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PROSPETTIVE ED EVOLUZIONI FUTURE
Quali sono
le aree su cui le Compagnie saranno chiamate a focalizzarsi
anche alla luce dell’evoluzione della normativa la cui entrata in vigore è
prevista per maggio 2020?
Da un punto di vista informativo, al netto di alcuni
interventi volti a ridurre il fenomeno delle polizze ‘dormienti’, la
normativa non prevede significative modifiche. Come già anticipavamo in
precedenza, sarà sempre più importante per le Compagnie soddisfare le
crescenti aspettative del Cliente in termini di Customer Experience
intuitiva e fluida.
In ottica transazionale, l’articolo 42 comma 2 della
normativa, fornisce una chiara indicazione dei requisiti must have che le Compagnie dovranno
analizzare e mettere a disposizione del Cliente entro il 2020:
1. pagamento di rate di premio successive al
perfezionamento di polizza
2. richieste di rimborso e liquidazione di sinistri
3. modifica dei dati personali del
Cliente
4. richiesta di riscatto
5. richiesta di sospensione della garanzia e relativa riattivazione, per i prodotti che prevedono l’operatività
Le Compagnie dovranno sfruttare questi interventi come volano per cercare
di ampliare i servizi resi disponibile al Cliente e dovranno valutare come
farlo in modo distintivo rispetto a quanto offerto del mercato. Di seguito
forniamo alcuni esempi:
1. Aggiungere al pagamento di rate di premio successivo al primo, per
prodotti Vita, anche alcune operazioni di post vendita come ad esempio ilversamento aggiuntivo oppure la variazione della rata di premio
2. affiancare la richiesta di rimborso e liquidazione alla creazione/
ottimizzazione del tracking dei sinistri, presentando
degli stati comprensibili al Cliente ed evidenziando tempestivamente le
azioni necessarie per integrazione di istruttoria
3. permettere la modifica dei dati personali del Cliente presidiando
maggiormente la certificazione dei dati forniti, in modo
da avere certezza dell’identità del Cliente e per avere una base
certificata su cui svolgere le attività commerciali
4. abilitare nuovi touchpoint per il Cliente multicanale,
bilanciando quanto imposto dalla normativa (es. richiesta di riscatto
tramite Area Riservata) con i processi di Compagnia e le linee guida
commerciali, spingendosi sino all’utilizzo della robotica
per la gestione delle richieste standard, in modo da alleggerire i processi
amministrativi
5. gestire la richiesta di sospensione delle garanzie e relativa
riattivazione in maniera automatica contemplando, già
nella fase di sviluppo, un prodotto semplice e chiaro ma che conservi comunque modularità per far fronte
alle esigenze dei Clienti
In coerenza con la crescente rilevanza delle operazioni transazionali
disponibili in ottica 2020, una tematica che le Compagnie dovranno
presidiare con attenzione è quella legata alla sicurezza,
citata espressamente nell’articolo 43 comma 3.
Viene tracciata in maniera esplicita la necessità di garantire il livello
di sicurezza in maniera proporzionale alle operazioni
messe a disposizione del Contraente. Da notare in prima battuta come l’Area
Riservata sia di per sé un ambiente protetto, in quanto per accedervi sono
necessarie delle credenziali di autenticazione.
Questo primo livello di protezione, che sarà irrobustito quando sarà
consolidato il processo di certificazione dei recapiti del Cliente, sembra essere
misura adeguata a garantire la sicurezza dell’attività di consultazione.
Tuttavia, man mano che verranno progettate e rese disponibili in Area
Riservata delle funzionalità dispositive, ogni Compagnia dovrà porsi le
seguenti domande: è necessario richiedere un’autenticazione forte/ “la
firma” per finalizzare questa operazione? In caso contrario, quale
strumento di certificazione è il più opportuno per garantire la sicurezza
del Cliente e della Compagnia?
Prendendo spunto da altri settori, come quello bancario, possiamo
ipotizzare differenti soluzioni. Alcuni strumenti atti a garantire la
protezione sono già rodati, ad es. codice OTP oppure un codice SMS ricevuto sul proprio numero di cellulare,
certificato in precedenza; altri sono in fase di sviluppo e potrebbero
permettere di sfruttare le potenzialità di un approcciofull mobile, quali ad esempio il riconoscimento tramitefinger print o face recognition dal proprio cellulare. Come
facile intuire, questi strumenti di protezione ad oggi non sono ancora una
commodity, pertanto necessitano di opportuni approfondimenti per evitare di
essere troppo stringenti per il Cliente da un lato, e di esporre la
Compagnia a rischi dall’altro.
Da ultimo, un’altra tematica che viene incentivata dal regolatore (articolo
43 comma 2 del reg. 41) è la fruibilità mobile. Viene infatti
citata espressamente la possibilità di garantire l’accesso in Area Riservata tramite applicazione mobile. Questa indicazione, risulta in
completa sintonia con quanto si osserva sul mercato in termini di
preferenze del consumatore.
In termini di evoluzione futura, nell’ottica di raggiungere gli obiettivi
minimi imposti dalla normativa per il 2020, le compagnie dovranno
concentrarsi principalmente sul potenziamento delle operazioni
transazionali disponibili in area riservata e sul rafforzamento delle
misure di sicurezza, abilitatori necessari delle funzionalità online. sarà
interessante capire se le compagnie si fermeranno a questo livello o se
proveranno ad ampliare il perimetro di interventi, inserendo alcuni spunti
distintivi.