I RISULTATI DEL GRUPPO IN SINTESI



(*) Per il 2016 il numero di azioni è stato riesposto sulla base dello Stock split deliberato dall’Assemblea Straordinaria del 13 settembre 2017 in misura di 4 nuove azioni in sostituzione di ogni azione ordinaria in circolazione.

RICAVI PER REGION (*)

(*)Region 1:
   ITA, USA, BRA, POL, ROU
   Region 2:
   DEU, CHE, CHN, HRV
   Region 3:
   GBR, LUX, BEL, NLD, FRA, BLR

(**)IoT Incubator:
    I ricavi ammontano allo 0,3% per il 2016 e allo 0,2% per il 2015

RICAVI PER LINEE DI BUSINESS

ANDAMENTO DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI (IN MIGLIAIA DI EURO)

 

INDICE

 
 
IT EN
Numerazione pagine su bilancio
76-175
 
 
 
 
 
 

Bilancio
consolidato al
31 dicembre 2018

 
 

Conto economico
consolidato (*)

Conto economico complessivo consolidato

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata (*)

Variazioni del patrimonio netto consolidato

Rendiconto finanziario consolidato

 

note di commento

NOTA 1 - Informazioni generali


Reply [MTA, STAR: REY] è specializzata nella progettazione e nell’implementazione di soluzioni basate sui nuovi canali di comunicazione e media digitali. Costituita da un modello a rete di aziende altamente specializzate, Reply affianca i principali gruppi industriali europei appartenenti ai settori Telco & Media, Manufacturing & Retail, Banche e Assicurazioni e Pubblica Amministrazione nella definizione e nello sviluppo di modelli di business abilitati dai nuovi paradigmi del Big Data, Cloud Computing, CRM, Mobile, Social Media e Internet degli Oggetti. I servizi di Reply includono: consulenza, system integration, application management e business process outsourcing (www.reply.com).

NOTA 2 - Principi contabili e criteri di consolidamento


Conformità ai principi contabili internazionali
Il bilancio consolidato è predisposto nel rispetto dei principi contabili internazionali (“ IFRS”) emessi dall’International Accounting Standards Board e omologati dall’Unione Europea.
Per “ IFRS” si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (“ IAS”), nonché tutti i documenti interpretativi emessi dall’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dal precedente Standing Interpretations Committee (SIC). Il Gruppo Reply ha adottato gli IFRS a partire dal 1° gennaio 2005, in seguito all’entrata in vigore del Regolamento Europeo n. 1606 del luglio 2002.

Il bilancio consolidato è stato inoltre predisposto in conformità ai provvedimenti adottati dalla CONSOB in materia di schemi di bilancio, in applicazione dell’art. 9 del D.Lgs. 38/2005 e delle altre norme e disposizioni CONSOB in materia di bilancio.

PRINCIPI GENERALI
Il bilancio consolidato è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari, per i quali, ai sensi dello IFRS 9, viene adottato il criterio del fair value.
Il bilancio è redatto sul presupposto della continuità aziendale. Il Gruppo, infatti, ha valutato che pur in presenza di un difficile contesto economico e finanziario, non sussistono significative incertezze (come definite dal paragrafo 25, IAS 1) sulla continuità aziendale.

Il presente bilancio consolidato è stato redatto in euro arrotondando gli importi alle migliaia e viene comparato con il bilancio consolidato dell’esercizio precedente, redatto sulla base di criteri omogenei.
Di seguito sono fornite le indicazioni circa gli schemi di bilancio adottati rispetto a quelli indicati dallo IAS 1, i più significativi principi contabili ed i connessi criteri di valutazione adottati nella redazione del presente bilancio consolidato.

Prospetti e schemi di bilancio
Il presente bilancio consolidato è costituito dal conto economico, conto economico complessivo, situazione patrimoniale-finanziaria, variazioni del patrimonio netto e rendiconto finanziario consolidato, corredati dalle presenti note di commento.

Il Gruppo adotta una struttura di conto economico con rappresentazione delle componenti di costo ripartite per natura, struttura idonea a rappresentare il business del Gruppo stesso e in linea con il settore di appartenenza.

La situazione patrimoniale-finanziaria è redatta secondo lo schema che evidenzia la ripartizione fra attività e passività correnti e non correnti. Il rendiconto finanziario è presentato secondo il metodo indiretto.
Per ciascuna voce significativa riportata nei suddetti prospetti sono indicati i rinvii alle successive note di commento nelle quali viene fornita la relativa informativa e sono dettagliate la composizione e le variazioni intervenute rispetto all’esercizio precedente.

Si segnala inoltre che al fine di adempiere alle indicazioni contenute nella Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 “ Disposizioni in materia di schemi di bilancio”, sono stati predisposti in aggiunta ai prospetti obbligatori appositi prospetti di conto economico e situazione patrimoniale-finanziaria, con l’indicazione distinta degli ammontari significativi delle posizioni o transazioni con le parti correlate.

Criteri di consolidamento
Società controllate
Il bilancio consolidato include il bilancio della società Capogruppo e delle imprese da essa controllate redatti al 31 dicembre. Si ha il controllo su un’impresa quando la società controllante ha il potere di determinare le politiche finanziarie e operative di un’altra impresa in modo tale da ottenere benefici dalla sua attività . I risultati economici delle imprese controllate acquisite o cedute nel corso dell’esercizio sono inclusi nel conto economico consolidato dall’effettiva data di acquisizione fino all’effettiva data di cessione. Qualora necessario, sono effettuate rettifiche ai bilanci delle imprese controllate per allineare i criteri contabili utilizzati a quelli adottati dal Gruppo.
Tutte le operazioni intercorse fra le imprese del Gruppo ed i relativi saldi sono eliminati nel processo di consolidamento.
La quota di interessenza degli azionisti di minoranza nelle attività nette delle controllate consolidate è identificata separatamente rispetto al patrimonio netto di Gruppo.
Tale interessenza viene determinata in base alla percentuale da essi detenuta nei fair value delle attività e passività iscritte alla data dell’acquisizione originaria e nelle variazioni di patrimonio netto dopo tale data. Ai sensi dello IFRS 10, la perdita complessiva (comprensiva dell’utile/perdita dell’esercizio) è attribuita ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche quando il patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza presenta un saldo negativo.

Le differenze originate dalla conversione del patrimonio netto iniziale ai cambi di fine periodo sono state imputate alle riserve del patrimonio netto consolidato.

Aggregazioni di imprese
L’acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell’acquisizione. Il costo dell’acquisizione è determinato dalla sommatoria dei valori correnti, alla data di scambio, delle attività date, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti finanziari emessi dal gruppo in cambio del controllo dell’impresa acquisita. I costi direttamente attribuibili all’aggregazione sono spesati quando sostenuti.
Le attività , le passività e le passività potenziali identificabili dell’impresa acquisita che rispettano le condizioni per l’iscrizione secondo l’IFRS 3 sono iscritte ai loro valori correnti alla data di acquisizione, ad eccezione delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) che sono classificate come detenute per la vendita in accordo con l’IFRS 5, le quali sono iscritte e valutate a valori correnti meno i costi di vendita.
La differenza positiva tra il costo di acquisto e la quota di Gruppo nei valori correnti delle suddette attività e passività è iscritta come avviamento ed è classificata come attività immateriale a vita indefinita.

L’interessenza degli azionisti di minoranza nell’impresa acquisita è inizialmente valutata in misura pari alla loro quota dei valori correnti delle attività , passività e passività potenziali iscritte.
Le opzioni di vendita a valere sulle quote di minoranza delle controllate, sono contabilizzate conformemente a quanto previsto dallo IAS 32, iscrivendo quindi, a seconda dei casi, la presenza e la determinabilità del corrispettivo dovuto alle minoranze in caso di esercizio delle opzioni stesse.

Partecipazioni in imprese collegate
Una collegata è un’impresa nella quale il Gruppo è in grado di esercitare un’influenza significativa, ma non il controllo né il controllo congiunto, attraverso la partecipazione alle decisioni sulle politiche finanziarie e operative della partecipata.
I risultati economici e le attività e passività delle imprese collegate sono rilevati nel bilancio consolidato utilizzando il metodo del patrimonio netto, ad eccezione di eventuali casi in cui sono classificate come detenute per la vendita.
Con riferimento alle operazioni intercorse fra un’impresa del Gruppo e una collegata, gli utili e le perdite non realizzati sono eliminati in misura pari alla percentuale di partecipazione del Gruppo nella collegata, ad eccezione del caso in cui le perdite non realizzate costituiscano l’evidenza di una riduzione nel valore dell’attività trasferita.
Per quanto concerne le partecipazioni in imprese collegate detenute, per via diretta o per via indiretta attraverso Venture Capital o simili entità , al fine di realizzare capital gain (utili di capitale), queste sono valutate al fair value (valore equo). Tale trattamento è consentito dallo IAS 28 “ Partecipazioni in società collegate”, che richiede che tali investimenti siano esclusi dal suo ambito e siano designati, dal momento della rilevazione iniziale, al fair value rilevato a conto economico e contabilizzate secondo le disposizioni dello IFRS 9 “ Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione” ed ogni sua variazione viene rilevata nel prospetto dell’utile (perdita) nell’esercizio in cui si è verificata.

Transazioni eliminate nel processo di consolidamento
Nella preparazione del bilancio consolidato sono eliminati tutti i saldi e le operazioni significative tra società del Gruppo, così come gli utili e le perdite non realizzati su operazioni infragruppo. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni con imprese collegate o a controllo congiunto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo in quelle imprese.

Operazioni in valuta estera
Le operazioni in valuta estera sono registrate al tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite al tasso di cambio in essere a quella data. Sono rilevate a conto economico le differenze cambio generate dall’estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale nell’esercizio o in bilanci precedenti.

Consolidamento di imprese estere
Tutte le attività e le passività di imprese estere in moneta diversa dall’euro che rientrano nell’area di consolidamento sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio. Proventi e costi sono convertiti al cambio medio dell’esercizio. Le differenze cambio di conversione risultanti dall’applicazione di questo metodo sono classificate come voce di patrimonio netto fino alla cessione della partecipazione. Nella preparazione del rendiconto finanziario consolidato sono stati utilizzati i tassi puntuali di cambio per convertire i flussi di cassa delle imprese controllate estere. L’avviamento e gli adeguamenti al fair value generati dall’acquisizione di un’impresa estera sono rilevati nella relativa valuta e sono convertiti utilizzando il tasso di cambio di fine periodo. In sede di prima adozione degli IFRS, le differenze cumulative di conversione generate dal consolidamento di imprese estere al di fuori dell’area euro sono state azzerate, come consentito dall’IFRS 1; le plusvalenze o le minusvalenze derivanti dalla successiva dismissione di tali imprese dovranno comprendere solo le differenze di conversione cumulate generatesi successivamente al 1° gennaio 2004.

Di seguito i tassi di cambio utilizzati per la conversione in euro dei bilanci 2018 e 2017 delle società in valuta estera:

Attività materiali
Le attività materiali sono iscritte al costo di acquisto al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali svalutazioni per perdite di valore.
Le attività materiali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, comprensivi di eventuali oneri accessori e i costi diretti necessari a rendere l’attività disponibile per l’uso.
L’ammortamento viene determinato, a quote costanti, sul costo dei beni al netto dei relativi valori residui, in funzione della loro stimata vita utile applicando le seguenti aliquote:

La recuperabilità del loro valore è verificata secondo i criteri previsti dallo IAS 36, illustrati nel paragrafo Perdita di valore (“ Impairment”) delle presenti Note di commento.
I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente a conto economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.

I costi capitalizzabili per migliorie su beni in affitto sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono ed ammortizzate al minore tra la durata residua del contratto d’affitto e la vita utile residua della natura di cespite cui la miglioria è relativa.
Le attività detenute in seguito a contratti di locazione finanziaria attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti sul Gruppo tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà , sono riconosciute come attività del Gruppo al loro fair value o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati in base alla loro vita utile stimata come per le attività detenute in proprietà oppure, se inferiore, in base ai termini di scadenza dei contratti di locazione.
Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell’attività e sono imputati al conto economico dell’esercizio.

Avviamento
L’avviamento è un’attività immateriale a vita utile indefinita che deriva dalle aggregazioni aziendali contabilizzate con il metodo dell’acquisizione e rappresenta l’eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del fair value delle attività , passività e passività potenziali identificabili della controllata alla data di acquisizione.
L’avviamento non è assoggettato ad ammortamento sistematico, ma sottoposto a verifica annuale di ricuperabilità (impairment test), o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore. Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.
Le perdite di valore sono iscritte immediatamente a conto economico e non sono successivamente ripristinate.
In caso di cessione di un’impresa controllata, il valore residuo dell’avviamento ad essa attribuibile è incluso nella determinazione della plusvalenza o minusvalenza da alienazione.

Altre attività immateriali

Le attività immateriali sono attività prive di consistenza fisica, identificabili, controllate dall’impresa e in grado di produrre benefici economici futuri.
Le altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte all’attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 – Attività immateriali, quando è probabile che l’uso dell’attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell’attività può essere determinato in modo attendibile.
Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile finita.
Le altre attività immateriali rilevate a seguito dell’acquisizione di un’azienda sono iscritte separatamente dall’avviamento, se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile.
In caso di attività immateriali acquisite per le quali la disponibilità per l’uso e i relativi pagamenti sono differiti oltre i normali termini, il valore d’acquisto e il relativo debito vengono attualizzati rilevando gli oneri finanziari impliciti nel prezzo originario.
I costi di ricerca sono imputati al conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.

I costi di sviluppo sono capitalizzabili a condizione che il costo sia attendibilmente determinabile e che sia dimostrabile che l’attività è in grado di produrre benefici economici futuri.
Le attività immateriali internamente generate derivanti dallo sviluppo dei prodotti del Gruppo (quali soluzioni informatiche) sono iscritte nell’attivo, solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate:

  • l’attività è identificabile (come ad esempio software o nuovi processi);

  • è probabile che l’attività creata genererà benefici economici futuri;

  • i costi di sviluppo dell’attività possono essere misurati attendibilmente.

Tali attività immateriali sono ammortizzate in coincidenza con la commercializzazione o con l’utilizzo delle stesse. Fino ad allora, sempre che siano rispettate le condizioni sopra specificate, le stesse sono classificate tra le immobilizzazioni in corso. L’ammortamento è conteggiato su base lineare lungo le relative vite utili.
Quando le attività generate internamente non possono essere iscritte in bilancio, i costi di sviluppo sono imputati al conto economico dell’esercizio nel quale sono sostenuti.

Attività immateriali a vita utile indefinita
Le attività immateriali a vita utile indefinita consistono principalmente in marchi che non hanno limitazioni in termini di vita utile dal punto di vista legale, contrattuale, economico e competitivo. Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate; secondo i criteri previsti dallo IAS 36, sono sottoposte annualmente o, più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un’indicazione che l’attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore. Eventuali svalutazioni non sono oggetto di successivi ripristini di valore.

