’applicare tale modello il management utilizza diverse assunzioni, applicate alle singole CGU sui due anni di estrapolazione successivi al budget annuale, per la stima di:
-
incremento di ricavi,
-
incremento dei costi operativi,
-
investimenti,
-
variazioni nel capitale di funzionamento.
Il valore recuperabile della CGU, a cui i singoli avviamenti si riferiscono, viene determinato come il più elevato tra il fair value al netto degli oneri di vendita (net selling price) e il valore attuale dei flussi di cassa stimati futuri che ci si attende deriveranno dall’uso continuativo del bene (valore d’uso). Qualora il valore recuperabile risulti superiore al valore netto contabile della CGU non si procede ad alcuna svalutazione dell’attività; in caso contrario, invece il modello di calcolo indica la differenza tra il valore netto contabile e il valore recuperabile quale effetto dell’impairment. Di seguito le principali assunzioni, sviluppate anche con il supporto di esperti terzi, utilizzate nel determinare il valore recuperabile delle Cash Generating Units:
Si segnala che al 31 dicembre 2024 per le CGU oggetto di impairment test non sono emerse indicazioni che tali attività possano aver subito perdita di valore.
Al 31 dicembre 2024 il rapporto tra l’headroom, individuato sulla base del value in use e il valore contabile del capitale investito netto inclusivo dell’avviamento originariamente iscritto, risulta essere pari a 591,2% per la Region 1, 159,9% per la Region 2 e 29,6% per la Region 3. Si segnala inoltre che Reply ha sviluppato, infine, un’analisi di sensitività del valore recuperabile stimato. Il Gruppo considera che il tasso di crescita dei ricavi e il tasso di sconto siano parametri chiave nella stima del fair value, ed ha pertanto effettuato tale sensitivity analysis attraverso:
-
una riduzione sino al 30% dei valori di crescita del fatturato;
-
un incremento di 100 punti base del tasso di sconto.
Da tale analisi non risulterebbe un’eccedenza del valore contabile delle CGU rispetto al loro valore recuperabile, che risulta essere sempre significativamente più alto.
IIn aggiunta alle analisi di cui sopra, per Region 1 che include gli avviamenti delle società US (CGU US) di importo complessivo pari a 163,2 milioni di euro e per Region 3 che include gli avviamenti delle società francofone (CGU Francofone) di importo complessivo pari a 88 milioni di euro, la società ha effettuato uno specifico test di impairment, dalla quale non sono emerse indicazioni che tali avviamenti possano aver subito perdita di valore.
Di seguito le principali assunzioni utilizzate:
Con riferimento all’headroom, al 31 dicembre 2024 risulta essere pari a 70,1% per le società americane e ad 84,5% per le società francofone. È opportuno, infine, precisare che le stime ed i dati di piano cui sono applicati i parametri prima indicati sono determinati dal management del Gruppo sulla base dell’esperienza passata e delle attese circa gli sviluppi dei mercati in cui il Gruppo opera, tenute conto anche delle raccomandazioni CONSOB ed ESMA, è stata posta significativa attenzione per i possibili impatti derivanti dall’attuale situazione geo-politica, e degli eventuali impatti ambientali e all’analisi di sensitività del valore recuperabile, che risulta sempre significativamente più alto. pur con un incremento dei parametri chiave. Inoltre, la stima del valore recuperabile delle Cash Generating Unit richiede discrezionalità e uso di stime da parte del management. Il Gruppo non può assicurare che non si verifichi una perdita di valore degli avviamenti in periodi futuri. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un’ulteriore verifica dell’esistenza di perdite di valore saranno monitorate costantemente dal management di Reply.
Nota 19 - Altre attività immateriali
Le attività immateriali nette al 31 dicembre 2024 ammontano a 95.802 migliaia di euro (81.509 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).
Di seguito si riporta il dettaglio:
Le attività immateriali nel corso del 2024 hanno avuto la seguente movimentazione:
I Costi di sviluppo si riferiscono a prodotti software e rispettano i requisiti previsti dallo IAS 38.
La voce Software si riferisce principalmente a licenze acquistate ed utilizzate internamente dalle società del Gruppo; si segnala che tale valore include 1.048 migliaia di euro relativi allo sviluppo di software ad uso interno effettuati nel 2024.
La voce Marchio è relativa principalmente al valore del marchio “Reply”, conferito in data 9 giugno 2000 alla Capogruppo Reply S.p.A. (all’epoca Reply Europe Sàrl), in relazione all’aumento del capitale sociale deliberato e sottoscritto dalla controllante. Tale valore non è assoggettato a sistematico ammortamento, ma è ritenuto adeguatamente supportato sulla base di risultati economici attesi e dei relativi flussi finanziari.
Le altre attività immateriali comprendono l’iscrizione delle liste clienti a seguito del completamento delle procedure di PPA in ambito M&A. A seguito del processo di impairment test del valore inizialmente iscritto, è emersa la necessità di svalutazioni per complessivi 9.918 migliaia di euro (di cui 6.038 migliaia di euro su Region 1 e 3.880 migliaia di euro su Region 3). Al 31 dicembre 2024 le attività immateriali risultano ammortizzate per il 57,5% del loro valore, rispetto al 55,3% di fine 2023.
Nota 20 - Immobilizzazioni diritto d’uso
L’adozione a partire dal 1° gennaio 2019 dell’IFRS 16 ha comportato la rilevazione di un diritto d’uso pari al valore della passività finanziaria alla data di transizione, al netto di eventuali ratei e risconti attivi/passivi riferiti al lease. La movimentazione del 2024 è di seguito riportata:
Le variazioni nette fanno principalmente riferimento alla sottoscrizione di nuovi contratti di leasing finanziari con conseguente incremento del valore di diritto d’uso, ad incrementi dei canoni di locazione e di rinegoziazioni di contratti esistenti. Si specifica che i contratti di leasing relativi ai fabbricati presentano le clausole di opzione di proroga, che vengono attentamente valutati da parte della Direzione Aziendale ai fini di una corretta valutazione ed esposizione in bilancio. Precisiamo che non sono presenti leasing non ancora stipulati per i quali il locatario si è impegnato.