Perdite di valore (“ Impairment”)
Ad ogni data di bilancio, il Gruppo rivede il valore contabile delle proprie attività materiali e immateriali per determinare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzioni di valore. Qualora queste indicazioni esistano, viene stimato l’ammontare recuperabile di tali attività per determinare l’eventuale importo della svalutazione. Dove non è possibile stimare il valore recuperabile di una attività individualmente, il Gruppo effettua la stima del valore recuperabile della unità generatrice di flussi finanziari a cui l’attività appartiene.
Le attività immateriali a vita utile indefinita tra cui l’avviamento vengono verificate annualmente e ogniqualvolta vi è un’indicazione di una possibile perdita di valore al fine di determinare se vi sono perdite di valore.
L’ammontare recuperabile è il maggiore fra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d’uso. Nella determinazione del valore d’uso, i flussi di cassa futuri stimati, al netto delle imposte, sono scontati al loro valore attuale applicando un tasso di sconto netto imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore del denaro e dei rischi specifici dell’attività . Il valore d’uso è determinato al netto dell’effetto fiscale in quanto questo metodo produce valori sostanzialmente equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte ad un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post imposte. La valutazione è effettuata per singole attività o per il più piccolo insieme identificabile di attività che genera flussi di cassa autonomi derivanti dall’utilizzo continuativo (cd. Cash generating unit).

Se l’ammontare recuperabile di una attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, esso è ridotto al minor valore recuperabile. Una perdita di valore è rilevata nel conto economico immediatamente. Quando il valore di iscrizione della Cash generating unit comprensivo dell’avviamento ad essa attribuito è superiore al valore recuperabile, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria all’avviamento; l’eventuale eccedenza della svalutazione rispetto all’avviamento è imputata pro-quota al valore delle attività che costituiscono la Cash generating unit. Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell’attività (o della unità generatrice di flussi finanziari), ad eccezione dell’avviamento, è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l’attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico immediatamente, a meno che l’attività sia valutata a valore rivalutato, nel cui caso il ripristino di valore è imputato alla riserva di rivalutazione.

Partecipazioni in altre imprese
Le partecipazioni in altre imprese costituenti attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al fair value, se determinabile, e gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni nel fair value sono imputati direttamente agli Altri utili/(perdite) complessivi fintantoché esse sono cedute o abbiano subito una perdita di valore; in quel momento, gli Altri utili/(perdite) complessivi precedentemente rilevati nel patrimonio netto sono imputati al conto economico del periodo. Le partecipazioni per le quali non è disponibile il fair value, sono iscritte al costo eventualmente svalutato per perdite di valore.
Gli eventuali dividendi ricevuti da tali imprese sono inclusi nella voce Altri proventi/(oneri) derivanti dalla gestione di partecipazioni.

In caso di svalutazione per perdite di valore il costo viene imputato al conto economico; il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i presupposti della svalutazione effettuata.

Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in apposito fondo rischi nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti dell’impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite.

Attività finanziarie correnti e non correnti
Le attività finanziarie sono rilevate in bilancio nel momento in cui il Gruppo diviene parte delle clausole contrattuali dello strumento.
Le attività finanziarie sono rilevate e stornate dal bilancio sulla base della data di operazione e sono inizialmente valutate al costo, inclusivo degli oneri direttamente connessi con l’acquisizione.
Alle date di bilancio successive, le attività finanziarie che il Gruppo ha l’intenzione e la capacità di detenere fino alla scadenza sono valutate al costo ammortizzato secondo il metodo del tasso di interesse effettivo, al netto delle svalutazioni effettuate per riflettere le perdite di valore, e sono classificate tra le attività finanziarie non correnti.
Le attività finanziarie diverse da quelle detenute fino alla scadenza sono classificate come detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita, e sono valutate ad ogni fine periodo al fair value. Quando le attività finanziarie sono detenute per la negoziazione, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni nel fair value sono imputati al conto economico del periodo; per le attività finanziarie disponibili per la vendita, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni nel fair value sono imputati direttamente al patrimonio netto fintanto che esse sono cedute o abbiano subito una perdita di valore; in quel momento, gli utili o le perdite complessivi precedentemente rilevati nel patrimonio netto sono imputati al conto economico del periodo.
Tali attività sono classificate nelle attività finanziarie correnti.

Trasferimento di attività finanziarie
Il Gruppo rimuove dal proprio bilancio le attività finanziarie quando, e soltanto quando, i diritti contrattuali ai flussi finanziari derivanti dalle attività si estinguono o il Gruppo trasferisce l’attività finanziaria. In caso di trasferimento dell’attività finanziaria:

  • se l’entità trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria, il Gruppo rimuove l’attività finanziaria dal bilancio e rileva separatamente come attività o passività eventuali diritti ed obbligazioni originati o mantenuti con il trasferimento;

  • se il Gruppo mantiene sostanzialmente tutti i rischi e i benefici della proprietà delle attività finanziarie, continua a rilevare l’attività finanziaria;

  • se il Gruppo non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria, determina se ha mantenuto o meno il controllo dell’attività finanziaria. In questo caso:

    • se il Gruppo non ha mantenuto il controllo, rimuove l’attività finanziaria dal proprio bilancio e rileva separatamente come attività o passività eventuali diritti ed obbligazioni originati o mantenuti nel trasferimento;

    • se il Gruppo ha mantenuto il controllo, continua a rilevare l’attività finanziaria nella misura del coinvolgimento residuo nell’attività finanziaria.

Al momento della rimozione delle attività finanziarie dal bilancio, la differenza tra il valore contabile delle attività e i corrispettivi ricevuti o ricevibili a fronte del trasferimento delle attività è rilevata nel conto economico.

Rimanenze
Le rimanenze sono prevalentemente rappresentate dai lavori in corso su ordinazione. Quando il risultato di una specifica commessa può essere stimato con attendibilità , i ricavi e i costi riferibili alla relativa commessa sono rilevati rispettivamente come ricavi e costi in relazione allo stato di avanzamento dell’attività alla data di chiusura del bilancio, in base al rapporto fra i costi sostenuti per l’attività svolta fino alla data di bilancio e i costi totali stimati di commessa, salvo che questo non sia ritenuto rappresentativo dello stato di avanzamento della commessa.
Le variazioni al contratto, le revisioni prezzi e gli incentivi sono inclusi nella misura in cui essi sono stati concordati con il committente.
Quando il risultato di un contratto non può essere stimato con attendibilità , i ricavi riferibili alla relativa commessa sono rilevati solo nei limiti dei costi di commessa sostenuti che probabilmente saranno recuperati. I costi di commessa sono rilevati come spese nell’esercizio nel quale essi sono sostenuti.
Quando è probabile che i costi totali di commessa siano superiori rispetto ai ricavi contrattuali, la perdita attesa è immediatamente rilevata come costo. Gli acconti versati dai committenti sono detratti dal valore delle rimanenze nei limiti dei corrispettivi maturati; la parte eccedente il valore delle rimanenze è iscritta nelle passività .
Le rimanenze di prodotti sono valutate al minore fra costo e valore netto di realizzo. Il costo comprende i materiali diretti e, ove applicabile, la mano d’opera diretta, le spese generali di produzione e gli altri costi che sono sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali. Il costo è calcolato utilizzando il metodo del costo medio ponderato.

Crediti e debiti commerciali e altre attività e passività correnti
I crediti e i debiti commerciali e le altre attività e passività correnti sono rilevati al valore nominale ridotto da un’appropriata svalutazione per riflettere la stima del valore di realizzo.
Le svalutazioni dei crediti commerciali sono determinate in misura pari alla differenza tra il valore di carico dei crediti e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati.
I crediti e i debiti espressi in valuta extra UEM sono stati valutati al cambio di fine periodo rilevato dalla Banca Centrale Europea.

Disponibilità liquide
La voce relativa alle disponibilità liquide include cassa e conti correnti bancari, depositi rimborsabili a domanda e altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata liquidità , che sono prontamente convertibili in cassa e sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore.

Azioni proprie
Le azioni proprie sono rilevate al costo ed iscritte a riduzione del patrimonio netto, gli utili e le perdite da negoziazione delle stesse vengono rilevati in una apposita riserva di patrimonio netto.

Passività finanziarie e strumenti rappresentativi di patrimonio netto
Le passività finanziarie e gli strumenti rappresentativi di patrimonio netto emessi dal Gruppo sono classificati secondo la sostanza degli accordi contrattuali che li hanno generati e in accordo con le rispettive definizioni di passività e di strumenti rappresentativi di patrimonio netto. Questi ultimi sono definiti come quei contratti che danno diritto a beneficiare degli interessi residui nelle attività del Gruppo dopo aver dedotto le sue passività .
I principi contabili adottati per specifiche passività finanziarie e strumenti di patrimonio netto sono indicati nel prosieguo:

  • Prestiti bancari

    I prestiti bancari fruttiferi e gli scoperti bancari sono rilevati in base agli importi incassati, al netto dei costi dell’operazione e successivamente valutati al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

  • Strumenti rappresentativi di patrimonio netto

    Gli strumenti rappresentativi di patrimonio netto emessi dalla Società sono rilevati in base all’importo incassato, al netto dei costi diretti di emissione.

  • Passività finanziarie non correnti

    I debiti sono rilevati secondo il criterio del costo ammortizzato.

Strumenti derivati e contabilizzazione delle operazioni di copertura
Coerentemente con quanto stabilito dall’IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting solo quando, all’inizio della copertura, esiste la designazione formale, adeguata documentazione che la copertura sia altamente efficace e tale efficacia possa essere attendibilmente misurata. La copertura stessa deve essere altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.

Tutti gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, come stabilito dall’IFRS 9.
Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che sono designati, e si rivelano efficaci, per la copertura dei flussi di cassa futuri relativi ad impegni contrattuali del Gruppo e ad operazioni previste, sono rilevate direttamente nel patrimonio netto, mentre la porzione inefficace viene iscritta immediatamente a conto economico.
Se gli impegni contrattuali o le operazioni previste oggetto di copertura si concretizzano nella rilevazione di attività o passività , nel momento in cui le attività o le passività sono rilevate, gli utili o le perdite sul derivato che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto vengono ricompresi nella valutazione iniziale del costo di acquisizione o del valore di carico dell’attività o della passività .
Per le coperture di flussi finanziari che non si concretizzano nella rilevazione di attività o passività , gli importi che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto verranno inclusi nel conto economico nello stesso periodo in cui l’elemento sottostante (l’impegno contrattuale o l’operazione prevista) incide sul conto economico, ad esempio, quando una vendita prevista si verifica effettivamente.
Per le coperture efficaci di un’esposizione a variazioni di fair value, la voce coperta è rettificata dalle variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti anch’essi a conto economico.
Le variazioni nel fair value di eventuali coperture non più efficaci sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.

Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto, termina, o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l’operazione prevista si verifica effettivamente. Se l’operazione oggetto di copertura si prevede non si verificherà , gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti immediatamente nel conto economico.
I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico.

Benefici a dipendenti
Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) delle società italiane era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (“ Legge Finanziaria 2007”) e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.

Per le società italiane con meno di 50 dipendenti, il Trattamento di fine rapporto (“ TFR”) rimane un “ post-employment benefit”, del tipo “ defined benefit plan”, il cui ammontare già maturato deve essere proiettato per stimarne l’importo da liquidare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro e successivamente attualizzato, utilizzando il “ Projected unit credit method”. Tale metodologia attuariale si basa su ipotesi di natura demografica e finanziaria per effettuare una ragionevole stima dell’ammontare dei benefici che ciascun dipendente aveva già maturato a fronte delle sue prestazioni di lavoro.

Attraverso la valutazione attuariale si imputano al conto economico nella voce “ Lavoro” il current service cost che definisce l’ammontare dei diritti maturati nell’esercizio dai dipendenti e tra gli “ Oneri/Proventi finanziari” l’interest cost che costituisce l’onere figurativo che l’impresa sosterrebbe chiedendo al mercato un finanziamento di importo pari al TFR.

Gli utili e le perdite attuariali che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate sono rilevati direttamente nel patrimonio netto senza mai transitare a conto economico.

Piani pensione
Alcuni dipendenti del Gruppo beneficiano di piani pensionistici a benefici definiti e/o a contribuzione definita, a seconda delle condizioni e pratiche locali.

Nel caso dei piani pensionistici a contribuzione definita, il costo annuo è iscritto a conto economico nel momento in cui viene erogato il servizio correlato al piano stesso.
L’obbligazione del Gruppo di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti è determinato sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo dell’“ ongoing single premiums”. La porzione del valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali che eccede il maggiore tra il 10% del valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti e il 10% del fair value delle attività a servizio del piano al termine del precedente esercizio è ammortizzata sulla rimanente vita lavorativa media dei dipendenti.

La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro iscritta nello stato patrimoniale rappresenta il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti, rettificato da utili e perdite attuariali sospesi in applicazione del metodo del corridoio e da costi relativi a prestazioni di lavoro pregresse da rilevare negli esercizi futuri, diminuito del fair value delle attività a servizio del piano.

Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale
La Società applica i principi previsti dall’IFRS 2 “ Pagamenti basati su azioni”.
I pagamenti basati su azioni regolati tramite strumenti di equity (“ Stock option”) sono valutati al fair value alla data dell’assegnazione. Tale valore viene imputato a conto economico, con contropartita il patrimonio netto, in modo lineare lungo il periodo di maturazione dei diritti (vesting period). Il fair value dell’opzione, misurato al momento dell’assegnazione, è valutato utilizzando modelli di matematica finanziaria, considerando i termini e le condizioni in base ai quali sono stati assegnati tali diritti. In seguito all’esercizio delle opzioni deliberate negli anni precedenti, la Società non ha piani di stock options.
Per quanto riguarda le operazioni con pagamento basato su azioni regolate per cassa, la Società rileva i costi attesi e le passività assunte al fair value della passività man mano che maturano i diritti a ricevere tali pagamenti, considerando i termini e le condizioni in base ai quali sono stati assegnati tali diritti. Fino a quando la passività non viene estinta, la società ricalcola il fair value a ciascuna data di chiusura di bilancio e alla data di regolamento, rilevando a conto economico le variazioni di fair value.

Fondi rischi
I fondi per rischi ed oneri sono costi ed oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell’esercizio sono indeterminati nell’ammontare o nella data di sopravvenienza. Sono stanziati esclusivamente in presenza di una obbligazione attuale, conseguente a eventi passati, che può essere di tipo legale, contrattuale oppure derivare da dichiarazioni o comportamenti dell’impresa che determinano valide aspettative nelle persone coinvolte (obbligazioni implicite).
Gli accantonamenti sono iscritti in bilancio quando il Gruppo ha un’obbligazione presente quale risultato di un evento passato ed è probabile che sarà richiesto di adempiere all’obbligazione. Gli accantonamenti sono stanziati sulla base della miglior stima dei costi richiesti per adempiere all’obbligazione alla data di bilancio e sono attualizzati quando l’effetto è significativo.

Riconoscimento dei ricavi
I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che affluiranno al Gruppo dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi sono rilevati quando si verifica l’effettivo trasferimento del controllo sui beni e servizi.
Le vendite di beni sono riconosciute quando i beni sono spediti e la società ha trasferito all’acquirente il controllo dei beni. I ricavi sono esposti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

Contributi pubblici
I contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che il Gruppo rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi sono rilevati a conto economico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati.

Imposte
Le imposte dell’esercizio rappresentano la somma delle imposte correnti e differite.

Le imposte correnti sono basate sul risultato imponibile dell’esercizio. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili.

Le imposte sul reddito correnti sono iscritte, per ciascuna società , in base alla stima del reddito imponibile in conformità alle aliquote e alle disposizioni vigenti, o sostanzialmente approvate alla data di chiusura del periodo in ciascun Paese, tenendo conto delle esenzioni applicabili e dei crediti d’imposta spettanti.

Le imposte differite sono le imposte che ci si aspetta di pagare o di recuperare sulle differenze temporanee fra il valore contabile delle attività e delle passività di bilancio e il corrispondente valore fiscale utilizzato nel calcolo dell’imponibile fiscale, contabilizzate secondo il metodo della passività di stato patrimoniale. Le passività fiscali differite sono generalmente rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili, mentre le attività fiscali differite sono rilevate nella misura in cui si ritenga probabile che vi saranno risultati fiscali imponibili in futuro che consentano l’utilizzo delle differenze temporanee deducibili. Tali attività e passività non sono rilevate se le differenze temporanee derivano dall’iscrizione iniziale di attività o passività in operazioni che non hanno influenza né sul risultato contabile né sul risultato imponibile.

Le passività fiscali differite sono rilevate sulle differenze temporanee imponibili relative a partecipazioni in imprese controllate, collegate e a controllo congiunto, ad eccezione dei casi in cui il Gruppo sia in grado di controllare l’annullamento di tali differenze temporanee e sia probabile che queste ultime non si annulleranno nel prevedibile futuro.
Il valore di carico delle attività fiscali differite è rivisto ad ogni data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile l’esistenza di sufficienti redditi imponibili tali da consentire in tutto o in parte il recupero di tali attività .

Le imposte differite sono calcolate in base all’aliquota fiscale che ci si aspetta sarà in vigore al momento del realizzo dell’attività o dell’estinzione della passività . Le imposte differite sono imputate direttamente al conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci rilevate direttamente a patrimonio netto, nel qual caso anche le relative imposte differite sono imputate al patrimonio netto.
Le attività e le passività fiscali differite sono compensate quando vi è un diritto legale a compensare le imposte correnti attive e passive e quando si riferiscono ad imposte dovute alla medesima autorità fiscale e il Gruppo intende liquidare le attività e le passività fiscali correnti su base netta.

In caso di variazioni del valore contabile di attività e passività fiscali differite derivanti da una modifica delle aliquote fiscali o delle relative normative, l’imposta differita risultante viene rilevata nel conto economico, a meno che riguardi elementi addebitati o accreditati in precedenza al patrimonio netto.

Dividendi
I dividendi sono contabilizzati nel periodo contabile in cui viene deliberata la distribuzione.

Utile per azione
L’utile base per azione è calcolato prendendo a riferimento il risultato economico del Gruppo e la media ponderata delle azioni in circolazione durante il periodo di riferimento. Dal calcolo sono escluse le azioni proprie.
L’utile diluito per azione è pari all’utile per azione rettificato per tenere conto della teorica conversione di tutte le potenziali azioni, ovvero di tutti gli strumenti finanziari potenzialmente convertibili in azioni ordinarie aventi effetto diluitivo.

Uso di stime
La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione l’effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, l’ammontare dei costi sostenuti per attività di sviluppo, la valutazione degli avviamenti e debiti per Earn-out, la valutazione dei lavori in corso su ordinazione, benefici ai dipendenti, imposte e fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflesse immediatamente a conto economico.

Cambiamenti di principi contabili
I principi contabili di nuova adozione da parte del Gruppo e i loro effetti sono descritti nel paragrafo successivo “ Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2018”. Non vi sono stati ulteriori cambiamenti oltre quelli descritti nel succitato paragrafo.

Cambiamenti di stima e riclassifiche
Si segnala che alla data di riferimento del bilancio non vi sono stime significative connesse a eventi futuri incerti e altre cause di incertezza che possano causare rettifiche significative ai valori delle attività e delle passività entro l’esercizio successivo.

ALTRI PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IN VIGORE DAL 1° GENNAIO 2018


Il Gruppo ha adottato per la prima volta alcune modifiche ai principi che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1 gennaio 2018 o successivamente. Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun altro principio, interpretazione o modifica pubblicato ma non ancora in vigore.
La natura e l’impatto di ogni modifica vengono nel seguito descritti.

IFRS 15 Ricavi Provenienti da Contratti con Clienti
L’IFRS 15 sostituisce lo IAS 11 Lavori su ordinazione, lo IAS 18 Ricavi e le relative Interpretazioni e si applica a tutti i ricavi provenienti da contratti con clienti, a meno che questi contratti non rientrino nello scopo di altri principi. Il nuovo principio introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applicherà ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L’IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l’entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente.
Il principio comporta l’esercizio di un giudizio da parte delle entità , che prenda in considerazione tutti i fatti e le circostanze rilevanti nell’applicazione di ogni fase del modello ai contratti con i propri clienti. Il principio specifica inoltre la contabilizzazione dei costi incrementali legati all’ottenimento di un contratto e dei costi direttamente legati al completamento di un contratto.
L’adozione del nuovo principio non ha comportato impatti sul Gruppo.

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che affluiranno al Gruppo dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi sono rilevati quando si verifica l’effettivo trasferimento del controllo sui beni e servizi.
Le vendite di beni sono riconosciute quando i beni sono spediti e la società ha trasferito all’acquirente il controllo dei beni. I ricavi sono esposti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

Per quanto riguarda i lavori in corso quando il risultato di una specifica commessa può essere stimato con attendibilità , i ricavi e i costi riferibili alla relativa commessa sono rilevati rispettivamente come ricavi e costi in relazione allo stato di avanzamento dell’attività alla data di chiusura del bilancio, in base al rapporto fra i costi sostenuti per l’attività svolta fino alla data di bilancio e i costi totali stimati di commessa, salvo che questo non sia ritenuto rappresentativo dello stato di avanzamento della commessa.
Le variazioni al contratto, le revisioni prezzi e gli incentivi sono inclusi nella misura in cui essi sono stati concordati con il committente.
Quando il risultato di un contratto non può essere stimato con attendibilità , i ricavi riferibili alla relativa commessa sono rilevati solo nei limiti dei costi di commessa sostenuti che probabilmente saranno recuperati. I costi di commessa sono rilevati come spese nell’esercizio nel quale essi sono sostenuti. Quando è probabile che i costi totali di commessa siano superiori rispetto ai ricavi contrattuali, la perdita attesa è immediatamente rilevata come costo. Gli acconti versati dai committenti sono detratti dal valore delle rimanenze nei limiti dei corrispettivi maturati; la parte eccedente il valore delle rimanenze è iscritta nelle passività .

IFRS 9 Strumenti finanziari
L’IFRS 9 Strumenti Finanziari sostituisce lo IAS 39 Strumenti Finanziari: Rilevazione e valutazione per gli esercizi che iniziano il 1 gennaio 2018 o successivamente, riunendo tutti e tre gli aspetti relativi alla contabilizzazione degli strumenti finanziari: classificazione e valutazione, perdita di valore e hedge accounting.
L’adozione del nuovo principio non ha comportato impatti sul Gruppo.

  1. Classificazione e valutazione

    Ad eccezione di alcuni crediti commerciali, in accordo con l’IFRS 9, il Gruppo inizialmente valuta un’attività finanziaria al suo fair value a cui si aggiungono, nel caso di attività finanziarie non rilevate a conto economico, i costi di transazione.
    In accordo con l’IFRS 9, gli strumenti finanziari di debito sono successivamente rilevati al fair value rilevato a conto economico (FVPL), al costo ammortizzato, o al fair value rilevato tra le altre componenti di conto economico complessivo (FVOCI). La classificazione è basata su due criteri: il modello di business del Gruppo per la gestione delle attività ; e se il cash flow degli strumenti contrattuali rappresenta “ esclusivamente il pagamento di capitale ed interessi” rispetto al capitale in essere (il criterio ‘SPPI’).
    La nuova classificazione e valutazione degli strumenti finanziari di debito del Gruppo sono le seguenti:

    • Strumenti di debito al costo ammortizzato per le attività finanziarie che sono detenute in un modello di business che ha l’obiettivo di detenere le attività finanziarie per incassare flussi di cassa finanziari che rispettano il criterio SPPI. Questa categoria include i Crediti commerciali ed altri crediti del Gruppo, ed i Finanziamenti classificati tra le Altre attività finanziarie non correnti.


    • Strumenti di debito FVOCI, con utili o perdite riciclate a conto economico al momento della cancellazione. Le attività finanziarie classificate in questa categoria sono gli strumenti di debito quotati del Gruppo che rispettano il criterio SPPI e che sono detenuti in un modello di business che prevede sia l’incasso dei flussi di cassa che la vendita degli strumenti. In accordo con IAS 39, gli strumenti di debito quotati del Gruppo erano classificati come attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS).


    Le Altre attività finanziarie sono classificate e successivamente valutate, come segue:


    • Strumenti rappresentativi di capitale FVOCI, con utili o perdite che non sono riciclate a conto economico al momento della cancellazione. Questa categoria include solo gli strumenti di capitale, che il Gruppo intende detenere per un futuro prevedibile e che il Gruppo ha irrevocabilmente deciso di classificare come tali al riconoscimento iniziale od alla transizione. Il Gruppo classificava i suoi strumenti di capitale non quotati come strumenti di capitale al FVOCI. In accordo con IFRS 9, gli strumenti di capitale al FVOCI non sono soggetti ad una valutazione di impairment. In accordo con IAS 39, gli strumenti di capitale non quotati del Gruppo erano classificati come attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS).


    • Le attività finanziarie FVPL comprendono strumenti derivati e strumenti di capitale quotati che il Gruppo non ha irrevocabilmente deciso di classificare come FVOCI, al riconoscimento iniziale od alla transizione. Questa categoria includerebbe anche gli strumenti di debito i cui cash flow hanno caratteristiche che non rispettano il criterio SPPI o che sono detenuti in un modello di business il cui obiettivo è sia quello di incassare i flussi di cassa contrattuali che quello di incassare i flussi di cassa contrattuali e la vendita degli strumenti. In accordo con IAS 39, i titoli quotati del Gruppo erano classificati come attività finanziarie AFS. Al momento della transizione, la riserva AFS relativa agli strumenti di capitale quotati, che era stata in precedenza rilevata tra l’OCI cumulato, è stata riclassificata tra gli Utili a nuovo.


    La valutazione dei modelli di business del Gruppo è stata fatta alla data di applicazione iniziale, 1 gennaio 2018, e quindi applicata retrospettivamente a quelle attività finanziarie che non erano state cancellate prima del 1 gennaio 2018. La valutazione se i flussi di cassa contrattuali degli strumenti di debito sono esclusivamente costituiti da capitale ed interessi è stata fatta sulla base dei fatti e delle circostanze al momento della rilevazione iniziale delle attività .



    La contabilizzazione delle passività finanziarie del Gruppo rimane la stessa applicata in accordo con IAS 39. Come previsto nello IAS 39, l’IFRS 9 richiede che le passività per corrispettivi potenziali vengano trattate come strumenti finanziari valutati al fair value, con le variazioni di fair value rilevate nel prospetto di conto economico.
    La contabilizzazione dei derivati incorporati nelle passività finanziarie e in contratti ospite di natura non finanziaria non si è modificata rispetto ai requisiti dello IAS 39.

  2. Perdita di valore

    L’adozione dell’IFRS 9 ha cambiato fondamentalmente la contabilizzazione da parte del Gruppo delle perdite di valore relative ad attività finanziarie rimpiazzando l’approccio della perdita sostenuta previsto dallo IAS 39 con l’approccio prospettico (o anche forward looking) delle perdite attese sui crediti (ECL).
    L’IFRS 9 richiede al Gruppo di registrare uno stanziamento per ECL relativamente a tutti i finanziamenti e gli altri crediti che rappresentano un’attività finanziaria che non sono detenuti al FVPL. Le perdite attese sui crediti (ECL) sono basate sulla differenza tra i flussi di cassa contrattuali dovuti in accordo con il contratto e tutti i flussi di cassa che il Gruppo si attende di ricevere. La differenza negativa è quindi attualizzata utilizzando un’approssimazione del tasso di interesse effettivo originale dell’attività .
    Per le Attività contrattuali e i Crediti commerciali ed altri crediti, il Gruppo ha applicato l’approccio semplificato standard e ha calcolato l’ECL basandosi sulle perdite su crediti attese lungo tutta la vita dei crediti. Il Gruppo ha definito una matrice per lo stanziamento che è basata sull’esperienza storica del Gruppo relativamente alle perdite su crediti, rettificata tenendo conto di fattori previsionali specifici ai creditori ed all’ambiente economico.
    Per le altre attività finanziarie (i.e., finanziamenti e titoli di debito al FVOCI), l’ECL è basato sull’ECL dei 12 mesi. L’ECL dei 12 mesi è una parte degli ECL previsti per tutta la vita dei crediti, che risulta da inadempienze (default) sugli strumenti finanziari che sono possibili nei 12 mesi successivi alla data di bilancio. In ogni caso, quando si è avuto un incremento significativo nel rischio di credito dopo la data di origine del credito, lo stanziamento sarà fatto sulla base dell’ECL complessivo.
    Gli strumenti di debito al FVOCI del Gruppo comprendono esclusivamente obbligazioni quotate che sono classificate nelle categorie di investimento superiori (Molto Buono e Buono) dall’Agenzia Good Credit Rating e, quindi, sono considerati investimenti a basso rischio di credito. Secondo la propria politica, il Gruppo valuta questi investimenti sulla base dell’ECL dei 12 mesi.
    In ogni caso, Il Gruppo considera che ci sia stato un incremento significativo nel rischio di credito quando i termini contrattuali di pagamento sono scaduti da più di 30 giorni.
    Il Gruppo considera che un’attività finanziaria sia in default quando i termini contrattuali di pagamento sono scaduti da più di 90 giorni. Comunque, in alcuni casi, il Gruppo potrebbe anche considerare che un’attività finanziaria sia in default quando informazioni interne ed esterne indicano che è improbabile che il Gruppo riceva l’intero importo dell’ammontare contrattuale scaduto prima di prendere in considerazione qualsiasi garanzia sul credito detenuta dal Gruppo.
    L’adozione dei requisiti dell’IFRS 9 riferiti all’ECL non ha comportato una differenza significativa negli stanziamenti per perdite di valore delle attività finanziarie del Gruppo.

  3. Hedge accounting

    Il Gruppo applica l’hedge accounting prospettivamente. Alla data della prima applicazione, tutti i rapporti di hedge accounting esistenti erano idonei alla continuazione del loro trattamento come rapporti di hedge accounting. Coerentemente ai periodi precedenti, il Gruppo ha continuato a designare la variazione di fair value dell’intero contratto forward nei rapporti di copertura di cash flow del Gruppo, e di conseguenza, l’adozione dell’hedge accounting secondo i requisiti dell’IFRS 9 non ha impatti significativi sui bilanci del Gruppo. In accordo con IFRS 9, tutti gli utili e le perdite derivanti dalle coperture dei flussi di cassa del Gruppo si qualificavano per essere successivamente riclassificate a conto economico. Peraltro, in accordo con IFRS 9, gli utili e le perdite sulle coperture dei flussi di cassa di acquisti previsti di attività non finanziarie devono essere rilevati nel valore di carico iniziale delle attività non finanziarie. Quindi, con l’adozione dell’IFRS 9, l’Utile o perdita netti sulle coperture di flussi di cassa sono stati presentati tra le “ Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate a conto economico”. Questo cambiamento si applica solo prospettivamente dalla data di applicazione dell’IFRS 9 e non ha alcun impatto sulla presentazione dei saldi comparativi.