Nota 21 - Partecipazioni
La voce Partecipazioni pari a 19.809 migliaia di euro comprende per 19.524 migliaia di euro gli investimenti in start-up effettuati dall’Investment company Breed Reply Investments Ltd. principalmente in ambito Internet degli Oggetti (IoT). Si precisa che gli investimenti in equity, detenuti al fine di realizzare un capital gain, sono iscritti al fair value (valore equo) e contabilizzati in conformità all’IFRS 9 Strumenti finanziari: Rilevazione e valutazione. Il fair value è determinato utilizzando l’International Private Equity and Venture Capital valuation guideline (IPEV), come da prassi del settore, ed ogni sua variazione viene rilevata nel prospetto dell’utile (perdita) nell’esercizio in cui si è verificata. La movimentazione degli investimenti in start-up del periodo è riportata di seguito:
Variazioni di fair value nette
Le variazioni di fair value nette per complessivi 20.297 migliaia di euro riflettono il valore di mercato delle ultime operazioni avvenute nel corso del 2024 su investimenti già in portafoglio.
Tutte le valutazioni di fair value di cui sopra rientrano sotto il profilo della gerarchia di livello 3.
Nota 22 - Attività finanziarie
Le Attività finanziarie correnti e non correnti ammontano complessivamente a 54.822 migliaia di euro rispetto ai 40.320 migliaia di euro del 31 dicembre 2023.
Il dettaglio è il seguente:
I Titoli a breve scadenza si riferiscono principalmente ad investimenti vincolati a tempo (Time Deposit). La voce Investimenti finanziari si riferisce alle obbligazioni detenute dalla capogruppo Reply S.p.A. La valorizzazione degli investimenti a breve termine, sulla base delle valutazioni di mercato al 31 dicembre 2024, ha evidenziato una differenza positiva pari a 768 migliaia di euro rispetto al costo di acquisto degli stessi. Gli strumenti derivati sono riferiti al fair value dei contratti derivati sottoscritti con Unicredit al fine di coprire le oscillazioni del tasso di interesse variabile sui finanziamenti e/o mutui i cui nozionali sottostanti ammontano complessivamente a 45.633 migliaia di euro. Nella movimentazione del patrimonio netto è riportata la componente efficace delle coperture e la relativa movimentazione dell’esercizio. La voce Crediti verso compagnie di assicurazione si riferisce a premi assicurativi versati a fronte di piani pensionistici di alcune società tedesche e al trattamento di fine mandato degli amministratori.
La voce Altre attività finanziarie si riferisce principalmente a crediti finanziari a lungo termine per incassi differiti per 2.493 migliaia di euro derivante dalla vendita di una società detenuta da Breed Reply Investments Ltd.
I Convertible loans si riferiscono a finanziamenti convertibili in azioni di start-up nell’ambito degli investimenti IoT.
Di seguito la movimentazione:
Si segnala che le voci Crediti verso compagnie di assicurazione, Convertible loans, Depositi cauzionali e le Altre attività finanziarie non sono ricomprese nella posizione finanziaria netta.
Nota 23 - Attività per imposte anticipate
Le Attività per imposte anticipate, pari a 66.557 migliaia di euro, di cui 35.045 migliaia di euro a breve termine, al 31 dicembre 2024 (66.693 migliaia di euro al 31 dicembre 2023), accolgono l’onere fiscale corrispondente alle differenze temporaneamente originatesi tra il risultato ante imposte ed il reddito imponibile in relazione alle poste a deducibilità differita.
Il dettaglio delle Attività per imposte anticipate è di seguito riportato:
Lo stanziamento delle attività per imposte anticipate è stato effettuato valutando criticamente l’esistenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali attività sulla base dei risultati attesi.
La presentazione in bilancio delle imposte anticipate e differite è stata effettuata, ove ne esistano i presupposti, tenendo conto delle compensazioni per entità giuridica.
Si precisa che non vi sono attività per imposte anticipate su perdite fiscali riportabili a nuovo.
Nota 24 - Rimanenze
I lavori in corso su ordinazione, pari a 68.369 migliaia di euro, sono iscritti al netto di un fondo rettificativo pari a 50.564 migliaia di euro (57.777 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) e sono così composti:
Si segnala che gli anticipi da clienti sono detratti dal valore delle rimanenze nei limiti dei corrispettivi maturati rappresentativi delle attività derivanti da contratti; la parte eccedente il valore delle rimanenze così come gli anticipi relativi ai lavori in corso non ancora iniziati sono iscritti nelle passività. La variazione del fondo rettificativo del periodo è principalmente dovuta all’accantonamento effettuato nel corso dell’esercizio pari a 2.083 migliaia di euro e al rilascio pari a 9.348 migliaia di euro.
Nota 25 - Crediti commerciali
I Crediti commerciali al 31 dicembre 2024 ammontano a 757.558 migliaia di euro con una variazione netta in aumento di 18.084 migliaia di euro.
I Crediti commerciali sono esposti al netto del fondo svalutazione, calcolato sulla base dell’expected credit loss così come previsto dall’IFRS 9, pari a 8.713 migliaia di euro al 31 dicembre 2024 (6.684 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).
Il fondo svalutazione crediti nel corso del 2024 ha subito la seguente movimentazione:
Si segnala che il saldo accoglie svalutazioni in conto sulle partite dell’attivo circolante.
La composizione per scadenza dei crediti commerciali con l’allocazione del corrispondente fondo svalutazione, confrontato con l’analogo prospetto dell’esercizio precedente, è di seguito riportata:
Aging al 31/12/2024
Aging al 31/12/2023
Il valore contabile dei Crediti commerciali, che in fase di prima iscrizione è pari al relativo fair value rettificato dai costi di transazione attribuibili, viene successivamente valutato al costo ammortizzato opportunamente rettificato per tenere conto di eventuali svalutazioni. Si segnala infine che i Crediti commerciali sono tutti esigibili entro l’esercizio.