INTERPRETAZIONE IFRIC 22 OPERAZIONI IN VALUTA ESTERA E ANTICIPI
L’interpretazione chiarisce che, nel definire il tasso di cambio spot da utilizzare per la rilevazione iniziale della relativa attività , costi o ricavi (o parte di questi) al momento della cancellazione di un’attività non monetaria o di una passività non monetaria relativa ad anticipi su corrispettivi, la data della transazione è la data in cui l’entità riconosce inizialmente l’attività non monetaria o la passività non monetaria relativa ad anticipi su corrispettivi. Nel caso di pagamenti o anticipi multipli, l’entità deve definire la data della transazione per ogni pagamento od anticipo su corrispettivi. Questa interpretazione non ha avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo.

MODIFICHE ALL’IFRS 2 CLASSIFICAZIONE E RILEVAZIONE DELLE OPERAZIONI CON PAGAMENTO BASATO SU AZIONI
Lo IASB ha emesso le modifiche all’IFRS 2 Pagamenti basati su azioni che trattano tre aree principali: gli effetti di una condizione di maturazione sulla misurazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata per cassa; la classificazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata al netto delle obbligazioni per ritenute d’acconto; la contabilizzazione qualora una modifica dei termini e delle condizioni di una transazione con pagamento basato su azioni cambia la sua classificazione da regolata per cassa a regolata con strumenti rappresentativi di capitale. Al momento dell’adozione, le entità devono applicare le modifiche senza riesporre i periodi precedenti, ma l’applicazione retrospettiva è consentita se scelta per tutte e tre le modifiche e vengono rispettati altri criteri. Il Gruppo contabilizza i pagamenti basati su azioni regolati per cassa in accordo con l’approccio chiarito in queste modifiche. Inoltre, non ha posto in essere transazioni con pagamento basato su azioni regolata al netto delle obbligazioni per ritenute d’acconto e non ha apportato alcuna modifica dei termini e delle condizioni delle proprie transazioni con pagamento basato su azioni. Quindi, queste modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo.

MODIFICHE ALLO IAS 28 PARTECIPAZIONI IN SOCIETà COLLEGATE E JOINT VENTURE – CHIARIMENTO CHE LA RILEVAZIONE DI UNA PARTECIPAZIONE AL FAIR VALUE RILEVATO NELL’UTILE/(PERDITA) D’ESERCIZIO è UNA SCELTA CHE SI APPLICA ALLA SINGOLA PARTECIPAZIONE
Le modifiche chiariscono che un’entità che è un’organizzazione di venture capital, od un’altra entità qualificata, potrebbe decidere, al momento della rilevazione iniziale e con riferimento al singolo investimento, di valutare le proprie partecipazioni in collegate e joint venture al fair value rilevato a conto economico. Se un’entità che non si qualifica come entità di investimento, ha una partecipazione in una collegata o joint venture che è un’entità di investimento, l’entità può , quando applica il metodo del patrimonio netto, decidere di mantenere la valutazione al fair value applicata da quell’entità di investimento (sia questa una collegata o una joint venture) nella misurazione delle proprie (della collegata o joint venture) partecipazioni. Questa scelta è fatta separatamente per ogni collegata o joint venture che è un’entità di investimento all’ultima (in termine di manifestazione) delle seguenti date: (a) di rilevazione iniziale della partecipazione nella collegata o joint venture che è un’entità di investimento; (b) in cui la collegata o joint venture diventa un’entità di investimento; e (c) in cui la collegata o joint venture che è un’entità di investimento diventa per la prima volta capogruppo. Queste modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo.

PRINCIPI EMANATI MA NON ANCORA IN VIGORE
Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio consolidato del Gruppo, erano già stati emanati ma non erano ancora in vigore. Il Gruppo intende adottare questi principi quando entreranno in vigore.

Modifiche all’IFRS 10 e allo IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture
Le modifiche trattano il conflitto tra l’IFRS 10 e lo IAS 28 con riferimento alla perdita di controllo di una controllata che è venduta o conferita ad una collegata o da una joint venture. Le modifiche chiariscono che l’utile o la perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di attività che costituiscono un business, come definito dall’IFRS 3, tra un investitore ed una propria collegata o joint venture, deve essere interamente riconosciuto.

Qualsiasi utile o perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di attività che non costituiscono un business, è peraltro riconosciuto solo nei limiti della quota detenuta da investitori terzi nella collegata o joint venture. Lo IASB ha rinviato indefinitivamente la data di applicazione di queste modifiche, ma se un’entità decidesse di applicarle anticipatamente dovrebbe farlo prospetticamente.

IFRS 16 Leases
L’IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 e sostituisce lo IAS 17 Leasing, l’IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing, il SIC-15 Leasing operativo – Incentivi e il SIC-27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing. L’IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l’informativa dei leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari – contratti di leasing relativi ad attività di “ scarso valore” (ad esempio i personal computer) ed i contratti di leasing a breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi od inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti del leasing (cioè la passività per leasing) ed un’attività che rappresenta il diritto all’utilizzo dell’attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto di utilizzo dell’attività ). I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l’ammortamento del diritto di utilizzo dell’attività .
I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconoscerà generalmente l’importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d’uso dell’attività .

La contabilizzazione prevista dall’IFRS 16 per i locatori è sostanzialmente invariata rispetto all’odierna contabilizzazione in accordo allo IAS 17. I locatori continueranno a classificare tutti i leasing utilizzando lo stesso principio di classificazione previsto dallo IAS 17 e distinguendo tra due tipologie di leasing: leasing operativi e leasing finanziari.
L’IFRS 16 richiede ai locatari ed ai locatori un’informativa più estesa rispetto allo IAS 17.

L’IFRS 16 entrerà in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2019 o successivamente. E’ consentita l’applicazione anticipata, ma non prima che l’entità abbia adottato l’IFRS 15. Un locatario può scegliere di applicare il principio utilizzando un approccio pienamente retrospettico o un approccio retrospettico modificato. Le disposizioni transitorie previste dal principio consentono alcune facilitazioni.

I principali impatti sul bilancio consolidato di Gruppo, tuttora in corso di valutazione e affinamento, sono così
riassumibili:

  • Situazione patrimoniale - finanziaria: maggiori attività non correnti per l’iscrizione del “ diritto d’uso dell’attività presa in locazione” in contropartita di maggiori passività di natura finanziaria; conseguentemente si prevede l’iscrizione di un Debito per leasing compreso tra 82 e 92 milioni di euro in sede di transition.

  • Conto economico: diversa natura, qualificazione e classificazione delle spese, con l’iscrizione dell’”Ammortamento del diritto d’uso dell’attività ” e di “ Oneri finanziari per interessi”, in luogo dei “ Costi per godimento di beni di terzi - canoni per leasing operativo”, come da IAS 17, con conseguente impatto positivo sull’EBITDA percentuale compreso tra i 2,0 e 2,5 punti percentuali in ragione d’anno a parità di perimetro. Inoltre, la combinazione tra l’ammortamento per quote costanti del “ diritto d’uso dell’attività ” e il metodo del tasso di interesse effettivo applicato ai debiti per leasing comportano, rispetto allo IAS 17, maggiori oneri complessivi a conto economico nei primi anni del contratto di leasing e oneri complessivi decrescenti negli ultimi anni.

  • Rendiconto finanziario: i pagamenti dei canoni di leasing, per la quota capitale del rimborso del debito, saranno riclassificati da “ flusso monetario da attività operative” a “ flusso monetario da attività di finanziamento”.

Il processo di implementazione del nuovo principio contabile comporta aggiornamenti e modifiche significative sui sistemi IT, la modifica e l’aggiornamento dei modelli di controllo e di compliance e dei relativi processi. Gli impatti sono basati sulle risultanze delle analisi alla data di redazione del presente bilancio e potrebbero cambiare in quanto il processo di implementazione è in via di finalizzazione.

IFRIC Interpretation 23 Uncertainty over Income Tax Treatment
L’Interpretazione definisce il trattamento contabile delle imposte sul reddito quando il trattamento fiscale comporta delle incertezze che hanno effetto sull’applicazione dello IAS 12 e non si applica alle imposte o tasse che non rientrano nello scopo dello IAS 12, né include specificamente requisiti relativi ad interessi o sanzioni riconducibili a trattamenti fiscali incerti.

L’Interpretazione tratta specificamente i seguenti punti:

  • Se un’entità considera separatamente i trattamenti fiscali incerti

  • Le assunzioni dell’entità sull’esame dei trattamenti fiscali da parte delle autorità fiscali

  • Come un’entità determina l’utile imponibile (o la perdita fiscale), la base fiscale, le perdite fiscali non utilizzate, i crediti fiscali non utilizzati e le aliquote fiscali

  • Come un’entità tratta i cambiamenti nei fatti e nelle circostanze.

Un’entità deve definire se considerare ogni trattamento fiscale incerto separatamente od unitamente ad altri (uno o più ) trattamenti fiscali incerti. Dovrebbe essere seguito l’approccio che consente la miglior previsione della risoluzione dell’incertezza. L’Interpretazione è in vigore per gli esercizi che si aprono al 1 gennaio 2019 o successivamente, ma sono disponibili alcune agevolazioni per la prima applicazione. Il Gruppo applicherà l’interpretazione alla data di entrata in vigore. Poiché il Gruppo opera in un complesso contesto fiscale multinazionale, l’applicazione dell’Interpretazione potrebbe avere degli effetti sul bilancio consolidato e sull’informativa richiesta. Inoltre, il Gruppo potrebbe dover definire processi e procedure per ottenere le informazioni necessarie all’applicazione tempestiva dell’Interpretazione.

Modifiche all’IFRS 9: Prepayment Features with Negative Compensation
Ai sensi dell’IFRS 9, uno strumento di debito può essere valutato al costo ammortizzato o al fair value nel conto economico complessivo, a condizione che i flussi finanziari contrattualizzati siano "esclusivamente pagamenti di capitale e interessi sull’importo di riferimento" (il criterio SPPI) e lo strumento sia classificato nell’appropriato modello di business. Le modifiche all’IFRS 9 chiariscono che un’attività finanziaria supera il criterio SPPI indipendentemente dall’evento o dalla circostanza che causa la risoluzione anticipata del contratto e indipendentemente da quale sia la parte che paga o che riceve un ragionevole risarcimento per la risoluzione anticipata del contratto. Le modifiche devono essere applicate retrospetticamente e sono effettive dal 1° gennaio 2019, e l’applicazione anticipata è consentita. Queste modifiche non hanno impatto sul bilancio consolidato del Gruppo.

Modifiche allo IAS 19: Plan Amendment, Curtailment or Settlement
Le modifiche allo IAS 19 sanciscono le regole di contabilizzazione nel caso in cui, durante il periodo di riferimento, si verifichi una modifica, una riduzione o un regolamento del piano. Le modifiche precisano che quando una modifica, una riduzione o un regolamento del piano avvengono durante l’esercizio, un’entità è tenuta a:

  • Determinare il costo del servizio per il resto del periodo successivo alla modifica, riduzione o regolamento del piano, utilizzando le ipotesi attuariali di riferimento per rimisurare la passività (attività ) netta per benefici definiti in modo che rifletta i benefici offerti dal piano e le attività del piano dopo tale evento.

  • Determinare l’interesse netto per il periodo rimanente dopo la modifica del piano, riduzione o regolamento del piano: la passività (attività ) netta per benefici definiti che riflette i benefici offerti dal piano e le attività del piano dopo tale evento; e il tasso di sconto utilizzato per riparametrare la passività (attività ) netta per benefici definiti.

Le modifiche chiariscono inoltre che un’entità in primo luogo deve quantificare tutti i costi relativi alle precedenti prestazioni di lavoro, piuttosto che l’utile o la perdita che si sono realizzati al momento del regolamento, senza considerare l’effetto del massimale dell’attività . Tale importo è rilevato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.
Successivamente, dopo la modifica, la riduzione o il regolamento del piano, l’entità quantifica l’effetto del massimale dell’attività . Qualsiasi variazione in merito, ad eccezione di quanto è già incluso negli interessi netti, deve essere rilevata nelle altre componenti del conto economico complessivo.
Le modifiche si applicano a modifiche, riduzioni o regolamenti del piano che si verificano a partire dal primo esercizio che inizia il 1 ° gennaio 2019 o successivamente, e ne è consentita l’applicazione anticipata.
Tali variazioni si applicheranno solo a eventuali modifiche future del piano, riduzioni o transazioni del Gruppo.

Modifiche allo IAS 28: Long-term interests in associates and joint ventures
Le modifiche specificano che un’entità applica l’IFRS 9 per investimenti a lungo termine in una società collegata o joint venture, per i quali non si applica il metodo del patrimonio netto ma che, in sostanza, formano parte dell’investimento netto nella società collegata o joint venture (interessi a lungo termine).
Questo chiarimento è rilevante perché implica che il modello delle perdite attese sui crediti dell’IFRS 9, si applica a tali investimenti a lungo termine.
Le modifiche chiariscono inoltre che, nell’applicare l’IFRS 9, un’entità non deve tenere conto di eventuali perdite della società collegata o della joint venture o di eventuali perdite di valore della partecipazione, rilevate come rettifiche della partecipazione netta nella collegata o joint venture che derivano dall’applicazione dello IAS 28 Investments in Associates and Joint Ventures. Le modifiche devono essere applicate in maniera retrospettica e sono efficaci a partire dal 1 ° gennaio 2019, e l’applicazione anticipata è consentita. Poiché il Gruppo non detiene interessi a lungo termine nella propria collegata e joint venture, le modifiche non avranno impatto sul bilancio consolidato.

Miglioramenti annuali 2015-2017 Cycle (emessi nel dicembre 2017)

Questi miglioramenti includono:

IFRS 3 Business Combinations
Le modifiche puntualizzano che, quando un’entità ottiene il controllo di un business che è una joint operation, applica i requisiti per un’aggregazione aziendale (business combination) che si è realizzata in più fasi, tra cui la rivisitazione al fair value della partecipazione precedentemente detenuta nelle attività e passività della joint operation. Nel fare ciò , l’acquirente rivaluta l’intera partecipazione precedentemente detenuta nella joint operation.
L’entità applica tali modifiche alle business combinations per cui la data di acquisizione coincide o è successiva al primo esercizio a partire dal 1° gennaio 2019, con l’applicazione anticipata consentita. Queste modifiche si applicano alle successive business combinations del Gruppo.

IFRS 11 Joint Arrangements
Una parte che partecipa in una joint operation, senza avere il controllo congiunto, potrebbe ottenere il controllo congiunto della joint operation nel caso in cui l’attività della stessa costituisca un business come definito nell’IFRS 3. Le modifiche chiariscono che le partecipazioni precedentemente detenute in tale joint operation non sono rimisurate. Un’entità applica tali modifiche alle operazioni nelle quali detiene il controllo congiunto a partire dall’inizio dell’esercizio a partire dal 1 ° gennaio 2019 o successivamente, con l’applicazione anticipata consentita. Queste modifiche non sono oggi applicabili al Gruppo ma potrebbero diventarlo in futuro.

IAS 12 Income Taxes
Le modifiche chiariscono che gli effetti delle imposte sui dividendi sono collegati per lo più alle operazioni passate o agli eventi che hanno generato utili distribuibili piuttosto che alle distribuzioni ai soci. Pertanto, un’entità rileva gli effetti delle imposte sul reddito dai dividendi nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio, nelle altre componenti di conto economico complessivo o nel patrimonio netto coerentemente con il modo in cui l’entità ha precedentemente riconosciuto tali operazioni o eventi passati.

L’entità applica tali modifiche per gli esercizi che hanno inizio dal 1 ° gennaio 2019 o successivamente, ed è consentita l’applicazione anticipata. Quando l’entità applica per la prima volta tali modifiche, le applica agli effetti che hanno avuto le imposte sui dividendi rilevati a partire dall’inizio del primo esercizio. Poiché la prassi attuale del Gruppo è in linea con tali emendamenti, il Gruppo non prevede alcun effetto sul proprio bilancio consolidato.

IAS 23 Borrowing Costs
Le modifiche chiariscono che un’entità tratta come finanziamenti non specifici qualsiasi finanziamento effettuato e che fin dal principio era finalizzato a sviluppare un’attività , nel caso in cui tutte le azioni necessarie per predisporre tale attività all’uso o alla vendita sono completate.
Un’entità applica tali modifiche agli oneri finanziari sostenuti a partire dall’inizio dell’esercizio in cui l’entità applica per la prima volta tali modifiche. Un’entità applica tali modifiche per gli esercizi che hanno inizio dal 1 ° gennaio 2019 o successivamente, e l’applicazione anticipata è consentita. Poiché la prassi attuale del Gruppo è in linea con tali modifiche, il Gruppo non rileva alcun effetto sul proprio bilancio consolidato.

NOTA 3 - GESTIONE DEI RISCHI


Rischio di credito
Ai fini commerciali sono adottate specifiche politiche volte ad assicurare la solvibilità dei propri clienti.
Per quanto riguarda le controparti finanziarie, il Gruppo non è caratterizzato da significative concentrazioni di rischio di credito e di rischio di solvibilità .

Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità è collegato alla difficoltà di reperire fondi per far fronte agli impegni. I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità delle società del Gruppo sono monitorati o gestiti centralmente sotto il controllo della Tesoreria di Gruppo, con l’obiettivo di garantire un’efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie attuali e prospettiche (mantenimento di un adeguato livello di disponibilità liquide e disponibilità di fondi ottenibili tramite un adeguato ammontare di linee di credito committed).
Il difficile contesto economico dei mercati e di quelli finanziari richiede particolare attenzione alla gestione del rischio di liquidità e in tal senso particolare attenzione è posta alle azioni tese a generare risorse finanziarie con la gestione operativa e al mantenimento di un adeguato livello di liquidità disponibile.
Il Gruppo prevede, quindi, di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi derivanti dalla gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o il rifinanziamento dei prestiti bancari.

Rischio di cambio e rischio di tasso di interesse
Il rischio di cambio è mitigato dalla prevalenza delle operazioni di transazioni denominate e registrate in valuta locale. Il Gruppo prevalentemente non opera in aree con valuta a rischio di forte oscillazione cambi e pertanto tale rischio non è significativo.

L’esposizione al rischio di tasso di interesse deriva dalla necessità di finanziare le attività operative e di investimento M&A oltre che di impiegare la liquidità disponibile. La variazione dei tassi di interesse di mercato può avere un impatto negativo o positivo sul risultato economico del Gruppo, influenzando indirettamente i costi e i rendimenti delle operazioni di finanziamento e di investimento.
Il rischio di tasso di interesse a cui è esposto il Gruppo deriva da prestiti bancari; per mitigare tali rischi, il Gruppo, quando lo ritiene opportuno, fa ricorso all’utilizzo di strumenti derivati designati come “ cash flow hedges”.

L’utilizzo di tali strumenti è regolato da procedure scritte coerenti con le strategie di gestione dei rischi del Gruppo che non prevedono strumenti derivati con scopi di negoziazione.

NOTA 4 - Area di consolidamento


Le società incluse nell’area di consolidamento sono consolidate con il metodo integrale.

Le principali variazioni intervenute nell’area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2017 sono relative a:

  • Valorem LLC, società statunitense acquisita nel mese di aprile 2018, specializzata nella Digital Strategy e nella implementazione di soluzioni Cloud, Analytics e modelli di user experience;

  • Modcomp GmbH, e le sue controllate CSPi Gmbh (ora Spike Reply GmbH) e MCG Systems AG, società di diritto tedesco acquisite nel mese di luglio 2018 specializzate in Security Solutions, di cui la controllata Reply AG detiene il 100% del capitale sociale;

  • Elbkind GmbH, società di diritto tedesco acquisita nel mese di novembre 2018, un’agenzia di comunicazione digitale specializzata nello stimolare conversazioni e posizionare marchi e prodotti sui canali Social.

La variazione dell’area di consolidamento non incide in modo significativo sui ricavi e sull’utile ante imposte di Gruppo al 31 dicembre 2018 (circa il 3,5% sui ricavi consolidati e il 2,0% sull’utile ante imposte).

Si segnala che nell’elenco delle imprese e partecipazioni del Gruppo Reply, riportato in allegato, sono inoltre incluse nell’area di consolidamento le seguenti società start-up rispetto al 31 dicembre 2017:

  • Sprint Reply S.r.l., società costituita nel mese di dicembre 2017, di cui Reply S.p.A. detiene il 100% del capitale sociale;

  • Go Reply GmbH, società di diritto tedesco avviata nel mese di gennaio 2018, di cui la controllata Reply AG detiene il 100% del capitale sociale;

  • Portaltech Reply Sud GmbH, società di diritto tedesco avviata nel mese di gennaio 2018, di cui la controllata Reply AG detiene il 100% del capitale sociale;

  • Envision Reply S.r.l., società di diritto italiano costituita nel mese di marzo 2018, di cui Reply S.p.A. detiene l’88% del capitale sociale.

NOTA 5 - Ricavi


I ricavi delle vendite e delle prestazioni, comprensivi della variazione dei lavori in corso su ordinazione, ammontano a 1.035.793 migliaia di euro (884.434 migliaia di euro nel 2017). Tale voce comprende ricavi per attività di consulenza, per attività progettuale, per servizi di assistenza e manutenzione e altri ricavi minori.

La ripartizione percentuale dei ricavi per area geografica, intesa come localizzazione della fornitura di servizi, è riportata nella tabella che segue.

Le informazioni richieste dallo IFRS 8 (“ Informativa per settore”) nonché la ripartizione dei ricavi per business line sono riportate nella Nota 33 della presente relazione.

NOTA 6 - Acquisti


Il dettaglio è il seguente:

Gli acquisti di Licenze software e Hardware per rivendita sono iscritti al netto della variazione delle rimanenze.
La voce Altri comprende principalmente l’acquisto di carburante per 2.801 migliaia di euro e l’acquisto di materiale di consumo per 1.259 migliaia di euro.

NOTA 7 - Lavoro


Il dettaglio è il seguente:

L’incremento del costo del lavoro, pari a 77.097 migliaia di euro, è imputabile all’incremento complessivo registrato nel volume d’affari del Gruppo e all’aumento del personale dipendente.

Di seguito si evidenzia il numero di dipendenti suddiviso per categoria:

Al 31 dicembre 2018 i dipendenti del Gruppo erano 7.606, rispetto ai 6.456 di fine 2017. La variazione dell’area di consolidamento ha comportato un aumento dell’organico pari a 520 dipendenti.
Il numero medio dei dipendenti nel 2018 risulta essere pari a 7.041, in aumento rispetto ai 6.291 dell’anno precedente.
Il personale dipendente è composto principalmente da laureati in ingegneria elettronica, informatica ed economia provenienti dalle migliori università .

NOTA 8 - Servizi e costi diversI


Il costo per prestazioni di servizi è così composto:

La variazione dei Servizi e Costi diversi, pari a 49.806 migliaia di euro, è riconducibile all’incremento complessivo registrato nel volume d’affari del Gruppo.

La voce Servizi diversi comprende principalmente servizi di marketing, servizi amministrativi e legali, servizi di telefonia e servizi di mensa.

Le Spese ufficio includono affitti passivi addebitati da terze parti per 18.220 migliaia di euro, utenze per 4.960 migliaia di euro e servizi resi da terze parti per 492 migliaia di euro e da parti correlate per 1.098 migliaia di euro, relativi a contratti di servizio per l’utilizzo di locali, la domiciliazione e la prestazione di servizi di segreteria.

NOTA 9 - Ammortamenti e svalutazioni


Gli ammortamenti relativi alle immobilizzazioni materiali sono stati calcolati sulla base di aliquote economiche-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni ed hanno comportato un onere complessivo al 31 dicembre 2018 di 8.379 migliaia di euro. Il dettaglio di tali ammortamenti è riportato nel commento della corrispondente voce patrimoniale.

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali hanno comportato nell’esercizio 2018 un onere complessivo di 5.469 migliaia di euro. Il dettaglio di tali ammortamenti è riportato nel commento della corrispondente voce patrimoniale.

NOTA 10 - Altri (costi)/ricavi operativi non ricorrenti


Gli altri componenti operativi e non ricorrenti ammontano a positivi 4.364 migliaia di euro (869 migliaia di euro nel 2017) e si riferiscono a:

  • 2.942 migliaia di euro riferiti a rilasci di fondo rischi e a rilasci di fondi stanziati a rettifica di poste dell’attivo;

  • 1.422 migliaia di euro riferiti all’adeguamento al fair value del debito relativo al corrispettivo variabile per l’acquisto di partecipazioni in società controllate (Business combination).

NOTA 11 - (Oneri)/proventi da partecipazioni


Tale voce risulta positiva per 6.862 migliaia di euro si riferisce a:

  • la variazione del fair value su partecipazioni per positivi 11.450 migliaia di euro;

  • la svalutazione di partecipazioni pari a negativi 4.588 migliaia di euro.

NOTA 12 - (Oneri)/proventi finanziari


Il dettaglio è il seguente:

I Proventi finanziari includono principalmente interessi sui conti correnti bancari attivi per 311 migliaia di euro. Gli Oneri finanziari includono principalmente gli interessi passivi relativi ai finanziamenti al servizio di operazioni di M&A.
La voce Altri comprende principalmente:

  • le differenze cambio nette risultanti dalla conversione di poste patrimoniali iscritte in valute diverse dall’euro per positivi 30 migliaia di euro;

  • le variazioni nette di fair value dei Convertible Loans comprensivo degli interessi capitalizzati per positivi 1.024 migliaia di euro;

  • le variazioni di fair value di passività finanziarie in base allo IFRS 9 per negativi 158 migliaia di euro.

NOTA 13 - Imposte sul reddito


Le imposte sul reddito di competenza dell’esercizio 2018 ammontano complessivamente a 38.230 migliaia di euro e sono così dettagliate:

L’incidenza del carico fiscale sul risultato prima delle imposte è pari al 27,5% (28,8% nell’esercizio 2017).

Di seguito si riporta la riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio consolidato e l’onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote teoriche vigenti in Italia:

Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio e l’onere fiscale teorico, non si tiene conto dell’IRAP in quanto trattasi di imposta con una base imponibile diversa dall’utile ante imposte. Pertanto le imposte teoriche sono state determinate applicando solo l’aliquota fiscale IRES vigente in Italia pari al 24,0% all’utile ante imposte delle attività in funzionamento.

NOTA 14 - Utile per azione


L’utile base per azione al 31 dicembre 2018 è calcolato sulla base di un utile netto di Gruppo pari a 99.913 migliaia di euro (77.871 migliaia di euro al 31 dicembre 2017) diviso per il numero medio ponderato di azioni al 31 dicembre 2018, al netto delle azioni proprie, pari a 37.407.400 (37.407.400 al 31 dicembre 2017).

L’utile base per azione coincide con l’utile diluito per azione in quanto non vi sono stock option esercitabili in esercizi futuri.

NOTA 15 - Attività materiali


Le attività materiali al 31 dicembre 2018 risultano pari a 44.452 migliaia di euro e sono così dettagliate:

Le attività materiali nel corso dell’esercizio 2018 hanno avuto la seguente movimentazione:

Nel corso dell’esercizio il Gruppo ha effettuato investimenti complessivi per 29.774 migliaia di euro (10.871 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).

La voce Fabbricati include il valore netto di un immobile di proprietà del gruppo pari a 4.073 migliaia di euro, ubicato a Guetersloh, Germania. Nel corso dell’esercizio sono stati investiti circa 2.304 migliaia di euro al fine di ampliare gli spazi ad uso ufficio.
Nel mese di aprile 2018, Reply ha perfezionato l’acquisto del complesso immobiliare sito in Torino e denominato “ ex Caserma De Sonnaz” per un valore di 13.100 migliaia di euro. L’immobile, dopo adeguata ristrutturazione, sarà adibito ad ospitare gli uffici del Gruppo.
Gli incrementi della voce Impianti e macchinari si riferiscono principalmente all’acquisto di attrezzatture generiche e alla realizzazione di impianti per le sedi del Gruppo. Si evidenzia inoltre che tale voce comprende leasing finanziari per un valore netto pari a 315 migliaia di euro.
La variazione della voce Hardware è dovuta per 1.892 migliaia di euro ad investimenti effettuati dalle società appartenenti alla Region 1, per 1.834 migliaia di euro ad acquisti effettuati dalle società appartenenti alla Region 2 e per 543 migliaia di euro ad acquisti effettuati dalle società appartenenti alla Region 3. Si evidenzia inoltre che tale voce comprende leasing finanziari per un valore netto pari a 137 migliaia di euro (389 al 31 dicembre 2017).
La voce Altri beni al 31 dicembre 2018 include principalmente migliorie su beni di terzi e mobili e arredi per ufficio. L’incremento di 7.203 migliaia di euro si riferisce principalmente all’acquisto di mobili ed arredi per 3.235 migliaia di euro e a migliorie su beni di terzi per 2.539 migliaia di euro. Tale voce include altresì un leasing finanziario per mobili per un valore netto pari a 793 migliaia di euro (1.399 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).

Le Altre variazioni fanno riferimento principalmente alle differenze cambio.

Al 31 dicembre 2018 le attività materiali risultano ammortizzate per il 57,3% del loro valore, rispetto al 70,1% di fine 2017.

NOTA 16 - Avviamento


Tale voce include il valore dell’avviamento emergente dal consolidamento delle partecipate e il valore dei rami d’azienda acquisiti a titolo oneroso.

L’avviamento nel corso dell’esercizio 2018 ha avuto la seguente evoluzione:

L’incremento rispetto al valore dell’avviamento al 31 dicembre 2017 si riferisce a:

  • all’acquisto da parte di Reply Inc. della società Valorem LLC di diritto americano;

  • all’acquisto da parte di Reply AG di Modcomp GmbH, e le sue controllate CSPi Gmbh (ora Spike Reply GmbH) e MCG Systems AG, società di diritto tedesco;

  • all’acquisto da parte di Reply AG di Elbkind GmbH, società di diritto tedesco.

La situazione contabile aggregata della società alla data di acquisizione e la determinazione dell’avviamento sono esposte nella tabella seguente:

Nel periodo in esame non si sono evidenziati indicatori di impairment.