Nota 26 - Altri crediti e attività correnti
Il dettaglio è il seguente:
I crediti ed acconti per imposte sul reddito sono iscritti al netto del debito accantonato
La voce Crediti tributari comprende principalmente:
-
crediti verso l’Erario per IVA pari a 31.706 migliaia di euro (32.537 al 31 dicembre 2023);
-
crediti verso l’Erario per ritenute d’acconto subite pari a 5.524 migliaia di euro (2.871 al 31 dicembre 2023).
La voce Crediti vari include i contributi alla ricerca in relazione ai progetti finanziati per 7.715 migliaia di euro (6.114 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) e crediti verso amministrazioni fiscali estere per 5.018 migliaia di euro (4.857 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).
Nota 27 - Disponibilità liquide
Il saldo di 491.834 migliaia di euro, con un incremento di 108.091 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2023, rappresenta la disponibilità liquida alla data di chiusura dell’esercizio. Di seguito si riporta il dettaglio delle disponibilità liquide al 31 dicembre 2024:
Per l’analisi delle variazioni delle disponibilità liquide si rimanda al prospetto del Rendiconto finanziario consolidato.
Si specifica che le disponibilità liquide possedute ma non utilizzabili liberamente dal gruppo sono pari a 7,9 milioni di euro relativamente al sequestro preventivo di cui si rimanda alla Nota 33.
Nota 28 - Patrimonio netto
Capitale Sociale
Al 31 dicembre 2024 il capitale sociale della Reply S.p.A., interamente sottoscritto e versato, è pari ad Euro 4.863.486 e risulta composto da n. 37.411.428 azioni ordinarie del valore nominale di 0,13 Euro cadauna.
Il numero di azioni in circolazione al 31 dicembre 2024 è pari a 37.278.236 invariato rispetto al 31 dicembre 2023.
Azioni proprie
Il valore delle Azioni proprie, pari a 17.122 migliaia di euro, è relativo alle azioni di Reply S.p.A. in possesso della Capogruppo, che al 31 dicembre 2024 sono pari a n. 133.192 invariate rispetto al 31 dicembre 2023.
Riserve di capitale
Al 31 dicembre 2024 le Riserve di capitale, pari a 449.533 migliaia di euro, sono costituite principalmente dalla:
-
Riserva azioni proprie, pari a 17.122 migliaia di euro, relativa alle azioni di Reply S.p.A. in possesso della Capogruppo;
-
Riserva acquisto azioni proprie, pari a 432.878 migliaia di euro, costituita attraverso prelievo iniziale dalla riserva sovrapprezzo azioni. Con delibera Assembleare del 23 aprile 2024 la Reply S.p.A. ne ha autorizzato nuovamente, ai sensi e per gli effetti dell’art. 2357 Codice Civile, l’acquisto, in una o più volte, entro 18 mesi dalla data della delibera, di un numero massimo di azioni ordinarie corrispondenti al circa il 20% del capitale sociale, nei limiti di 450 milioni di euro.
Riserve di risultato
Le Riserve di risultato pari a 855.861 migliaia di euro comprendono:
-
La Riserva legale di Reply S.p.A. pari a 973 migliaia di euro;
-
Altre riserve di utili per complessivi 643.749 migliaia di euro (utili a nuovo per 644.701 migliaia di euro al 31 dicembre 2023);
-
l’Utile attribuibile ai soci della controllante per 211.139 migliaia di euro (186.700 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).
Altri utili/(perdite)
Il valore degli Altri utili/(perdite) è così composto
Interessenze di pertinenza di minoranza
Le interessenze di pertinenza di minoranza sono costituite dalla partecipazione di soci non di controllo nel capitale delle imprese incluse nell’area di consolidamento e al 31 dicembre 2024 sono pari a 2.773 migliaia di euro (1.883 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).
Nota 29 - Debiti verso azionisti di minoranza e Earn-out
L’ammontare complessivo di tale voce al 31 dicembre 2024 è pari a 109.600 migliaia di euro (114.368 al 31 dicembre 2023), di cui 52.121 migliaia di euro a breve termine. Tale voce fa riferimento alla componente variabile del prezzo definita in sede di business combination. La distinzione tra Debiti verso azionisti di minoranza e Debiti per Earn-out deriva unicamente dalla presenza o meno di interessenze minoritarie legali connesse alla transizione iniziale.
Il dettaglio è il seguente:
L’incremento complessivo registrato in questa voce pari a 24.089 migliaia di euro si riferisce alla miglior stima dell’importo da corrispondere in relazione ai contratti di acquisto, in particolare all’acquisto da parte della controllata Reply Ltd di Solirius, società di consulenza inglese leader nella trasformazione digitale con una forte specializzazione sull’intelligenza artificiale, l’agile delivery e il data management.
Gli adeguamenti al fair value intervenuti nell’anno pari a complessivi negativi 4.475 migliaia di euro, in contropartita di conto economico, riflettono la migliore stima degli importi da corrispondere a scadenza sulla base dei contratti originariamente stipulati con le controparti.
I pagamenti intervenuti nell’anno sono pari a complessivi 31.729 migliaia di euro, corrisposti in relazione ai contratti originariamente stipulati con le controparti.
Si evidenzia che tali debiti sono classificati nel capitale investito ai fini gestionali e nell’indebitamento finanziario netto secondo quanto indicato dall’ESMA.
Nota 30 - Passività finanziarie
Il dettaglio è il seguente:
Di seguito si riporta la ripartizione per scadenza delle passività finanziarie:
Il Finanziamento M&A si riferisce a linee di credito da utilizzarsi per operazioni di acquisizioni effettuate direttamente da Reply S.p.A. o per il tramite di società controllate direttamente o indirettamente dalla stessa.
-
In data 8 maggio 2020 Reply S.p.A. ha stipulato con Unicredit S.p.A. una linea di credito per un importo complessivo pari a 50.000 migliaia di euro. Al 31 dicembre 2024 il debito residuo di tale linea ammonta a 8.333 migliaia di euro.
-
In data 8 novembre 2021 Reply S.p.A. ha stipulato con Intesa Sanpaolo S.p.A. una linea di credito con scadenza 30 settembre 2026 per l’importo complessivo di 75.000 migliaia di euro con rimborso in rate semestrali posticipate. Tale linea è stata utilizzata per complessivi 30 milioni di euro. Al 31 dicembre 2024 il debito residuo di tale linea ammonta a 17.143 migliaia di euro.