L’avviamento è stato allocato alle cash generating units (“ CGU”), identificate nelle Region in cui il Gruppo opera e di seguito riepilogate. Tale suddivisione rispecchia la gestione del Gruppo da parte del Management.

Reply si è dotata di un sistema strutturato e periodico di pianificazione e controllo di gestione, orientato alla definizione degli obiettivi e delle strategie aziendali, allo sviluppo del budget annuale.

Il modello di impairment adottato dal Gruppo Reply si basa su una metodologia di flussi di cassa prospettici identificata nella Discounted cash flow analysis.

Nell’applicare tale modello il management utilizza diverse assunzioni, applicate alle singole CGU sui due anni di estrapolazione successivi al budget annuale, per la stima di:

  • incremento di ricavi,

  • incremento dei costi operativi,

  • investimenti,

  • variazioni nel capitale di funzionamento.

Il valore recuperabile della CGU, a cui i singoli avviamenti si riferiscono, viene determinato come il più elevato tra il fair value al netto degli oneri di vendita (net selling price) e il valore attuale dei flussi di cassa stimati futuri che ci si attende deriveranno dall’uso continuativo del bene (valore d’uso). Qualora il valore recuperabile risulti superiore al valore netto contabile della CGU non si procede ad alcuna svalutazione dell’attività ; in caso contrario, invece il modello di calcolo indica la differenza tra il valore netto contabile e il valore recuperabile quale effetto dell’impairment.

Di seguito le principali assunzioni utilizzate nel determinare il valore recuperabile delle Cash Generating Units:

Si segnala che al 31 dicembre 2018 per le CGU oggetto di impairment test non sono emerse indicazioni che tali attività possano aver subito perdita di valore.
La differenza positiva tra il valore d’uso così stimato sul valore contabile del capitale investito netto al 31 dicembre 2018 delle CGU risulta pari a 274,2% per la Region 1, 223,1% per la Region 2 e 49,7% per la Region 3.

Si segnala inoltre che Reply ha sviluppato, infine, un’analisi di sensitività del valore recuperabile stimato. Il Gruppo considera che il tasso di crescita dei ricavi e il tasso di sconto siano parametri chiave nella stima del fair value, ed ha pertanto effettuato tale sensitivity analysis attraverso:

  • una riduzione sino al 30% dei valori di crescita del fatturato;

  • un incremento di 100 punti base del tasso di sconto

Da tale analisi non risulterebbe un’eccedenza del valore contabile delle CGU rispetto al loro valore recuperabile, che risulta essere sempre significativamente più alto.

E’ opportuno, infine, precisare che le stime ed i dati di piano cui sono applicati i parametri prima indicati sono determinati dal management del Gruppo sulla base dell’esperienza passata e delle attese circa gli sviluppi dei mercati in cui il Gruppo opera. Inoltre, la stima del valore recuperabile delle Cash Generating Unit richiede discrezionalità e uso di stime da parte del management. Il Gruppo non può assicurare che non si verifichi una perdita di valore degli avviamenti in periodi futuri. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un’ulteriore verifica dell’esistenza di perdite di valore saranno monitorate costantemente dal management di Reply.

NOTA 17 - Altre attività immateriali


Le attività immateriali nette al 31 dicembre 2018 ammontano a 14.201 migliaia di euro (15.525 migliaia di euro al 31 dicembre 2017) e sono così dettagliate:

Le attività immateriali nel corso del 2018 hanno avuto la seguente movimentazione:

I Costi di sviluppo si riferiscono a prodotti software e rispettano i requisiti previsti dallo IAS 38.
La voce Software si riferisce principalmente a licenze acquistate ed utilizzate internamente dalle società del Gruppo; si segnala che tale valore include 817 migliaia di euro relativi allo sviluppo di software ad uso interno effettuati nel 2018.
La voce Marchio è relativo principalmente al valore del marchio “ Reply”, conferito in data 9 giugno 2000 alla Capogruppo Reply S.p.A. (all’epoca Reply Europe Sà rl), in relazione all’aumento del capitale sociale deliberato e sottoscritto dalla controllante. Tale valore non è assoggettato a sistematico ammortamento.
La voce Altre attività immateriali si riferisce all’allocazione della differenza di consolidamento (Purchase price allocation) a seguito di alcune operazioni di Business Combination avvenute in esercizi precedenti.

NOTA 18 - Partecipazioni


La voce Partecipazioni pari a 47.512 migliaia di euro comprende per 9 migliaia di euro società controllate e non consolidate in quanto non ancora operative alla data di chiusura e per 47.503 gli investimenti in start-up effettuati dall’Investment company Breed Investments Ltd. in ambito Internet degli Oggetti (IoT).

Si precisa che gli investimenti in equity, detenuti al fine di realizzare un capital gain, sono iscritti al fair value (valore equo) e contabilizzati in conformità all’IFRS 9 Strumenti finanziari: Rilevazione e valutazione. Il fair value è determinato utilizzando l’International Private Equity and Venture Capital valuation guideline (IPEV), come da prassi del settore, ed ogni sua variazione viene rilevata nel prospetto dell’utile (perdita) nell’esercizio in cui si è verificata.

La movimentazione del periodo è riportata di seguito:

NUOVI INVESTIMENTI 2017
Gli incrementi del periodo si riferiscono a:

TAG SENSORS (1.071 migliaia di euro)
La società ha sviluppato una tecnologia leader del mercato utilizzando identificazione tramite radio frequenze (RFID). Per la prima volta, è possibile registrare in maniera continua e in tempo reale la temperatura di prodotti individuali che necessitano di essere mantenuti a temperature specifiche, quali prodotti alimentari e vaccini.

METRON SAS (1.870 migliaia di euro)
La società fornisce ai propri clienti una rete intelligente che permette una gestione migliore del consumo energetico. La loro tecnologia permette una mappatura digitale dell’energia utilizzata nei processi industriali e fornisce un’analisi dei dati che permette alle aziende di essere previdenti e proattive per un consumo efficiente dell’energia. Utilizzando intelligenza artificiale e capacità di controllo, il network di METRON comunica direttamente con i mercati energetici ed asset energetici decentrati per ottimizzare le operazioni in tempo reale a seconda del contesto.

CAGE EYE (1.472 migliaia di euro)
La società , con sede a Oslo, ha sviluppato una piattaforma AgTech leader a livello mondiale. è una tecnologia IoT per l’industria dell’allevamento del salmone progettata per monitorare il comportamento della biomassa in una gabbia e migliorare i processi di alimentazione. La soluzione di facile installazione fornisce un’alimentazione completamente automatizzata e controllata dall’appetito che può ridurre in modo sostanziale lo spreco di mangime, che rappresenta un costo significativo per i produttori. Il sistema, sviluppato in collaborazione con l’Istituto Norvegese di Ricerca Marina, utilizza dati acustici e analitica avanzata per rilevare quando il pesce è affamato o sazio.

UBIRCH (1.231 migliaia di euro)
La società , con sede a Colonia e Berlino, ha sviluppato una soluzione che consente una catena continua di sicurezza e riservatezza per la raccolta, la gestione e l’archiviazione dei dati. Questa catena inizia con un client blockchain estremamente leggero, che può essere utilizzato su qualsiasi sensore IoT, persino sulle batterie. Ogni sensore che esegue il protocollo ha una chiave privata che genera una firma digitale per ogni misurazione che viene trasmessa. Significa che l’identità e l’integrità dei dati IoT possono essere verificati da chiunque sul lato del ricevente. I dati critici sono ancorati in un’architettura a blocchi a due strati. La soluzione ubirch, che è indipendente dall’hardware, consente una vasta gamma di applicazioni IoT per infrastrutture, edifici, macchine e dispositivi con clienti nei settori assicurativo, delle telecomunicazioni e manifatturiero.

FOLLOW-ON INVESTMENTS
L’incremento si riferisce all’acquisto di ulteriori quote di partecipazioni sugli investimenti già in essere al 31 dicembre 2017.

VARIAZIONI DI FAIR VALUE NETTE
Le variazioni di fair value nette per complessivi 6.862 migliaia di euro riflettono il valore di mercato delle ultime operazioni avvenute nel corso del 2018 su investimenti già in portafoglio.

CONVERSIONE CONVERTIBLE LOANS
L’incremento si riferisce alla conversione di Convertible Loans in azioni di alcune equity investments.

Tutte le valutazioni di fair value di cui sopra rientrano sotto il profilo della gerarchia di livello 3.

NOTA 19 - Attività finanziarie


Le Attività finanziarie correnti e non correnti ammontano complessivamente a 6.253 migliaia di euro rispetto ai 8.427 migliaia di euro del 31 dicembre 2017.

Il dettaglio è il seguente:

La voce Crediti verso compagnie di assicurazione si riferisce a premi assicurativi versati a fronte di piani pensionistici di alcune società tedesche e al trattamento di fine mandato degli amministratori.

I Convertible loans si riferiscono a finanziamenti convertibili in azioni di start-up nell’ambito degli investimenti IoT.

Di seguito la movimentazione:

INCREMENTI
La variazione fa riferimento a convertible loans sottoscritti nel corso dell’esercizio.

VARIAZIONI DI FAIR VALUE NETTE
Le variazioni di fair value nette riflettono il valore di mercato delle passività convertite nell’esercizio in equity al momento della conversione.

CONVERSIONE IN EQUITY
Il decremento si riferisce alla conversione di Convertible Loans in azioni di alcune equity investments.

I Titoli a breve scadenza si riferiscono principalmente ad investimenti vincolati a tempo (Time Deposit).
Si segnala che le voci Crediti verso compagnie di assicurazione, Convertible loans, Depositi cauzionali e le Altre attività finanziarie non sono ricomprese nella posizione finanziaria netta.

NOTA 20 - Attività per imposte anticipate


Le Attività per imposte anticipate, pari a 27.299 migliaia di euro al 31 dicembre 2018 (24.661 migliaia di euro al 31 dicembre 2017), accolgono l’onere fiscale corrispondente alle differenze temporaneamente originatesi tra il risultato ante imposte ed il reddito imponibile in relazione alle poste a deducibilità differita.

Il dettaglio delle Attività per imposte anticipate è di seguito riportato:

Lo stanziamento delle attività per imposte anticipate è stato effettuato valutando criticamente l’esistenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali attività sulla base dei risultati attesi.
Si precisa che non vi sono attività per imposte anticipate su perdite fiscali riportabili a nuovo.

NOTA 21 - RIMANENZE


Le rimanenze, pari a 77.061 migliaia di euro, sono così costituite:

Si segnala che gli acconti versati dai committenti sono detratti dal valore delle rimanenze nei limiti dei corrispettivi maturati; la parte eccedente il valore delle rimanenze è iscritta nelle passività .

NOTA 22 - Crediti commerciali


I Crediti commerciali al 31 dicembre 2018 ammontano a 434.389 migliaia di euro con una variazione netta in aumento di 77.306 migliaia di euro.

I Crediti commerciali sono esposti al netto del fondo svalutazione, pari a 5.729 migliaia di euro al 31 dicembre 2018 (2.982 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).

Il fondo svalutazione crediti nel corso del 2018 ha subito la seguente movimentazione:

La composizione per scadenza dei crediti commerciali con l’allocazione del corrispondente fondo svalutazione, confrontato con l’analogo prospetto dell’esercizio precedente, è di seguito riportata:

Aging al 31/12/2018

Aging al 31/12/2017

Si ritiene che il valore contabile dei Crediti commerciali approssimi il loro fair value.
Si segnala infine che i Crediti commerciali sono tutti esigibili entro l’esercizio.

NOTA 23 - Altri crediti e attività correnti


Il dettaglio è il seguente:

La voce Crediti tributari comprende principalmente:

  • crediti verso l’Erario per IVA (16.812 migliaia di euro);

  • crediti ed acconti per imposte sul reddito al netto del debito accantonato (1.722 migliaia di euro);

  • crediti verso l’Erario per ritenute da acconto subite (479 migliaia di euro).

La voce Crediti vari include i contributi alla ricerca in relazione ai progetti finanziati per 6.742 migliaia di euro (6.653 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).

NOTA 24 - Disponibilità liquide


Il saldo di 128.060 migliaia di euro, con un incremento di 18.864 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2017, rappresenta la disponibilità liquida alla data di chiusura dell’esercizio.

Per l’analisi delle variazioni delle disponibilità liquide, si rimanda al prospetto del Rendiconto finanziario consolidato.

NOTA 25 - Patrimonio netto


Capitale sociale
Al 31 dicembre 2018 il capitale sociale della Reply S.p.A., interamente sottoscritto e versato, è pari ad Euro 4.863.486 e risulta composto da n. 37.411.428 azioni ordinarie del valore nominale di 0,13 Euro cadauna.

Azioni proprie
Il valore delle Azioni proprie, pari a 25 migliaia di euro, è relativo alle azioni di Reply S.p.A. in possesso della Capogruppo, che al 31 dicembre 2018 erano pari a n. 4.028.

Riserve di capitale
Al 31 dicembre 2018 le Riserve di capitale, pari a 72.836 migliaia di euro, sono costituite principalmente dalla:

  • Riserva sovrapprezzo azioni risulta pari a 23.303 migliaia di euro;

  • Riserva azioni proprie, pari a 25 migliaia di euro, relativo alle azioni di Reply S.p.A. in possesso della Capogruppo;

  • Riserva acquisto azioni proprie, pari a 49.976 migliaia di euro, costituita attraverso prelievo iniziale dalla riserva sovrapprezzo azioni. Con delibera Assembleare del 23 aprile 2018 la Reply S.p.A. ne ha autorizzato nuovamente, ai sensi e per gli effetti dell’art. 2357 Codice Civile, l’acquisto, in una o più volte, entro 18 mesi dalla data della delibera, di un numero massimo di azioni ordinarie corrispondenti al circa il 20% del capitale sociale, nei limiti di 50 milioni di euro.

Riserve di risultato
Le Riserve di risultato pari a 421.950 migliaia di euro comprendono:

  • La Riserva legale di Reply S.p.A. pari a 973 migliaia di euro;

  • Altre riserve di utili per complessivi 321.065 migliaia di euro (utili a nuovo per 259.599 migliaia di euro al 31 dicembre 2017);

  • l’Utile attribuibile ai soci della controllante per 99.913 migliaia di euro (77.871 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).

Altri utili/(perdite)
Il valore degli Altri utili/(perdite) è così composto:

Pagamenti basati su azioni
Non vi sono piani di stock option deliberati dall’Assemblea.

NOTA 26 - Debiti verso azionisti di minoranza e EARN OUT


I Debiti verso azionisti di minoranza e earn-out dovuti al 31 dicembre 2018 ammontano a 45.295 migliaia di euro inclusivi di un adeguamento cambio per 98 migliaia di euro e sono così dettagliati:

L’incremento complessivo registrato in questa voce pari a 27.980 migliaia di euro si riferisce alla miglior stima derivante da opzioni per l’acquisto di residue quote di minoranze, con scadenza in esercizi futuri subordinato al raggiungimento di parametri reddituali contrattualmente definiti nonché alla miglior stima in relazione all’importo da corrispondere quale parte del prezzo variabile per acquisizioni totalitarie avvenute nell’esercizio.
In particolare:

  • Nel mese di aprile è stata acquisito il 70% del capitale sociale della società Valorem LLC, società di diritto americano;

  • Nel mese di luglio la controllata tedesca Reply AG ha acquistato la partecipazione totalitaria nel capitale sociale della società Modcomp e delle sue controllate CSPi GmbH e MCG Systems AG, società di diritto tedesco specializzate in Security Solutions;

  • Nel mese di novembre è stata perfezionata, tramite la controllata Reply AG, l’acquisizione totalitaria di Elbkind GmbH con sede ad Amburgo.