In data 20 febbraio 2023 Reply S.p.A. ha stipulato con Banco BPM S.p.A. una linea di credito per un importo complessivo pari a 50.000 migliaia di euro da utilizzarsi entro il 1° aprile 2025. Al 31 dicembre 2024 tale linea è stata utilizzata per 500 migliaia di euro.
In data 16 aprile 2024 Reply S.p.A. ha stipulato con Intesa Sanpaolo S.p.A. una linea di credito per l’importo complessivo di 75.000 migliaia di euro da utilizzarsi entro il 30 settembre 2025. Il rimborso avverrà in n. 7 rate semestrali posticipate a partire dal 31 marzo 2026 e scadrà il 30 marzo 2029.
In data 19 aprile 2024 Reply S.p.A. ha stipulato con Unicredit S.p.A. una linea di credito per un importo complessivo pari a 50.000 migliaia di euro da utilizzarsi entro 24 mesi. Al 31 dicembre 2024 tale linea è stata utilizzata per 1.000 migliaia di euro.
Di seguito sono riepilogati i contratti in essere stipulati con tale finalità:
I tassi di interesse applicati sono anche in funzione di determinati rapporti (Covenants) di natura patrimoniale, economica e finanziaria calcolati sui dati risultanti dal bilancio consolidato al 31 dicembre di ogni esercizio e/o dalla Relazione semestrale consolidata. Tali parametri, come contrattualmente definiti, sono i seguenti:
Tali parametri, come contrattualmente definiti, sono i seguenti:
-
Indebitamento Finanziario Netto / Equity
-
Indebitamento Finanziario Netto / EBITDA
Al 31 dicembre 2024 i Covenants previsti dai diversi contratti risultano rispettati.
La voce Mutui ipotecari si riferisce a un mutuo erogato nel 2018 a Tool Reply GmbH da Commerzbank per un importo pari a 2.500 migliaia di euro avente scadenza il 30 giugno 2028. Il rimborso avviene in rate trimestrali ad un tasso dello 0,99%. Al 31 dicembre 2024 il debito residuo risulta pari a 922 migliaia di euro.
In data 24 maggio 2018 Reply S.p.A. ha stipulato con Unicredit S.p.A. un mutuo assistito da garanzia ipotecaria per l’acquisto e la ristrutturazione dell’immobile De Sonnaz per un importo complessivo di 40.000 migliaia di euro. In data 18 dicembre 2024 è stato stipulato con il medesimo istituto l’atto modificativo che ha previsto un prolungamento del periodo di utilizzo a 90 mesi, rispetto ai 66 mesi previsti con l’atto del 15 novembre 2021, con la possibilità di ottenere erogazioni fino al 30 novembre 2025. Il mutuo viene erogato in relazione all’avanzamento dei lavori di ristrutturazione. Al 31 dicembre 2024 la linea è stata utilizzata per 37.300 migliaia di euro.
La voce Passività finanziarie IFRS 16 si riferisce al debito residuo al 31 dicembre 2024 riferito all’IFRS 16.
La voce Strumenti derivati si riferisce al fair value dei contratti derivati sottoscritti con Unicredit S.p.A. al fine di coprire le oscillazioni del tasso di interesse variabile sui finanziamenti e/o mutui i cui nozionali sottostanti ammontano complessivamente a 45.633 migliaia di euro. Nella movimentazione del patrimonio netto è riportata la componente efficace delle coperture e la relativa movimentazione dell’esercizio.
Si ritiene che il valore contabile delle Passività finanziarie approssimi il valore determinato attraverso l’applicazione del costo ammortizzato.
Per maggiori dettagli in merito alla gestione dei rischi finanziari si rimanda alla Nota 37.
Indebitamento finanziario netto
Si riporta di seguito l’indebitamento finanziario netto predisposto secondo lo schema richiesto dalla comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, aggiornato con quanto previsto dall’orientamento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021 così come recepito dal richiamo di attenzione CONSOB n. 5/21 del 29 aprile 2021.
L’indebitamento finanziario netto comprende passività finanziarie da diritto d’uso per complessivi 119.858 migliaia di euro, di cui 84.695 migliaia di euro non correnti e 35.163 migliaia di euro correnti. La voce Debiti commerciali e altri debiti non correnti si riferisce ai debiti verso azionisti di minoranza e per earn-out assimilati a debiti non remunerati con una significativa componente finanziaria implicita. Per ulteriori dettagli circa la composizione delle voci presenti nella tabella, si rinvia alla Nota 27, nonché alle informazioni fornite nella presente Nota 30. In conformità alle suddette raccomandazioni le Attività finanziarie a lungo termine non sono incluse nella posizione finanziaria netta. Si evidenzia inoltre che come riportato alla Nota 29, i Debiti verso azionisti di minoranza e Earn-out sono classificati nel capitale investito e non nella posizione finanziaria gestionale.
Si riportano di seguito i movimenti intervenuti nelle passività finanziarie:
Nota 31 - Benefici a dipendenti
Benefici a favore dei dipendenti
I Benefici a favore dei dipendenti secondo la disciplina italiana rientrano nel trattamento di fine rapporto (TFR) che per le società con più di 50 dipendenti riflette l’obbligazione residua in capo al Gruppo relativa all’indennità riconosciuta ai dipendenti fino al 31 dicembre 2006. Per le società con meno di 50 dipendenti, l’indennità è riconosciuta nel corso della vita lavorativa. L’indennità complessiva verrà liquidata al momento dell’uscita del dipendente, in presenza di specifiche condizioni o parzialmente anticipata nel corso della vita lavorativa.
La procedura per la determinazione dell’obbligazione del Gruppo nei confronti dei dipendenti è stata svolta da un attuario indipendente secondo le seguenti fasi:
-
Proiezione del TFR già maturato alla data di valutazione fino all’istante aleatorio di risoluzione del rapporto di lavoro o di liquidazione parziale delle somme maturate a titolo di anticipazione del TFR;
-
Attualizzazione, alla data di valutazione, dei flussi di cassa attesi che il Gruppo riconoscerà in futuro ai propri dipendenti;
-
Riproporzionamento delle prestazioni attualizzate in base all’anzianità maturata alla data di valutazione rispetto all’anzianità attesa all’istante aleatorio di liquidazione da parte del Gruppo. Al fine di considerare le variazioni introdotte dalla Legge 296/06, il riproporzionamento è stato effettuato solamente per i dipendenti delle società con meno di 50 dipendenti che non versano il TFR alla previdenza complementare.
La valutazione del TFR secondo lo IAS 19 è stata effettuata “ad personam” e a popolazione chiusa, ovvero sono stati effettuati calcoli analitici su ciascun dipendente presente alla data di valutazione nel Gruppo, senza tenere conto dei futuri ingressi in azienda. Il modello di valutazione attuariale si fonda sulle cosiddette basi tecniche, che costituiscono le ipotesi di natura demografica ed economico-finanziaria relative ai parametri coinvolti nel calcolo.
In sintesi, le assunzioni adottate sono state le seguenti:
Da un’analisi di sensitività circa le ipotesi relative ai parametri coinvolti nel calcolo una:
-
Variazione del tasso turnover dell’1%;
-
Variazione del tasso annuo d’inflazione dell’1,25%;
-
Variazione del tasso annuo di attualizzazione dell’1,25%
non avrebbero prodotto effetti significativi sulla determinazione del debito.
I Benefici a favore dei dipendenti (fondo TFR), rideterminati per l’applicazione dello IAS 19, risultano così movimentati nel corso dell’esercizio 2024.
Fondo pensione
La voce Fondo pensione si riferisce principalmente alla passività per pensioni a benefici definiti di alcune società tedesche ed è così dettagliato:
Le assunzioni adottate sono state le seguenti:
Fondo trattamento di fine mandato amministratori
L’importo iscritto è relativo al fondo trattamento di fine mandato amministratori.
La variazione di 234 migliaia di euro si riferisce in parte a quanto deliberato dalle assemblee dei soci delle società consolidate, come indennità aggiuntiva per alcuni membri dei rispettivi Consigli di Amministrazione per l’esercizio 2024 e alla liquidazione del fondo a seguito del fine mandato di un amministratore.
Altri
La voce Altri accoglie i debiti maturati in relazione ad alcuni piani di incentivazione a lungo termine basati su obiettivi specifici. Per maggiori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione.
Nota 32 - Passività per imposte differite
Le imposte differite al 31 dicembre 2024 ammontano complessivamente a 33.443 migliaia di euro, di cui 31.012 migliaia di euro a breve termine, e si riferiscono alle differenze temporaneamente originatesi tra il risultato dell’esercizio ed il reddito imponibile in relazione alle poste a deducibilità differita.
Le Altre partite includono principalmente la valutazione delle commesse in corso, i benefici ai dipendenti, la capitalizzazione di costi di sviluppo e lo storno di ammortamenti di immobilizzazioni immateriali. Non sono state iscritte imposte differite sulle riserve di utili non distribuiti delle controllate, dal momento che il Gruppo è in grado di controllare le tempistiche di distribuzione di tali riserve che, nel prevedibile futuro, risulta comunque non probabile.
Nota 33 - Fondi
I Fondi ammontano complessivamente a 48.852 migliaia di euro (di cui 47.497 migliaia di euro non correnti).
Si riporta di seguito la movimentazione avvenuta nel corso del 2024:
Il Fondo fedeltà dipendenti include principalmente gli accantonamenti a fronte delle probabili passività verso i dipendenti di alcune società tedesche per il raggiungimento di una determinata anzianità aziendale. Tale passività è determinata mediante calcolo attuariale applicando un tasso del 5,5%. La voce Fondo rischi ed oneri si riferisce agli accantonamenti che le singole società hanno effettuato principalmente per rischi contrattuali, commerciali e contenziosi in Italia e all’estero. Di seguito si riporta la natura del rischio coperto dal fondo:
Responsabilità professionale per 24 milioni di euro;
Responsabilità contrattuale per 11 milioni di euro;
Sequestro preventivo per 8 milioni di euro;
Altri rischi per 6 milioni di euro.
In merito al sequestro preventivo che ha riguardato la Capogruppo Reply S.p.A. e che ha reso necessario lo stanziamento di un fondo per complessivi 8 milioni di euro, si precisa che da quanto indicato nel decreto, il reato contestato è quello di cui all’art. 640-ter commi 1 e 3 c.p., nel periodo 2017-2019 e non è contestata alcuna responsabilità ex D.Lgs. 231/2001. Il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari.
Le Altre variazioni si riferiscono alle differenze cambio dalla traduzione dei bilanci in valuta diversa dall’euro.
Nota 34 - Debiti Commerciali
I Debiti commerciali al 31 dicembre 2024 ammontano a 183.233 migliaia di euro e sono così dettagliati.
I debiti commerciali che sono contabilizzati inizialmente al fair value, rettificato degli eventuali costi di transazione direttamente attribuibili e sono successivamente valutati al costo ammortizzato. Per i debiti commerciali correnti il costo ammortizzato coincide di fatto con il valore nominale.
Nota 35 - Altri debiti e passività correnti
Gli Altri debiti e passività correnti al 31 dicembre 2024 ammontano a 680.083 migliaia di euro con una variazione in aumento di 72.378 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente.
Il dettaglio è il seguente:
I Debiti tributari pari a 85.031 migliaia di euro, sono principalmente relativi a debiti per imposte correnti oltre a ritenute a carico dei dipendenti e dei lavoratori autonomi.
I Debiti previdenziali, pari a complessivi 64.551 migliaia di euro, sono relativi a debiti verso gli istituti previdenziali per le quote di contributi a carico delle società del Gruppo e per quelle relative ai dipendenti.
Gli Altri debiti al 31 dicembre 2024 ammontano a 530.501 migliaia di euro e comprendono principalmente:
-
le competenze maturate e non liquidate alla data di bilancio verso dipendenti;
-
compensi ad amministratori riconosciuti quale partecipazione agli utili delle società controllate;
-
gli importi fatturati ai clienti eccedenti il valore delle rimanenze per un importo pari a 222.510 migliaia di euro (201.462 al 31 dicembre 2023).