Gli adeguamenti al fair value intervenuti nell’anno pari a complessivi 2.242 migliaia di euro, in contropartita di conto economico, riflettono la migliore stima degli importi da corrispondere a scadenza sulla base dei contratti originariamente stipulati con le controparti.
I pagamenti intervenuti nell’anno sono pari a complessivi 2.621 migliaia di euro, corrisposti in relazione ai contratti originariamente stipulati con le controparti.

NOTA 27 - Passività finanziarie


Il dettaglio è il seguente:

Di seguito si riporta la ripartizione per scadenza delle passività finanziarie:

Il Finanziamento M&A si riferisce a linee di credito da utilizzarsi per operazioni di acquisizioni effettuate direttamente da Reply S.p.A. o per il tramite di società controllate direttamente o indirettamente dalla stessa.

    Di seguito sono riepilogati i contratti in essere stipulati con tale finalità :

  • In data 25 novembre 2013 Reply S.p.A. ha stipulato con Unicredit S.p.A. una linea di credito per un importo complessivo pari a 25.000.000 di euro da utilizzarsi entro il 31 dicembre 2015. Il rimborso avviene con rate semestrali posticipate a partire dal 30 giugno 2016 ed è terminato il 31 dicembre 2018. Al 31 dicembre 2018 il debito risulta interamente rimborsato.

  • In data 31 marzo 2015 Reply ha sottoscritto con Intesa Sanpaolo S.p.A. una linea di credito per l’importo complessivo di 30.000.000 di cui:

    • Tranche A di 10.000.000 euro interamente utilizzata per il rimborso anticipato del contratto stipulato il 13 novembre 2013. Il rimborso è previsto in 10 rate semestrali a partire dal 30 settembre 2015. Al 31 dicembre 2018 il debito residuo di tale linea ammonta a 3.000 migliaia di euro.

    • Tranche B di 20.000.000 euro da utilizzarsi entro il 30 settembre 2016. Il rimborso avviene in rate semestrali a partire dal 31 marzo 2017. Al 31 dicembre 2018 il debito residuo ammonta a 8.571 migliaia di euro.

  • In data 30 settembre 2015 Reply S.p.A. ha stipulato con Unicredit S.p.A. una linea di credito per un importo complessivo di 25.000.000 euro da utilizzarsi entro il 30 settembre 2018. In data 17 febbraio 2017 è stata stipulata la riduzione della linea a 1.500.000 euro completamente utilizzata, il rimborso avverrà con rate semestrali posticipate a partire dal 31 marzo 2019 e scadrà il 30 novembre 2021. Al 31 dicembre 2018 il debito residuo ammonta a 1.500 migliaia di euro.

  • In data 28 luglio 2016 Reply S.p.A. ha stipulato con Intesa Sanpaolo S.p.A. una linea di credito per l’importo complessivo di 49.000.000 di euro da utilizzarsi entro il 30 giugno 2018. Il rimborso avverrà con date semestrali posticipate a partire dal 30 settembre 2018 e scadrà il 30 settembre 2021. Al 31 dicembre 2018 il debito residuo di tale linea ammonta a 25.714 migliaia di euro.

  • In data 17 febbraio 2017 Reply S.p.A. ha stipulato con Unicredit S.p.A. una linea di credito per un importo complessivo pari a 50.000.000 di euro da utilizzarsi entro il 28 febbraio 2020. Al 31 dicembre 2018 la linea non è stata utilizzata.

I tassi di interesse applicati sono anche in funzione di determinati rapporti (Covenants) di natura patrimoniale, economica e finanziaria calcolati sui dati risultanti dal bilancio consolidato al 31 dicembre di ogni esercizio e/o dalla Relazione semestrale consolidata.
Tali parametri, come contrattualmente definiti, sono i seguenti:

  • Indebitamento Finanziario Netto / Equity

  • Indebitamento Finanziario Netto / EBITDA

A fine esercizio la Reply ha rispettato i Covenants previsti dai diversi contratti.
La voce Mutui ipotecari si riferisce ad un finanziamento erogato a Tool Reply GmbH, per l’acquisto dell’immobile in cui ha sede la società tedesca. Il rimborso avviene attraverso rate semestrali (al 4,28%) con scadenza il 30 settembre 2019.
Si segnala inoltre che nel corso del 2018 Tool Reply GmbH ha stipulato un muto con Commerzbank per un importo pari a 2.500 migliaia di euro avente scadenza il 28 giugno 2018. Il rimborso avverà in rate trimestrali ad un tasso dello 0,99%.
Si segnala inoltre che in data 24 maggio 2018 Reply S.p.A. ha stipulato con Unicredit S.p.A. un mutuo assistito da garanzia ipotecaria per l’acquisto e la ristrutturazione dell’immobile De Sonnaz per un importo complessivo di 40.000 migliaia di euro per una durata massima complessiva di 156 mesi (13 anni). Il mutuo è stato erogato in relazione all’avanzamento dei lavori stessi e entro il termine massimo di 36 mesi a decorrere dal 1 giugno 2018. In data 25 maggio 2018 è stata effettuata la prima erogazione pari a 12.500 migliaia di euro.

Le Passività finanziarie verso altri si riferiscono alla rappresentazione di contratti di leasing finanziario secondo lo IAS 17.

La voce Altre comprende principalmente la valutazione al fair value degli strumenti derivati che ammontano a 47.000 migliaia di euro.

Si ritiene che il valore contabile delle Passività finanziarie approssimi il loro fair value.

Posizione finanziaria netta
Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 “ Raccomandazioni per l’attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi”, si riporta la Posizione finanziaria netta del Gruppo Reply al 31 dicembre 2018.

Per ulteriori dettagli circa la composizione delle voci presenti nella tabella, si rinvia alla Nota 24, nonché alle informazioni fornite nella presente Nota 27.

Si riportano di seguito i movimenti intervenuti nelle passività finanziarie:

NOTA 28 - Benefici a dipendenti


Benefici a favore dei dipendenti
I Benefici a favore dei dipendenti secondo la disciplina italiana rientrano nel trattamento di fine rapporto (TFR) che per le società con più di 50 dipendenti riflette l’obbligazione residua in capo al Gruppo relativa all’indennità riconosciuta ai dipendenti fino al 31 dicembre 2006. Per le società con meno di 50 dipendenti, l’indennità è riconosciuta nel corso della vita lavorativa. L’indennità complessiva verrà liquidata al momento dell’uscita del dipendente, in presenza di specifiche condizioni o parzialmente anticipata nel corso della vita lavorativa.

La procedura per la determinazione dell’obbligazione del Gruppo nei confronti dei dipendenti è stata svolta da un attuario indipendente secondo le seguenti fasi:

  • Proiezione del TFR già maturato alla data di valutazione fino all’istante aleatorio di risoluzione del rapporto di lavoro o di liquidazione parziale delle somme maturate a titolo di anticipazione del TFR;

  • Attualizzazione, alla data di valutazione, dei flussi di cassa attesi che il Gruppo riconoscerà in futuro ai propri dipendenti;

  • Riproporzionamento delle prestazioni attualizzate in base all’anzianità maturata alla data di valutazione rispetto all’anzianità attesa all’istante aleatorio di liquidazione da parte del Gruppo. Al fine di considerare le variazioni introdotte dalla Legge 296/06, il riproporzionamento è stato effettuato solamente per i dipendenti delle società con meno di 50 dipendenti che non versano il TFR alla previdenza complementare.

La valutazione del TFR secondo lo IAS 19 è stata effettuata “ ad personam” e a popolazione chiusa, ovvero sono stati effettuati calcoli analitici su ciascun dipendente presente alla data di valutazione nel Gruppo, senza tenere conto dei futuri ingressi in azienda. Il modello di valutazione attuariale si fonda sulle cosiddette basi tecniche, che costituiscono le ipotesi di natura demografica ed economico-finanziaria relative ai parametri coinvolti nel calcolo.

In sintesi, le assunzioni adottate sono state le seguenti:

I Benefici a favore dei dipendenti (fondo TFR), rideterminati per l’applicazione dello IAS 19, risultano così movimentati nel corso dell’esercizio 2018.

Fondo pensione
La voce Fondo pensione si riferisce alla passività per pensioni a benefici definiti di alcune società tedesche ed è così dettagliata:

Il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti si è sviluppato come segue:

Fondo trattamento di fine mandato amministratori
L’importo iscritto è relativo al fondo trattamento di fine mandato amministratori.
La variazione di 115 migliaia di euro si riferisce in parte a quanto deliberato dalle assemblee dei soci delle società consolidate, come indennità aggiuntiva per alcuni membri dei rispettivi Consigli di Amministrazione per l’esercizio 2018 e alla liquidazione del fondo a seguito del fine mandato di un amministratore.

NOTA 29 - PASSIVITÀ PER IMPOSTE DIFFERITE


Le imposte differite al 31 dicembre 2018 ammontano complessivamente a 17.128 migliaia di euro e si riferiscono alle differenze temporaneamente originatesi tra il risultato dell’esercizio ed il reddito imponibile in relazione alle poste a deducibilità differita.

Le Altre partite includono principalmente la valutazione delle commesse in corso, i benefici ai dipendenti, la capitalizzazione di costi di sviluppo e lo storno di ammortamenti di immobilizzazioni immateriali.
Non sono state iscritte imposte differite sulle riserve di utili non distribuiti delle controllate, dal momento che il Gruppo è in grado di controllare le tempistiche di distribuzione di tali riserve che, nel prevedibile futuro, risulta comunque non probabile.

NOTA 30 - Fondi



I Fondi ammontano complessivamente a 7.329 migliaia di euro (di cui 7.021 migliaia di euro non correnti).

Si riporta di seguito la movimentazione avvenuta nel corso del 2018:

Il Fondo fedeltà dipendenti include principalmente gli accantonamenti a fronte delle probabili passività verso i dipendenti di alcune società tedesche per il raggiungimento di una determinata anzianità aziendale. Tale passività è determinata mediante calcolo attuariale applicando un tasso del 5,5%.
La voce Fondo rischi ed oneri si riferisce agli accantonamenti che le singole società hanno effettuato principalmente per rischi contrattuali, commerciali e contenziosi in Italia e all’estero.
In relazione agli utilizzi, si segnala che in merito all’operazione di fusione per incorporazione descritta alla Nota 37, nel corso del 2018 il tribunale tedesco ha preso atto del raggiungimento di un accordo tra le parti riconoscendo agli azionisti di minoranza il pagamento delle somme stabilite. L’onere derivante da tale accordo era accantonato in anni precedenti.
Le Altre variazioni si riferiscono principalmente alle differenze cambio dalla traduzione dei bilanci in valuta diversa dall’euro.

NOTA 31 - Debiti Commerciali


I Debiti commerciali al 31 dicembre 2018 ammontano a 123.387 migliaia di euro e sono così dettagliati.

NOTA 32 - Altri debiti e passività correnti


Gli Altri debiti e passività correnti al 31 dicembre 2018 ammontano a 296.109 migliaia di euro con una variazione in aumento di 67.944 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente.

Il dettaglio è il seguente:

I Debiti tributari pari a 29.224 migliaia di euro, sono principalmente relativi a debiti per imposte correnti oltre a ritenute a carico dei dipendenti e dei lavoratori autonomi.

I Debiti previdenziali, pari a complessivi 30.725 migliaia di euro, sono relativi a debiti verso gli istituti previdenziali per le quote di contributi a carico delle società del Gruppo e per quelle relative ai dipendenti.

Gli Altri debiti al 31 dicembre 2018 ammontano a 236.160 migliaia di euro e comprendono principalmente:

  • le competenze maturate e non liquidate alla data di bilancio verso dipendenti;

  • le passività relative ai pagamenti basati su azioni di società appartenenti al Gruppo regolati per cassa. A seguito degli accordi stipulati in esercizi precedenti con alcuni dirigenti di società controllate, la passività rilevata a fine esercizio ammonta ad euro 2.598 migliaia, il costo rilevato nel conto economico ammonta a 1.234 migliaia di euro. Tali opzioni sono esercitabili al raggiungimento di alcuni parametri reddituali, a partire dall’esercizio 2019.

  • compensi ad amministratori riconosciuti quale partecipazione agli utili delle società controllate;

  • gli acconti versati dai committenti eccedenti il valore delle rimanenze per un importo pari a 97.895 migliaia di euro.

I Ratei e Risconti passivi sono principalmente relativi a fatturazioni anticipate in relazione ad attività di consulenza T&M da erogarsi in all’esercizio successivo.

NOTA 33 - Informativa di Settore


L’informativa di Settore è stata preparata in accordo con l’IFRS 8 come ripartizione dei ricavi per Region, intesa come localizzazione della fornitura dei servizi.

Di seguito si riporta la ripartizione dei ricavi per tipologia:

Di seguito si riporta la struttura pratimoniale per Region:

Di seguito si riporta il numero di dipendenti per Region:

NOTA 34 - Informazioni integrative sugli strumenti finanziari e politiche di gestione dei rischi


Il gruppo Reply ha definito le linee guida per la gestione dei rischi finanziari. Tale gestione, al fine di ottimizzare la struttura dei costi di gestione e le risorse dedicate, è centralizzata presso la capogruppo Reply S.p.A., società a cui è stato affidato il compito di raccogliere le informazioni inerenti le posizioni soggette a rischio ed effettuarne le relative coperture.

Come descritto nel capitolo “ Gestione dei rischi”, il Gruppo monitora costantemente i rischi finanziari a cui è esposto, in modo da valutarne anticipatamente i potenziali effetti negativi ed intraprendere le opportune azioni per mitigarli.
La seguente sezione fornisce indicazioni qualitative e quantitative di riferimento sull’incidenza di tali rischi sul Gruppo.
I dati quantitativi di seguito riportati non hanno valenza previsionale, in particolare le sensitivity analysis sui rischi di mercato non possono riflettere la complessità e le reazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.

Rischio di credito
La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo al 31 dicembre 2018 è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie rappresentate in bilancio.

Sono oggetto di svalutazione individuale le posizioni creditorie, se singolarmente significative, per le quali si rileva un’oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale. L’ammontare della svalutazione tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e della relativa data di incasso e degli oneri e spese di recupero futuri. A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono stanziati dei fondi su base collettiva, tenuto conto dell’esperienza storica.

Per un’analisi quantitativa si rimanda alla nota sui crediti commerciali.

Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità si può manifestare con l’incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l’operatività del Gruppo.
I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall’altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

Come indicato nel capitolo “ Gestione dei rischi”, il Gruppo ha adottato una serie di politiche e di processi volti a ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità :

  • gestione centralizzata dei flussi di incasso e pagamento (sistemi di cash management), laddove risulti economico nel rispetto delle varie normative civilistiche, valutarie e fiscali dei Paesi in cui il Gruppo è presente;

  • mmantenimento di un adeguato livello di liquidità disponibile;

  • monitoraggio delle condizioni prospettiche di liquidità , in relazione al processo di pianificazione aziendale.

Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall’attività operativa e di finanziamento, consentiranno al Gruppo di soddisfare i suoi fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.

Rischio di cambio
Il Gruppo prevalentemente non opera in aree in valuta di forte oscillazioni cambi e pertanto tale rischio non è significativo, non ha quindi ritenuto necessario stipulare operazioni volte a stabilizzare il tasso di cambio.

Rischio di tasso di interesse
Il Gruppo utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in strumenti di mercato monetario e finanziario. Variazioni nei livelli dei tassi d’interesse di mercato influenzano il costo e il rendimento delle varie forme di finanziamento, di impiego e di cessione di crediti, incidendo pertanto sul livello degli oneri finanziari netti del Gruppo. Per mitigare tali rischi, il Gruppo, quando lo ritiene opportuno, fa ricorso all’utilizzo di strumenti derivati designati come “ cash flow hedges”.

Sensitivity analysis
Nel valutare i potenziali impatti derivanti dalla variazione dei tassi di interesse applicati vengono separatamente analizzati gli strumenti finanziari a tasso fisso (per i quali viene valutato l’impatto in termini di fair value) e quelli a tasso variabile (per i quali viene valutato l’impatto in termini di flussi di cassa).
Gli strumenti finanziari a tasso variabile includono tipicamente le disponibilità liquide e parte dei debiti finanziari.

Un’ipotetica, istantanea e sfavorevole variazione di 50 basis points nel livello dei tassi di interesse a breve termine applicabili alle attività e passività finanziarie a tasso variabile, alle operazioni di cessione dei crediti e agli strumenti derivati in tassi in essere al 31 dicembre 2018 comporterebbe un maggiore onere netto ante imposte, su base annua, di circa 279 migliaia di euro.
Tale analisi è basata sull’assunzione di una variazione generalizzata ed istantanea di 50 basis points del livello dei tassi di interesse di riferimento, livello misurato su categorie omogenee. Una categoria omogenea è definita sulla base della valuta in cui le attività e passività finanziarie sono denominate.

LIVELLI GERARCHICI DI VALUTAZIONE DEL FAIR VALUE
L’IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value che classifica in tre livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. La gerarchia del fair value attribuisce la massima priorità ai prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche (dati di Livello 1) e la priorità minima agli input non osservabili (dati di Livello 3). In alcuni casi, i dati utilizzati per valutare il fair value di un’attività o passività potrebbero essere classificati in diversi livelli della gerarchia del fair value. In tali casi, la valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia in cui è classificato l’input di più basso livello, tenendo conto della sua importanza per la valutazione.

I livelli utilizzati nella gerarchia sono:

  • Gli input di Livello 1 sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l’entità può accedere alla data di valutazione;

  • Gli input di Livello 2 sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 osservabili direttamente o indirettamente per le attività o per le passività ;

  • Gli input di Livello 3 sono variabili non osservabili per le attività o per le passività .

La seguente tabella evidenzia le attività e passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2018, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

La valutazione degli investimenti in start-up in ambito Internet degli Oggetti (IoT), sia attraverso l’acquisizione di partecipazioni, sia attraverso l’emissione di convertible loans, si basa su dati non direttamente osservabili sul mercato, e pertanto rientra sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.

La voce Titoli finanziari è relativa a titoli quotati su mercati attivi e pertanto rientra sotto il profilo della gerarchia nel livello 1.

Il fair value dei debiti verso azionisti di minoranza e per earn-out è stato determinato dal management del Gruppo sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali delle società acquisite. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali debiti rientrano sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.

I pagamenti basati su azioni di società appartenenti al Gruppo regolati per cassa, inclusi nelle altre passività sono valutati sulla base di parametri reddituali. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali debiti rientrano sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.

Si segnala che nel periodo chiuso al 31 dicembre 2018, non vi sono stati trasferimenti tra livelli di gerarchia.

NOTA 35 - Rapporti con parti correlate


AAi sensi dello IAS 24 le parti correlate del Gruppo sono le imprese e le persone che sono in grado di esercitare il controllo, il controllo congiunto o un’influenza significativa sul Gruppo e sulle sue controllate.
Le operazioni poste in essere dalle società del gruppo con parti correlate rientrano nell’ordinaria attività di gestione e sono regolate a condizioni di mercato.

Di seguito sono riportate le principali partite economiche, patrimoniali e finanziarie del Gruppo Reply relative alle operazioni con parti correlate.

Principali partite economiche, patrimoniali e finanziarie del Gruppo Reply
Ai sensi dello IAS 24 inoltre, tra i rapporti con parti correlate, sono compresi anche i compensi verso gli Amministratori, i Sindaci ed i Dirigenti con responsabilità strategiche.

Si segnala inoltre che, in adempimento delle disposizioni di cui alla delibera Consob 15519 del 27 luglio 2006 e della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, sono riportati in allegato i prospetti di Conto Economico e Stato Patrimoniale consolidati con separata indicazione delle operazioni con parti correlate e l’indicazione del peso percentuale delle stesse sui singoli saldi di bilancio. Con riferimento a quanto previsto dall’art. 150, 1° comma del D.Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998, non sono state effettuate operazioni in potenziale conflitto d’interesse con le società del Gruppo da parte dei membri del Consiglio di Amministrazione.

NOTA 36 - Compensi ad Amministratori, Sindaci ed a Dirigenti con responsabilità strategiche


I compensi spettanti agli Amministratori e Sindaci della Reply S.p.A. per lo svolgimento delle loro funzioni, anche nelle altre società incluse nell’area di consolidamento sono i seguenti:

Il valore complessivo dei compensi spettanti ai dirigenti con responsabilità strategiche è pari a circa 1.966 migliaia di euro (1.942 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).

NOTA 37 - Garanzie, impegni e passività potenziali


Garanzie
Laddove esistono garanzie ed impegni questi sono commentati nella corrispondente voce di bilancio.

Impegni
Si segnala che:

  • il contratto di Domination Agreement sottoscritto nel 2010 tra Reply Deutschland AG, società dominata, e Reply S.p.A., società dominante, è cessato di esistere a decorrere dalla data di efficacia legale della fusione per incorporazione di Reply Deutschland AG in Reply S.p.A. e con esso le obbligazioni assunte da Reply. Si segnala che in relazione al giudizio di fronte al Tribunale tedesco competente a decidere in merito all’adeguatezza del valore di esercizio dell’opzione di acquisto delle azioni ad un prezzo predeterminato (8,19 euro), nel corso del mese di giugno 2018 la Società ha raggiunto un accordo transattivo con la parte degli azionisti di minoranza interessati anche dall’accordo che ha riguardato l’operazione di fusione di cui al punto che segue. Limitatamente agli azionisti che non hanno aderito all’accordo transativo primo citato, nel mese di febbraio 2019, il Tribunale tedesco competente ha emesso sentenza che prevede un incremento di 1,81 euro del prezzo pagato per azione e un incremento di 0,07 euro lordi dei dividendi pagati nel periodo 2010 – 2013. Gli effetti economici patrimoniali sul Gruppo sono coperti da specfici accantonamenti a fondi rischi.

  • all’operazione di fusione per incorporazione di Reply Deutschland AG in Reply S.p.A. trova applicazione la procedura di valutazione prevista dalle disposizioni di cui all’articolo 122j dell’Umwandlungsgesetz – Legge tedesca sulle operazioni straordinarie - con riferimento al rapporto di cambio ed al corrispettivo in denaro.

Entro tre mesi dall’iscrizione della Fusione nel Registro delle Imprese di Torino, ciascun azionista di minoranza ha potuto presentare un’istanza al fine di dare avvio, in conformità alla legge tedesca, davanti al giudice competente in Germania - competente in via esclusiva - al procedimento di valutazione inerente il Rapporto di Concambio e l’importo del corrispettivo in denaro. Secondo la legislazione tedesca, tutti gli azionisti di Reply Deutschland hanno il diritto di beneficiare dell’eventuale incremento del Rapporto di Cambio determinato dal giudice o sulla base di un accordo tra le parti, e ciò indipendentemente dalla loro partecipazione al procedimento di valutazione, mentre dell’eventuale incremento del corrispettivo in denaro determinato dal giudice o sulla base di un accordo tra le parti possono beneficiare solo gli azionisti che abbiano fatto annotare a verbale il proprio dissenso in occasione dell’assemblea generale nel rispetto delle condizioni di legge. Nel caso in cui le procedure di valutazione comportino una modificazione del Rapporto di Cambio, ogni eventuale differenza viene regolata in denaro.

In passato, alcuni azionisti di minoranza hanno avviato le procedure sopra descritte.
A seguito dei contatti intercorsi con gli azionisti di minoranza ed il loro rappresentante designato, la Società ha raggiunto con gli stessi un accordo transattivo nell’ambito del quale è stato concordato il pagamento di una somma addizionale di Euro 4,41 per azione di Reply Deutschland maggiorato degli interessi legali, oltre al rimborso forfettario delle spese di procedura. Il 18 giugno scorso, il tribunale tedesco ha preso atto del raggiungimento di un accordo tra le parti. L’onere derivante da tale accordo pari a circa Euro 5 milioni complessivi risulta coperto da specifici accantonamenti a fondi rischi (si rimanda alla Nota 30).

Passività potenziali
Il Gruppo, operando a livello internazionale, è esposto a numerosi rischi legali in primo luogo per responsabilità professionale, in materia societaria e fiscale. Gli esborsi relativi a procedimenti in essere o futuri non possono essere previsti con certezza ed è possibile che gli esiti giudiziari possano determinare costi non coperti o non totalmente coperti, da indennizzi assicurativi aventi pertanto effetti sulla situazione finanziaria e i risultati di Gruppo.

Laddove invece è probabile che sarà dovuto un esborso di risorse per adempiere a delle obbligazioni e tale importo sia stimabile in modo attendibile, il Gruppo ha effettuato specifici accantonamenti al fondo rischi ed oneri.

NOTA 38 - Eventi successivi al 31 dicembre 2018


A inizio gennaio 2019 si è perfezionata l’acquisizione totalitaria, tramite la controllata Reply AG, della società Neveling.net GmbH, società di diritto tedesco specializzata in attività di content-management systems basata su tecnologia sitecore.

NOTA 39 - Approvazione del bilancio consolidato e autorizzazione alla pubblicazione


Il bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2018 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 14 marzo 2019 che ne ha autorizzato la pubblicazione nei termini di legge.

 

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018

 

Prospetti allegati

Conto Economico Consolidato redatto ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata redatto ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI AL 31 DICEMBRE 2018

Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob


Il seguente prospetto redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2018 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione e da entità appartenenti, e non, alla sua rete.

Attestazione del Bilancio consolidato

ai sensi dell’art. 154 bis del D. Lgs. 58/98

I sottoscritti, Mario Rizzante, Presidente e Amministratore Delegato, Giuseppe Veneziano, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, di Reply S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e

  • l’effettiva applicazione,

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato nel corso dell’esercizio 2018.
La valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Reply prevalentemente in coerenza con il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organisations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.

Si attesta inoltre che:

3.1 il Bilancio consolidato

  • è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs n. 38/2005;

  • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

  • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento;

3.2 la Relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Torino, 14 marzo 2019

Presidente                                    Dirigente Preposto alla redazione
e Amministratore Delegato                                                      dei documenti societari

Mario Rizzante                                                          Giuseppe Veneziano
 

Relazione del Collegio Sindacale all’Assemblea degli Azionisti

relativamente al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018

Signori Azionisti,
il Consiglio di Amministrazione Vi sottopone il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (“ IFRS”) emessi dall’International Accounting Standard Board (“ IASB”), e costituito da situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico, conto economico complessivo, prospetto delle variazioni del patrimonio netto e rendiconto finanziario consolidati, nonché sintesi dei principi contabili significativi e altre note di commento.
Il Bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2018 evidenzia un patrimonio netto consolidato attribuibile ai soci della controllante pari a 485.297 migliaia di Euro, comprensivo di un utile consolidato attribuibile ai soci della controllante di 99.913 migliaia di Euro.
La Relazione sulla Gestione illustra adeguatamente la situazione economica, patrimoniale e finanziaria, l’andamento anche a livello consolidato, della Reply S.p.A. e delle società da essa controllate nel corso dell’esercizio e dopo la chiusura dello stesso, nonché la suddivisione dei volumi di attività nelle principali linee di business ed i risultati consolidati.
In tale ambito viene definita l’area di consolidamento che al 31 dicembre 2018 include, oltre alla Capogruppo, centododici società e due consorzi, tutti consolidati con il metodo del consolidamento integrale.
I controlli effettuati dalla società di revisione legale EY S.p.A. hanno condotto ad accertare che i valori espressi nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 trovano riscontro nelle risultanze contabili della controllante, nei bilanci di esercizio delle controllate e nelle informazioni da queste formalmente comunicate.
Tali bilanci trasmessi dalle controllate alla controllante, ai fini della formazione del Bilancio consolidato, redatti dai rispettivi organi sociali competenti, formano oggetto di esame da parte degli organi e/o soggetti preposti al controllo delle singole società , secondo i rispettivi ordinamenti, e da parte della società di revisione legale nell’ambito delle procedure seguite per la revisione legale del Bilancio consolidato.
Ai bilanci di tali società non si è esteso il controllo del Collegio Sindacale.
La EY S.p.A., società incaricata della revisione legale del Bilancio consolidato Reply, ha rilasciato in data 26 marzo 2019 la propria relazione, nella quale afferma che, a Suo giudizio:

  • il Bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo Reply al 31 dicembre 2018, del risultato economico e dei flussi di cassa per l’esercizio chiuso a tale data, in conformità con gli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. 38/2005;

  • la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell’art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 58/1998, sono coerenti con il Bilancio consolidato del Gruppo Reply al 31 dicembre 2018 e sono redatte in conformità alla legge.

Relativamente agli spetti chiave della revisione contabile, EY S.p.A. ha individuato la valutazione dell’avviamento e la valutazione dei debiti verso gli azionisti di minoranza e per operazioni societarie.
Sulla base dei controlli e degli accertamenti effettuati, attestiamo che:

  • l’area di consolidamento risulta determinata in modo corretto;

  • le procedure di consolidamento adottate risultano conformi alle prescrizioni di legge e sono state applicate in modo corretto;

  • l’esame condotto sulla Relazione sulla Gestione ne ha evidenziato la congruenza con il bilancio consolidato;

  • tutte le informazioni utilizzate ai fini del consolidamento si riferiscono all’intero periodo amministrativo rappresentato dall’esercizio 2018;

  • i criteri di valutazione sono risultati omogenei con quelli utilizzati nel precedente esercizio;

  • le variazioni intervenute nell’area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2017 sono rappresentate dalla inclusione delle seguenti società :

    • Envision Reply S.r.l.;

    • Go Reply GmbH;

    • Implico LLC;

    • Industrie Reply LLC;

    • MCG Systems AG;

    • Modcomp GmbH;

    • Portaltech Reply Sud GmbH;

    • Spike Reply GmbH;

    • Sprint Reply S.r.l.;

    • Valorem LLC;

    • Valorem Private Ltd;

    • Valorem GmbH;

Torino, 28 marzo 2019

I SINDACI

(Dott. Giorgio Mosci)

(Dott.ssa Ada Alessandra Garzino Demo)

(Dott. Piergiorgio Re)

 

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018