I Ratei e Risconti passivi, che si incrementano nell’esercizio per 5.786 migliaia di euro, sono principalmente relativi a fatturazioni anticipate in relazione ad attività di consulenza T&M da erogarsi in periodi successivi.
Gli Altri debiti e passività correnti che sono contabilizzati inizialmente al fair value, sono successivamente valutati al costo ammortizzato che data la natura corrente degli stessi coincide di fatto con il valore nominale.
Nota 36 - Informativa di settore
L’informativa di settore viene predisposta in conformità dell’IFRS 8, riflettendo la struttura organizzativa e le modalità con cui la direzione aziendale valuta la performance e alloca le risorse. I settori oggetto di informativa sono identificati sulla base dei fattori utilizzati per la gestione e l’organizzazione dell’attività aziendale. In particolare, la direzione ha scelto di strutturare l’entità in base alle aree geografiche di operatività, che rappresentano i principali segmenti di business. I settori identificati sono: Region 1, Region 2, Region 3 e IoT Incubator, quest’ultimo dedicato alla gestione degli investimenti in start-up effettuati dall’investment company Breed Reply Investments Ltd.
Di seguito si riporta la ripartizione dei ricavi per tipologia:
Di seguito si riporta la struttura pratimoniale per Region:
Di seguito si riporta il numero di dipendenti per Region:
Nota 37 - Informazioni integrative sugli strumenti finanziari e politiche di gestione dei rischi
Tipologia di rischi finanziari ed attività di copertura connesse
Il gruppo Reply ha definito le linee guida per la gestione dei rischi finanziari. Tale gestione, al fine di ottimizzare la struttura dei costi di gestione e le risorse dedicate, è centralizzata presso la capogruppo Reply S.p.A., società a cui è stato affidato il compito di raccogliere le informazioni inerenti le posizioni soggette a rischio ed effettuarne le relative coperture.
Come descritto nel capitolo “Gestione dei rischi”, il Gruppo monitora costantemente i rischi finanziari a cui è esposto, in modo da valutarne anticipatamente i potenziali effetti negativi ed intraprendere le opportune azioni per mitigarli. La seguente sezione fornisce indicazioni qualitative e quantitative di riferimento sull’incidenza di tali rischi sul Gruppo. I dati quantitativi di seguito riportati non hanno valenza previsionale, in particolare le sensitivity analysis sui rischi di mercato non possono riflettere la complessità e le reazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.
Rischio di credito
La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo al 31 dicembre 2024 è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie rappresentate in bilancio.
Sono oggetto di svalutazione individuale le posizioni creditorie, se singolarmente significative, per le quali si rileva un’oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale. L’ammontare della svalutazione tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e della relativa data di incasso e degli oneri e spese di recupero futuri. A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono stanziati dei fondi su base collettiva, tenuto conto dell’esperienza storica.
Per un’analisi quantitativa si rimanda alla nota sui crediti commerciali.
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità si può manifestare con l’incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l’operatività del Gruppo.
I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall’altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.
Come indicato nel capitolo “Gestione dei rischi”, il Gruppo ha adottato una serie di politiche e di processi volti a ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità:
-
gestione centralizzata dei flussi di incasso e pagamento (sistemi di cash management), laddove risulti economico nel rispetto delle varie normative civilistiche, valutarie e fiscali dei Paesi in cui il Gruppo è presente;
-
mantenimento di un adeguato livello di liquidità disponibile;
-
monitoraggio delle condizioni prospettiche di liquidità, in relazione al processo di pianificazione aziendale.
Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall’attività operativa e di finanziamento, consentiranno al Gruppo di soddisfare i suoi fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.
Rischio di cambio
Il Gruppo prevalentemente non opera in aree in valuta di forte oscillazioni cambi e pertanto tale rischio non è significativo, non ha quindi ritenuto necessario stipulare operazioni volte a stabilizzare il tasso di cambio.
Rischio di tasso di interesse
Il Gruppo utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in strumenti di mercato monetario e finanziario. Variazioni nei livelli dei tassi d’interesse di mercato influenzano il costo e il rendimento delle varie forme di finanziamento, di impiego e di cessione di crediti, incidendo pertanto sul livello degli oneri finanziari netti del Gruppo. Per mitigare tali rischi, il Gruppo, quando lo ritiene opportuno, fa ricorso all’utilizzo di strumenti derivati designati come “cash flow hedges”.
Sensitivity analysis
Nel valutare i potenziali impatti derivanti dalla variazione dei tassi di interesse applicati vengono separatamente analizzati gli strumenti finanziari a tasso fisso (per i quali viene valutato l’impatto in termini di fair value) e quelli a tasso variabile (per i quali viene valutato l’impatto in termini di flussi di cassa).
Gli strumenti finanziari a tasso variabile includono tipicamente le disponibilità liquide e parte dei debiti finanziari.
Un’ipotetica, istantanea e sfavorevole variazione di 50 basis points nel livello dei tassi di interesse a breve termine applicabili alle attività e passività finanziarie a tasso variabile, alle operazioni di cessione dei crediti e agli strumenti derivati in tassi in essere al 31 dicembre 2024 comporterebbe un maggiore onere netto ante imposte, su base annua, di circa 380 migliaia di euro.
Tale analisi è basata sull’assunzione di una variazione generalizzata ed istantanea di 50 basis points del livello dei tassi di interesse di riferimento, livello misurato su categorie omogenee. Una categoria omogenea è definita sulla base della valuta in cui le attività e passività finanziarie sono denominate.
Livelli gerarchici di valutazione del fair value
L’IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value che classifica in tre livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. La gerarchia del fair value attribuisce la massima priorità ai prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche (dati di Livello 1) e la priorità minima agli input non osservabili (dati di Livello 3). In alcuni casi, i dati utilizzati per valutare il fair value di un’attività o passività potrebbero essere classificati in diversi livelli della gerarchia del fair value. In tali casi, la valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia in cui è classificato l’input di più basso livello, tenendo conto della sua importanza per la valutazione.
I livelli utilizzati nella gerarchia sono:
-
Gli input di Livello 1 sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l’entità può accedere alla data di valutazione;
-
Gli input di Livello 2 sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 osservabili direttamente o indirettamente per le attività o per le passività;
-
Gli input di Livello 3 sono variabili non osservabili per le attività o per le passività.
La seguente tabella evidenzia le attività e passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2024, per livello gerarchico di valutazione del fair value.
La valutazione degli investimenti in start-up in ambito Internet degli Oggetti (IoT), sia attraverso l’acquisizione di partecipazioni, sia attraverso l’emissione di convertible loans, si basa su dati non direttamente osservabili sul mercato, e pertanto rientra sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.
La voce Titoli finanziari è relativa a titoli quotati su mercati attivi e pertanto rientra sotto il profilo della gerarchia nel livello 1. Per determinare il valore di mercato degli strumenti finanziari derivati, Reply ha fatto riferimento a valutazioni fornite da terzi (banche ed istituti finanziari). Questi ultimi nel calcolo delle loro stime si sono avvalsi di dati osservati sul mercato direttamente (tassi di interesse) o indirettamente (curve di interpolazione di tassi di interesse osservati direttamente): conseguentemente ai fini dell’IFRS 7 il fair value utilizzato dal Gruppo per la valorizzazione dei contratti derivati di copertura in essere al 31 dicembre rientra sotto il profilo della gerarchia di livello 2.
Il fair value dei debiti verso azionisti di minoranza e per earn-out è stato determinato dal management del Gruppo sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali delle società acquisite. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali debiti rientrano sotto il profilo della gerarchia nel livello 3. Considerando l’incertezza legata all’evoluzione di tali variabili, sono state effettuate simulazioni per generare una serie di scenari possibili. Sulla base di queste analisi, è stato determinato il valore atteso della passività finanziaria, riflettendo le diverse realizzazioni possibili dello scenario in esame.
Si segnala che nel periodo chiuso al 31 dicembre 2024, non vi sono stati trasferimenti tra livelli di gerarchia.
Nota 38 - Rapporti con parti correlate
Ai sensi dello IAS 24 le parti correlate del Gruppo sono le imprese e le persone che sono in grado di esercitare il controllo, il controllo congiunto o un’influenza significativa sul Gruppo e sulle sue controllate. Le operazioni poste in essere dalle società del gruppo con parti correlate rientrano nell’ordinaria attività di gestione e sono regolate a condizioni di mercato.
Di seguito sono riportate le principali partite economiche, patrimoniali e finanziarie del Gruppo Reply relative alle operazioni con parti correlate.
Sul rendiconto finanziario le suddette operazioni incidono sulla variazione del capitale circolante per 7.228 migliaia di euro.
Principali partite economiche, patrimoniali e finanziarie del Gruppo Reply
Ai sensi dello IAS 24 inoltre, tra i rapporti con parti correlate, sono compresi anche i compensi verso gli Amministratori, i Sindaci ed i Dirigenti con responsabilità strategiche (per i quali si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione).
Si segnala inoltre che, in adempimento delle disposizioni di cui alla delibera Consob 15519 del 27 luglio 2006 e della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, sono riportati in allegato i prospetti di Conto Economico e Stato Patrimoniale consolidati con separata indicazione delle operazioni con parti correlate e l’indicazione del peso percentuale delle stesse sui singoli saldi di bilancio.
Con riferimento a quanto previsto dall’art. 150, 1° comma del D.Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998, non sono state effettuate operazioni in potenziale conflitto d’interesse con le società del Gruppo da parte dei membri del Consiglio di Amministrazione.
Nota 39 - Compensi ad Amministratori, Sindaci ed a Dirigenti con responsabilità strategiche
I compensi spettanti agli Amministratori e Sindaci della Reply S.p.A. per lo svolgimento delle loro funzioni, anche nelle altre società incluse nell’area di consolidamento sono i seguenti:
Il valore complessivo dei compensi spettanti ai dirigenti con responsabilità strategiche è pari a circa 6.933 migliaia di euro (6.753 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).
Nota 40 - Garanzie, impegni e passività potenziali
Garanzie
Laddove esistono garanzie ed impegni questi sono commentati nella corrispondente voce di bilancio.
Si segnala che:
-
il contratto di Domination Agreement sottoscritto nel 2010 tra Reply Deutschland AG, società dominata, e Reply S.p.A., società dominante, è cessato di esistere a decorrere dalla data di efficacia legale della fusione per incorporazione di Reply Deutschland SE in Reply S.p.A. e con esso le obbligazioni assunte da Reply. Si segnala che in relazione al giudizio di fronte al Tribunale tedesco competente a decidere in merito all’adeguatezza del valore di esercizio dell’opzione di acquisto delle azioni ad un prezzo predeterminato (8,19 euro), nel corso del mese di giugno 2018 la Società ha raggiunto un accordo transattivo con la parte degli azionisti di minoranza interessati anche dall’accordo che ha riguardato l’operazione di fusione di cui al punto che segue. Limitatamente agli azionisti che non hanno aderito all’accordo transattivo primo citato, nel mese di febbraio 2019, il Tribunale tedesco competente ha emesso sentenza che prevede un incremento di 1,81 euro del prezzo pagato per azione e un incremento di 0,07 euro lordi dei dividendi pagati nel periodo 2010 - 2013. Gli effetti economici patrimoniali sul Gruppo sono coperti da specifici accantonamenti a fondi rischi.
-
all’operazione di fusione per incorporazione di Reply Deutschland AG in Reply S.p.A. ha trovato applicazione la procedura di valutazione prevista dalle disposizioni di legge tedesca sulle operazioni straordinarie - con riferimento al rapporto di cambio ed al corrispettivo in denaro. Entro tre mesi dall’iscrizione della Fusione nel Registro delle Imprese di Torino, ciascun azionista di minoranza ha potuto presentare un’istanza al fine di dare avvio, in conformità alla legge tedesca, davanti al giudice competente in Germania - competente in via esclusiva - al procedimento di valutazione inerente il Rapporto di Concambio e l’importo del corrispettivo in denaro. In passato, alcuni azionisti di minoranza hanno avviato le procedure previste dalla legge tedesca al riguardo ed a seguito dei contatti intercorsi con gli azionisti di minoranza ed il loro rappresentante designato, la Società ha raggiunto con gli stessi un accordo transattivo nell’ambito del quale è stato concordato il pagamento di una somma addizionale. L’onere derivante da tale accordo pari a circa Euro 5 milioni complessivi è stato coperto da specifici accantonamenti a fondi rischi (si rimanda alla Nota 33). In relazione ai suddetti accantonamenti, per effetto degli utilizzi operati, i fondi rischi presentano al 31 dicembre 2024 un valore residuo di Euro 87 migliaia.
Passività potenziali
Il Gruppo, operando a livello internazionale, è esposto a numerosi rischi legali in primo luogo per responsabilità professionale, in materia societaria e fiscale. Gli esborsi relativi a procedimenti in essere o futuri non possono essere previsti con certezza ed è possibile che gli esiti giudiziari possano determinare costi non coperti o non totalmente coperti, da indennizzi assicurativi aventi pertanto effetti sulla situazione finanziaria e i risultati di Gruppo.
Laddove invece è probabile che sarà dovuto un esborso di risorse per adempiere a delle obbligazioni e tale importo sia stimabile in modo attendibile, il Gruppo ha effettuato specifici accantonamenti al fondo rischi ed oneri.
Nota 41 - Eventi successivi al 31 dicembre 2024
Non si segnalano eventi successivi significativi al 31 dicembre 2024.
Nota 42 - Approvazione del bilancio consolidato e autorizzazione alla pubblicazione
Il bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 13 marzo 2025 che ne ha autorizzato la pubblicazione nei termini di legge.
Nota 43 - Cambiamento climatico
I cambiamenti climatici rappresentano una sfida globale che incide anche sulle attività aziendali, influenzando il benessere dei dipendenti, la gestione delle sedi operative e l’efficienza energetica. Reply è consapevole dell’importanza di adottare misure per ridurre l’impronta ambientale e garantire la continuità operativa in un contesto di crescente attenzione alla sostenibilità. Nel corso dell’anno, il Gruppo ha implementato iniziative volte a ottimizzare il consumo energetico nelle sedi, favorendo l’adozione di fonti rinnovabili e sistemi di efficienza energetica. Inoltre, ha promosso politiche di mobilità sostenibile per i dipendenti, concedendo lo smart working e incentivando l’utilizzo di auto a basso impatto ambientale. Ad oggi, l’analisi condotta non ha evidenziato impatti significativi dei cambiamenti climatici sulle voci di bilancio 2024, né in termini di costi operativi né di ricavi. Nella predisposizione del bilancio, il Gruppo ha anche valutato i potenziali effetti del cambiamento climatico sulle principali stime contabili, in linea con le raccomandazioni dell’ESMA. A seguito di tale analisi, il Gruppo ha rilevato che:
Valutazione delle attività materiali: il Gruppo non detiene beni soggetti a significativo rischio di obsolescenza o svalutazione a causa di fattori climatici. Pertanto, non sono stati identificati impatti rilevanti sulla determinazione del valore recuperabile delle attività, nè sulla determinazione della relativa vita utile;
Perdite di valore (IAS 36): Non sono emersi indicatori di impairment riconducibili a fattori climatici che richiedano le svalutazioni su asset aziendali. Si specifica che, come già descritto in nota 18, gli eventuali impatti ambientali sono stati considerati nell’elaborazione del budget;
Fondi per rischi e oneri (IAS 37): Non sono stati individuati obblighi attuali o passività potenziali derivanti da normative ambientali o da altri fattori legati alla transizione ecologica;
Valutazione della continuità aziendale: il Gruppo ha considerato i rischi climatici nell’analisi della continuità aziendale e non ha identificato elementi che possano compromettere la capacità di operare nel prevedibile futuro.
Nonostante l’assenza di impatti rilevanti nelle stime contabili attuali, il Gruppo continuerà a monitorare l’evoluzione della regolamentazione e del contesto di mercato per adeguare tempestivamente le proprie valutazioni.
Prospetti allegati
Conto economico Consolidato redatto ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata redatto
ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 200
Elenco delle imprese al 31 dicembre 2024
Informazioni ai sensi dell’art. 149-Duodecies
del regolamento emittenti Consob
Elenco delle imprese al 31 dicembre 2024
Informazioni ai sensi dell’art. 149-Duodecies
del regolamento emittenti Consob
Il seguente prospetto redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2024 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione e da entità appartenenti, e non, alla sua rete.
Attestazione del Bilancio consolidato
ai sensi dell’art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
I sottoscritti, Mario Rizzante, Presidente e Amministratore Delegato, Giuseppe Veneziano, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, della Reply S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
-
l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e
-
l’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato nel corso del periodo 2024.
La valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Reply prevalentemente in coerenza con il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organisations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
Si attesta, inoltre, che:
1 il Bilancio consolidato
-
è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
-
corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
-
è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
2 la Relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
Torino, 13 marzo 2025
/f/ Giuseppe Veneziano
Dirigente Preposto alla redazione
dei documenti societari
Giuseppe Veneziano
/f/ Mario Rizzante
Presidente e Amministratore Delegato
Mario Rizzante
Attestazione della rendicontazione consolidata di sostenibilità
ai sensi dell’art. 81-ter, comma 1, del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
1. I sottoscritti Mario Rizzante, Presidente e Amministratore Delegato, Giuseppe Veneziano, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, della Reply S.p.A. attestano, ai sensi dell’art. 154-bis, comma 5-ter, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, che la rendicontazione di sostenibilità inclusa nella relazione sulla gestione è stata redatta:
a) conformemente agli standard di rendicontazione applicati ai sensi della direttiva 2013/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, e del decreto legislativo 6 settembre 2024, n. 125;
b) con le specifiche adottate a norma dell’articolo 8, paragrafo 4, del regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2020.
Torino, 13 marzo 2025
/f/ Giuseppe Veneziano
Dirigente Preposto alla redazione
dei documenti societari
Giuseppe Veneziano
/f/ Mario Rizzante
Presidente e Amministratore Delegato
Mario Rizzante












Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024